Tra la folla a Mosca

Tra la folla a Mosca Tra la folla a Mosca Festa per le vìe dopo la lunga sfilata davanti alle autorità (Nostro servizio particolare) Mosca, 7 novembre. Oggi ho marciato attraverso la Piazza Rossa, alla testa di una « spontanea processione popolare » sventolando una bandiera rossa posta nelle mie mani da uno degli « spontanei cittadini ». Ho visto a pochi centimetri da me, l lanciatori di razzi dell' Unione Sovietica (le nuove unità armate con quelli che indubbiamente sono missili completamente nuovi) che facevano parte di questa colossale parata sovietica che celebra il 40° anniversario della rivoluzione (L'ottobre. Tutti i diplomatici occidentali presenti avevano l'aspetto assai serio. Essi sembravano impressionati non solo dai giganteschi missili, ma anche dai giganteschi cannoni (le canne dei quali erano lunghe circa 17 metri è indubbiamente capaci di lancia, e granate atomiche). Sospinta dalla folla mi sono trovata, con in mano la mia bandierina rossa, proprio di fronte a Kruscev. Egli:mi ha riconosciuta, si è' levato il cappello e mi ha sorriso. Mi trovavo in un angolo della Piazza Rossa, e stavo osservando la parata militare, quando improuDisamente essa lasciò il posto alla € marcia del popolo ». E' stata una giornata intensa, che è cominciata alle sette e mezzo del mattino con il rombo dei carri armati sotto la finestra della mia stanza da letto e con una serie di secchi ordini militari. Le strade attorno a.me erano bloccate dalla polizia poiché alla popolazione non è permesso assistere alla parata militare. Ma io, sventolando il mio passaporto britannico, sono riuscita ad avvicinarmi al Mausoleo più di qualsiasi altra persona Alle dieci e mezzo, circondata da poliziotti e soldati, ho avuto la possibilità di vedere a brevissima distanza la potenza militare sovietica. Da dove io mi trovavo vedevo i loro cannoni quando stavano nella Piazza Rossa, ed il ricordo che mi veniva alla mente era quello di Budapest, un anno fa, , . Questa mattina dal mio tavolo all'Albergo Nazionale, mentre prendevo la colazione, avevo visto l'esercito sovietico sollevare le téle cerate dalle sue nuove armi segrete, che dovevano essere lì . pezzo forte della parata. Ho visto anzitutto scoprire i sei luccicanti razzi antiaerei pitturati d'argento, poi i grandi missili tattici, capaci di portare teste atomiche ed infine i missili lunghi quasi 25 metri, mostri aerodinamici e sinistri, capaci di portare spolette all'Idrogeno. Queste, dunque, insieme con i cannom atomici, le armi segrete che sono state tenute nascoste durante te prove. Alle dieci in punto due lunghe automobili color blu scuro sono entrate nella piazza Manezh, contigua alla Piazza Rossa. In una si trovava il maresciallo Malinowski, il nuovo ministro della Difesa, e nell'altra il maresciallo Moskaleno, comandante della guarnigione di Mosca. Fatta eccezione per un collega, io ero il solo cittadino inglese presente nella parata. Era una mattina fredda, Kruscev, Mao Tse-tung e tutti i membri del Praesidium indossavano pastrani e cappelli, che sollevavano di tanto in tanto per salutare la folla. Ci siamo mossi a passo di funerale fino a quando raggiungemmo il Mausoleo, poi i poliziotti ci dissero di affrettare il passo e noi procedemmo con maggior velocità. I russi non potevano allontanarsi dalla processione, ina infine, sventolando la mia bandierina rossa in una mano e il mio passaporto britannico nell'altra, sono riuscita a rientrare in albergo. Appena terminata la processione,, la gente ha cominciato a danzare per le strade. Rhona Churchill Copyright del «Daily Mail» e per l'Italia de « La Stampa »

Persone citate: Kruscev, Malinowski, Mao, Rhona Churchill

Luoghi citati: Budapest, Italia, Mosca, Unione Sovietica