Leone biasima le intemperanze comuniste "La vostra è una forma indecorosa d'opposizione,, di Delio Mariotti

Leone biasima le intemperanze comuniste "La vostra è una forma indecorosa d'opposizione,, Ripresa a Montecitorio la discussione sui patti agrari Leone biasima le intemperanze comuniste "La vostra è una forma indecorosa d'opposizione,, Amendola e Pajetta attaccano violentemente il governo tra alti clamori - Il Presidente della Camera toglie la parola all'on. Barbieri e dichiarò: "Non sono disposto ad avere colloqui con una massa che aggredisce e vilipende; questo io denuncio all'opinione pubb.ua italiana,,-"Se volete usare mezzi legali presentate una mozione di sfiducia; non tollero altre forme,, (Nostro servizio particolare) Roma, 19 novembre. Sull'art. 8 della lègge ,per il rinnovo del patti agrari, quello che stabilisce 1 motivi di disdetta, per giusta causa, del contadino dal fondo, la Camera ha oggi discusso a lungo prendendo tuttavia alcune decisioni. La prima consiste nell'aver respinto, a maggioranza, la proposta dei liberali che volevano l'abolizione pura e semplice dell'articolo (e dopo tanto affanno al momento della votazione due soli deputati del PLI erano presenti: Ferrari e Colitto); la seconda riguarda la bocciatura della proposti ce mimi ita di limitare a tre soli cas' motivi di disotta per giusta causa; furto, danneggiamenti, incapacità lavorativa. Il comunista Giancarlo Fa-, jetta ha ricordato che l'emendamento portava in origine la firma dell'on. Di Vittorio, il quale, in definitiva, non aveva fatto che sintetizzare, in tema di giusta causa, il pensiero del cardinale arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa, espresso in occasione dì una udienza concessa a mezzadri toscani di ogni partito: < Se un illuminato principe della Chiesa la pensa come noi — ha osservato il deputato del PCI — perché voi democristiani dovreste essere contrari? ». Il ragionamento non è valso e quello che è stato argutamente definito emendamento «Dalla Costa-Di Vittorio > è stato respinto. Resta, quindi, in piedi l'intero artìcolo 8 che enumera, secondo i principi della Commissione, i nove motivi di disdetta. Nel vivo di questi motivi si entrerà domani avendo stasera l'Assemblea approvato solo il preambolo del lungo e avversato articolo. Finora le votazioni hanno visto le destre scendere in appoggio al centro, ma non * detto che questo schieramento si ripeta sui comma più Importanti sui quali fioccheranno richieste di votazioni segrete. • Sui vari aspetti della disdetta hanno esposto il proprio punto di vista commissione e governo nella persona del ministro Colombo: vengono accettate varianti rispetto al testo originario da parte dei coltivatori diretti (emendamento Bonomi) e da parte della maggioranza (emendamento Agrlm\, ' democristiano), ii primo tende a dare al proprietario della terra la. facoltà di dare disdetta per coltivarsela in proprio, ma «in economia», e cioè con l'ausilio di bracciantato; il secondo protegge gli affittuari nel senso che possono vedere trasformato il contratto che li lega alla terra in un contratto a mezzadria. . Per talune richieste avanzate dal sindacalisti della CISL il ministro si è rimesso alla Camera. Vedremo, dunque, domani come potrà configurarsi il lungo articolo via via che sarà approvato. Com'è regola' da qualche tempo a questa parte, i comunisti hanno riservato al presidente Leone un finale turbolento. L'estrema sinistra chiede una infinità di cose e reclama dal governo pronta risposta ad' interrogazioni ed a presentazioni di "leggi per le quali vi erano precedenti Impegni, ecc. Oggi i comunisti Pajetta e Amendola si sono scagliati con gran violenza contro il presidente e contro il governo che era rappresentato (l'aula si svuotava, la seduta era finita) dal ministro Andreotti. Si chiedeva con impeto la presenza del ministro Del Bo, che tiene' 1 contatti tra Parlamento e governo, perché dicesse che cosa si intende fare sulla questione dei beni della ex-Gil affidati alla Pontificia Opera di Assistenza: (la concessione è scaduta e la P.O.A. non intende affatto rinnovarla). Amendola ha urlato parole gravi: «Abbiamo un governo senza onore che fugge dinanzi ai suoi impegni. Perché il ministro Del Bo non è qui come aveva promesso?». Il presidente Leone ha perso la pazienza: «La vostra e una forma indecorosa di opposizione che non intendo tollerare. Non sono disposto ad avere colloqui con una massa che aggredisce e vilipende. Questo io denuncio all'opinione pubblica italiana». Tra parole grosse si è andati avanti per un bel po'. Agli improperi, il presidente Leone ha opposto una sua ferma durezza: « Se volete usare mezzi legaili contro il governo, presentate una mozione di sfiducia. Non tollero altre forme ». Ha poi tolto la parola al comunista Barbieri che insisteva per lo svolgimento di una sua interrogazione, e si è alzato dal suo scanno con volto adirato. Paghi di esser riusciti a muovere le acque (il fatto ora che siamo allo scorcio della legislatura si ripeterà spesso) il gruppo dei deputati comunisti si è stretto intorno ad Andreotti che era rimasto placidamente seduto al banco dei governo dando avvio ad un concitato dialogo. Ad un certo- punto Pajetta ha consegnato al giovane ministro delle Finanze un manifestino rosso, dicendo: « Ecco cosa siete buoni a fare ». SI trattava di un annuncio dei frati minori conventuali di Barra, presso Napoli, relativo ad una conferenza che l'on. Mazza, alto commissario aggiunto ali-i Sanità, terrà in occasione del 40" anniversario della fondazione della « Pia Unione Milizia di Maria immacolata». «Tutto qui?» ha det¬ to Andreotti e se n'è andato leggendosi il foglietto che cosi Incomincia: < Noi stiamo osservando un fatto sorprendente: l'intervento di Maria Immacolata nella storia di quest'ultimo secolo e mezzo dell'Italia e di Europa, anzi del mondo...». Il grave argomento del guasti del Po nel delia poi e sano (quattro tra alluvioni e mareggiate In dodici mesi) è stato affrontato dal Senato, ma soltanto domani il ministro Togni risponderà facendo uh quadro della situazione. La mozione svolta oggi da oratori dell'estrema fìnistra muove al governo aspri rimproveri e chiede: assistenza per le popolazioni ; difese stabili contro il mare; nomina di una commissione di ministri e parlamentari per « esaminare e riferire sul modo in cui sono stati impiegati gli stanziaménti per la manutenzione e la costruzione di opere di difesa del delta padano». Anche 1 senatori democristiani Corbellini e Merlin hanno chiesto, in generale, ctiiirlmehtl al ministro dei Lavori Pubblici e a quello dell'Agricoltura. Delio Mariotti

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