La conferma della condanna chiesta per i fratelli calabresilr

La conferma della condanna chiesta per i fratelli calabresilr a// «delitto di Capodanno » L. 13 La conferma della condanna chiesta per i fratelli calabresi Genova, 12 novembre. Con la requisitoria del Procuratore Generale dott. Tiana, è proseguito stamane il processo par « il delitto di Capodanno » davanti ai giudici della Corte d'Assise d'appello Imputati sono i fratelli Domenico e Agostino Grimi, rispettivamente di 27 e 22 anni, entrambi da Reggio Calabria, rei confessi dell'uccisione del conterraneo Salvatore Timpano, di 27 anni, avvenuta a Bordighera mezz'ora dopo il Capodanno del 1956. I due, come è noto, erano già stati condannati a 14 anni di reclusione e a 3 mesi di ai-reato, dalla Corte d'Assise di Imperia. Stamane il Procuratore Ge- nerale ha esaminato il tragico episodio. «Agostino Grimi ha detto il dott. Tiana — durante l'istruttoria affermò di avere ucciso il Timpano con due rivoltelle che aveva con sé per difendere il fratello Domenico. Questa versione non è credibile — ha proseguito il P. G. — perché urta contro la logica, la verosimiglianza e alcune precise testimonianze fatte in istruttoria. Del resto, l'ucciso prima di spirare fece un nome, raccolto dal carabiniere di servizio, il nome di Domenico Grimi >. Quindi per il Procuratore Generale il Timpano, colpito da due proiettili di calibro diverso al ventre e alla schiena, fu ucciso da entrambi i fratelli. Del resto, si è domandato il rappresentante della Pubblica Accusa, come avrebbe potuto Agostino usare con la mano sinistra la pistola automatica, con tale perizia, s'egli stesso ha affermato di avere usate l'erma per la prima volta proprio quella notte? Infine, non rilevando l'esistenza di prove sufficienti a contestare l'aggravante della premeditazione, né potendosi crdassndhdddnssLrmppnllhaccgci con esattezza accertare il vero movente dell'omicidio, il dott. Tiana, invocata la non accettabilità delle attenuanti specifiche della legittima difesa, ha pure escluso 11 attenuanti generiche. Al termine della sua requisitòria il P. G. ha ribadito la responsabilità dei fratelli calabresi, chiedendo la1 conferma della sentenza dell'Assise di Imperia. Domani parleranno i difensori; in serata si dovrèbbe avere la sentenza.

Persone citate: Agostino Grimi, Grimi, Salvatore Timpano, Tiana

Luoghi citati: Bordighera, Imperia, Reggio Calabria