Lo Stato chiede 25 milioni come penalità e diritti doganali

Lo Stato chiede 25 milioni come penalità e diritti doganali Il processo ai trafficanti di cocaina Lo Stato chiede 25 milioni come penalità e diritti doganali (Nostro servizio particolare) Roma, 18 novembre. L'orizzonte per i trafficanti di cocaina si è improvvisamente e terribilmente oscurato. Le informazioni sommarie non erano di molto lontane dalla realtà. Se le richieste dell'avvocatura dello Stato verranno accolte coloro sui quali grava l'accusa di aver venduto cocaina importata cladestlnamente, oltre alla condanna tradotta in anni di reclusione, oltre al risarcimento del danno nei confronti dello Stato, dovranno pagare 2 milioni 576 mila e 417 lire per i diritti doganali evasi e 23 milioni 105 mila 320 lire come penalità. E chi non sarà in condizioni di poter saldare i propri debiti, avrà la possibilità di trasformarli in giorni di reclusione sino ad un massimo di 3 anni. Ed è facile Intuire quanto fossero preoccupati oggi alla conclusione della udienza Romolo Picarelli, Elvio De Matteis, Amedeo Masselli, Mario Ferrari e Francesco Giordano (gli altri sei personaggi che si trovano nella medesima situazione e cioè Eugenio Cogni, Maria Kopac, Peter Lindstrom, Damgaard e Roberto Petran geli, sono e rimarranno latitanti) i soli ad essere interessati all'intervento dell'avv. Enzo Ciardulll dell'Avvocatura dello Stato nell'interesse del Ministero delle Finanze. Le prove delle responsabilità degli imputati? Sono molteplici secondo l'avv. Ciardulli. Innanzi tutto vi sono le agende in cui Romolo Picarelli, agent ramp di Ciampino, ha annotato tutti i suoi traffici. Poi vi sono le ammissioni dello stesso Picarelli e di Masselli che concordano perfettamente con quelle di Francesco Giordano. Ma era cocaina pura o soltanto, come sostengono tutti gli imputati, semplicemente novocaina? La risposta all'interrogativo per l'avv. Ciardulli non comporta serie difficoltà da superare. E' sufficiente, tra l'altro, un particolare: il fatto che Max Mugnani l'abbia acquistata, come ha spiegato Francesco Giordano, a 10 mila lire al grammo (« è assurdo pensare che lui, un tecnico della materia, si lasciasse truffare così inge nuamente comperandone, per di più, una quantità notevole»). Quanti grammi di cocai na, tramite la organizzazione che fece capo a Romolo Picarelli. finii uno clandestinamente sul mercato romano? Molti, quasi due chilogrammi, secondo i calcoli dell'avv. Ciardulli e tutti passati attraverso Romolo Picarelli. « Da un lato signori giudici — ha concluso l'avv. Ciardulli — noi "abbiamo la fitta schie ra dei consumatori con la loro miseria morale nella quale comunque è possibile anche trovare un barlume di umanità. Dall'altro vi è la schiera dei trafficanti con la loro indifferenza, il loro cinismo, la loro atonia morale. Costoro hanno compiuto il loro traffico colo per avidità di danaro senza tener contro del danno che procuravano alla società. Sarebbe pericoloso lasciarli circolare: meritano una punizione esemplare ». Oggi il dibattimento è so3PeBO- g. g. »

Luoghi citati: Ciampino, Roma