Dopo la scialba partita col Charlton restano aperti i problemi della Nazionale

Dopo la scialba partita col Charlton restano aperti i problemi della Nazionale Niente di concluso a San Siro per la formazione della squadra che giocherà a Belfast Dopo la scialba partita col Charlton restano aperti i problemi della Nazionale 11 risultato è stato di la 1- Più intraprendente del Luton Toivn la squadra britannica di serie B - Sei variazioni effettuate da Foni nella ripresa - Scarso il pubblico presente (Dal nostro inviato speciale) Milano, 20 novembre. Ci si lasci dire, prima di ogni altra cosa, che questa situazione della Squadra Nazionale Italiana sta diventando maledettamente confusa. Più si prova e si giuoca, e più, in essa, i problemi nascono e crescono, sovrapponendosi gli uni agli altri. In questo secondo incontro di preparazione contro squadre inglesi, gli ospiti si sono portati molto meglio che nella prima. Il Charlton Athletic è una unità che possiede una tradizione ed una sostanza. Le sue capacità essenziali non le ha perdute, nemmeno cadendo quest'anno nella seconda Divisione della Lega Inglese. Nei novanta minuti di giuoco svoltisi a San Siro, ci ha fatto vedere un po' di calcio di buona marca britannica, serio, organico, robusto, positivo. E subito, i rappresentanti dei nostri colori sono apparsi, al confronto, come inferiori di tecnica e di classe. Non hanno segnato nel primo tem/po, hanno visto gli avversari andare in vantaggio nel secondo tempo, e tutto quello che hanno saputo fare, malgrado le occasioni che si sono loro presentate, è stato di chiudere in pareggio. Come comportamento in campo, essi hanno fatto le cose in modo minuto, piccino, ristretto, spesso confuso anche, non riuscendo né a convincere né ad imporsi mai, e ricevendo in compenso dagli inglesi una lezione di praticità, che a tratti ha assunto quasi il sapore di un rabbuffo. I nostri perdevano se stessi, e spesso anche la palla, in un giuoco centrale che non guadagnava spazio e che non diceva nulla, e gli ospiti inveoe sciabolavano lungo e direttamente sulle ali conferendo velocità e senso di penetrazione alle loro-azioni. Gli Italiani cincischiavano, giravano su se stessi, come se volessero mordersi una ipotetica coda, evitavano un avversario per farsi fermare da un altro, e gli inglesi invece puntavano diritto e conferivano carattere di pericolo ad ogni loro azione. Da parte nostra si cercava di fare bella figura battendo un oppositore al centro del terreno, da parte loro si puntava al sodo ed al con creta, manovrando in modo da battere l'intera squadra nostra. Dal contrasto è emerso in modo chiaro e lampante che noi una linea d'attacco, dopo tanto lavoro di approccio alla gran fatica, proprio non la abbiamo. Abbiamo dei singoli pretendenti a faro parte di essa — con doti e difetti incarnati in ognuno: e nulla più. Non abbiamo un giuoco, e quindi non possediamo una fisionomia. Degli avanti del Charlton, per esempio, si può dire che una direttiva, che faccia da grande schema di attività, la hanno: tengono leggermente arretrato l'elemento di centro, 8 proiettano in avanti le mezze ali, specialmente la sinistra, dando così luogo ad una specie di doppio pertio d'attacco. Da parte italiana, il piano pare debba essenzialmente consistere nel lan'.izmento di un uomo — o eventualmente due — che sappiano concludere. I costruttori di giuoco, le mezze ali, sono appunto quelli che costituiscono una delle incognite — grattacapo della stramba situazione in cui si trova impegolata questa nostra Rappresentativa. Fra Montuori, Schiaffino, Di Giacomo, Gratton e Boniperti si sono tentate tutte le soluzioni possibili — come per un calcolo delle combinazioni. E nessuna ha sortito esito soddisfacente. Si sta ancora pensando in questo momento a cosa convenga fare al riguardo. Degli uomini da lanciare all'arrembaggio, Bean è il principale: non sa imbastire, sa solo concludere, quando '.i.in è precipitoso. L'ala sinistra Sii altro bel. «rebus». C'è e noi: c'è. Grat'on che dovrebbe tene; e il posto, è qualunque cosa meno che un'ala. Quando porta il N. il sulla maglia, è perché deve occupare permanentemente la posizione di centro mediano metodista: ed allora l'ala sinistra non esiste. Quando egli rimane in posizione corrispondente al numero che porta, allora, per mancanza di qualità intrinseche, non giustifica la sua presenza m squadra. E, se un'ala sinistra vera, « di ruolo » come si dice, compare in squadra, allora è la compagine tutta che non fa più il giuoco che le si vuole far fare. Giovane ed un po' crudo come ancora è, Nicole flni- Nicole segna la rete de! pareggio contro gli Inglesi a cadere in una difficoltà senza Via d'uscita. , Ai confronto la estrema difesa e la seconda linea, stanno meglio. Bugatti il portiere è il giuocatore più a posto di tutti, e Corradi e Cervato, che pare debbano essere definitivamente i due terzini, reggono al confronto con ogni altro concorrente. E disapprovazioni ragionevoli non pud incontrare, dato il giuoco che si vuole svolgere, una linea mediana formata da Chiappella, Ferrario e Segato, anche se nelle posizioni laterali qualche altro elemento possa affacciarsi con validi titoli per una candidatura. C'era poco pubblico sul campo — la giornata feriale, il poco entusiasmo degli sportivi, e la trasmissione televisiva incidono seriamente sull'affluenza — ed i presenti non hanno taciuto né il loro disappunto per la prestazione degli Italiani, né la loro approvazione per il giuoco svolto dagli Inglesi. I quali sono riusciti a dare una idea, per quanto approssimativa date le circostanze, di cosa sia il giuoco britannico di campionato. Un giuoco che è stato una piccola lezione. Vittorio Pozzo ITALIA: Bugatti; Corradi, Cer vato (Roboni); Chiappella (David), Ferrarlo (Bernardin), Segato: Nicole, Bonlperti (Gratton), Bean, Schiaffino (Montuori), Grat ton (Prnii). CHARLTON ATHLETIC: Duff; Edwards, Townsend; Hewie, Jago (Ufton), Uiton (Hamrnond); Whtte, Ayre, Leary, Summers, Kiernam. — "-*, ARBITRO: Marchetti, di Milano. RETI: Ayre (C.) 21'; Nicole (It.) 26' della ripresa. sce per essere, nel settore, l'uomo che dà luogo a minori discussioni. Impostato come fu il lavoro in partenza, questa prima linea azzurra, è giunta ora aVfm

Luoghi citati: Belfast, Italia, Milano