Una ragazza aspirante diva accusa i consumatori di droghe

Una ragazza aspirante diva accusa i consumatori di droghe Breve udienze al dibattito per gli stupefacenti Una ragazza aspirante diva accusa i consumatori di droghe (Nostro servizio particolare) Roma, 7 novembre. Per il momento il lontano pronipote di Papa Giulio II, il giovane duca Ludovico Lante della Rovere cosi bruscamente chiamato in causa ieri da Max Mugnani, Pepito Pignatelli ed Edmondo De Marcus in questo processo per il traffico di stupefacenti potrà stare tranquillo, La sua posizione resasi, senza alcun dubbio molto delicata, dopo le accuse dei suoi ex amici e compagni di divertimenti, sarà esaminata solo in un secondo momento. Il processo in corso andrà avanti sino alla sua conclusione ed il più rapidamente possibile. Questa mattina è stata interrogata, come teste, Albertina Benedetti, una bella ragazza bionda di ventuno anni, molto disinvolta, la quale dopo aver tentato, ahimé, con scarsa fortuna evidentemente, la carriera cinematografica (non riuscì mai a trovare un regista che le permettesse di uscire dall'anonimato) preferì coltivare alcune amicizie di un certo rilievo per arrivare, dice lei, a realizzare, il sogno della sua vita: un ruolo importante in un film. La giovane aveva un piano ben organico da attuare e, come qualcuno ha sostenuto per sminuire il valore delle site accuse, una vendetta da compiere: contro Emanuele De Seta e contro Raffaele La Russa, un avvocato che è stato già prosciolto in istruttoria. Comunque nei confronti dei due (senza tralasciare qualche volta Augusto Torlonia e Max Mugnani) ha lanciato i suoi strali. All'ex console della milizia ha dedicato una sola battuta riferendo una frase che egli era solito ripetere indicando il proprio naso: «Questo qui vale miliardi per la cocaina che ha fiutato >. Per Auguste Torlonia si è limitato a ricordare d'averlo incontrato nel corso di una festa durante la quale venne fiutata la droga. Per Emanuele De Seta e Raffaele La Russa, invece, la ragazza ha avuto un trattamento di riguardo. « II marchese — ha spiegato — l'ho visto fiutare una volta sola: ma un'altra volta, quando mi dette uno schiaffo da mandarmi all'ospedale solo perché m'ero messa uno stuzzicadenti in bocca, mi dissero di perdonarlo perché era in particolare stato di eccitazione non so bene se per l'ai cool bevuto o la droga: ed infine in una terza occasione l'ho visto in condizioni non normali: saliva sulle sedie, urlava, cantava, saltava da un lato della stanza all'altro. L'av¬ vocato La Russa invece, in casa sua, eravamo lì insieme ad alcuni amici, mi invitò a fiutare la cocaina >. < Ma questo — è intervenu to il prof. Carnelutti — è ac caduto prima o dopo cena » ? <Non me lo ricordo — ha spiegato la ragazza astuta sa pendo che la cocaina non vie ne mai presa prima dei pasti togliendo completamente l'ap petito e non volendo commettere un errore sbilanciandosi eccessivamente — mi ricordo che la fiutarono tutti: Emanuele De Seta, Augusto Torlonia, Raffaele La Russa >, E' facile intuire quanto nervosismo abbiano diffuso sul banco degli imputati tali dichiarazioni. Ma Albertina Be nedetti, per quanto giovanissima, per quanto appena mag giorenne, non è una ragazza facilmente impressionabile. Ed ha accettato la battaglia senza scomporsi. Questo è stato l'unico episo dio degno di rilievo di una udienza nel suo complesso scialba e conclusasi con la decisione del tribunale di respin gere quasi tutte le richieste del la Difesa. Domani, intanto, ri poso. Il processo riprenderà sabato con l'esame dei funzionari che hanno svolto le indagini arrestato tutti gli imputati.

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