La moglie non voleva leoni in casa e Lombardi domandò la separazione

La moglie non voleva leoni in casa e Lombardi domandò la separazione La moglie non voleva leoni in casa e Lombardi domandò la separazione Il diverbio avvenne un mese fa - La prima belva, poi regalata allo zoo di Roma, aveva recato danni all'appartamento- Dopo la tournée televisiva all'estero, l'amico degli animali è però tornato in famiglia come nulla fosse avvenuto (Nostro servizio particolare) Roma, 11 novembre. Angelo Lombardi si è riappacificato con la moglie. La separazione legale è durata appena quindici giorni. Si può dire che il provvedimento del Tribunale era stato si e no omologato quando in casa dell'*amico degli animali » è tornato il sereno. Già durante il viaggio in Germania ed in Svizzera il titolare della popolare rubrica televisiva s'era reso conto che bisognasse tornare sopra alla decisione presa forse con eccessiva precipitazione, e non appena rientrato a Roma si è presentato a casa come se nulla fosse avvenuto, quasi se insieme alla moglie non ;\jsse andato sino all'ultimo piano del Palazzo di Giustizia- a firmare un documento con il quale acquisire il diritto di poter andare ad abitare, lui e le sue bestie, fuori dal tetto coniugale. E non è -statò difficile cogliere un punto d'accordio per ritrovare l'armonia di sempre. Venticinque anni di matrimonio sono tanti ed è difficile annullarli. Quale è stato il motivo di questa singolare avventura di Angelo Lombardi potrà sembrare puerile, ma la vera colpa di quella che stava per diventare un dramma familiare è stato un leone, anzi un leoncino. L'< amico degli animali » voleva tenerselo in casa come già gli era capitato in altre occasioni. Ma la moglie, la signora Romana Mannucci, questa volta s'era opposta decisamente. Di quelle bestie in giro per l'appartamento non poteva più sopportarne. Aveva sopportato con pazienza la presenza di Jack, con le sue unghiate ai mobili, ed aveva tirato un sospiro di sollievo quando suo marito aveva donato la belva al Giardino zoologico di Roma. Ma aveva chiaramente lasciato intendere che lei ad altri leoni non avrebbe più permesso di varcare la soglia dell'appartamento. Quando Angelo Lombardi si presentò alla fine di settembre con un leoncino che per quanto piccolo e per quanto docile era sempre una belvetta alta quasi un metro, allora la signora Mannucci insorse, ricordando l'impegno al marito. La conseguenza fu una lite e anche abbastanza vivace. Angelo Lombardi non disse nulla, uscì di casa e andò dall'avvocato, si consultò con lui e poi tornò dalla moglie per avvertirla che a quelle condizioni sarebbe stato meglio separarsi. La signora non commentò la decisione del marito. Qualche giorno dopo Angelo Lombardi otteneva con la massima segretezza la separazione legale. Poi partì per la Germania e la lontananza lo indusse a riflettere. Quando è I tornato, la tempesta era oriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiD mai passata. Ed ora in casa Lombardi tutto è ormai come prima. I due figli maggiori aiutano il padre nella sua attività commerciale e televisiva, gli altri due figli vanno ancora a scuola; la moglie rimane in casa, sempre però meno sicura che suo marito un giorno o l'altro non si presenti nuovamente con un altro leoncino. a. n. l Angelo Lombardi con la consorte ed il leoncino (Tclefoto) iimiiiiiiimiiimiiiiiimiiimiiimmiiimmiiiiiiiimiiiiii mi iiiiiiiiiiiiiiiIiimiiii)

Persone citate: Angelo Lombardi, Lombardi, Mannucci, Romana Mannucci

Luoghi citati: Germania, Roma, Svizzera