La stampa francese insorge contro il verdetto dell'arbitro

La stampa francese insorge contro il verdetto dell'arbitro FewtTGv* mioms. awewa battuto IMLslm*commì La stampa francese insorge contro il verdetto dell'arbitro Parigi, 5 novembre. I giornali francesi, nei loro commenti odierni, sono unanimi nel condannare senza riserve, la decisione arbitrale con cui ieri sera è stata assegnata la vittoria a Seraphin Ferrer contro l'italiano Emilio Marconi. L'Equipe, il massimo organo sportivo parigino, stigmatizza aspramente l'operato dell'arbitro .Veisberg. Il giornale dedica all'avvenimento un titolo a nove colonne in prima pagina cosi concepito: «Decisione scandalosa Marconi aveva vinto ». Nel testo viene ampiamente documentato come il campione europeo dei « welters » avesse chiaramente meritato la vittoria, essendosi dimostrato superiore in tutte le riprese e avendo anche spedito al tappeto l'avversario. France Soir intitola: «No, Ferrer non ha battuto Marconi » un articolo dell'ex-aspirante alla corona dei massimi Georges Carpentier, il quale osserva che l'incontro è stato mediocre « ma — scrive — non sono d'accordo con il giudice che ha dichiarato vincitore Ferrer ». « Marconi aveva battuto Ferrer: i giudici hanno visto il contrario». (Questo 11 titolo che l'Aurore de¬ dica stamane al commento relativo al discusso incontro dì ieri sera. « La boxe, considerata un tempo come la scherma del pugno — scrive il giornale — ha subito ieri un nuovo e crudele attentato! E' bastato infatti che durante dieci riprese Seraphin Ferrer agitasse 1 suoi pugni poco abili nel vuoto o sfiorasse con i suoi guantoni le spalle del campione d'Europa dei « welters » Emilio Marconi, perché ottenesse una decisione che costituisce più di uno scandalo verso il visitatore, leso in maniera oltraggiarne: un vero e proprio non senso, che tradisce i principi più elementari della boxe... ». « L'incontro di ieri al • Palazzo degli Sport — rincara Liberation — è stato ancor più mediocre di quanto si temesse... Ma mai il francese aveva battuto l'italiano come ì giudici l'hanno decretato. Marconi non ha certo fatto grandi cose durante le dieci riprese mortalmente noiose, ma Seraphin Ferrer non ha fatto proprio nulla... ». Dal canto suo VHumanité afferma: « Decisamente, quando si tratta di ottenere dt-lle vittorie ad ogni costo, il lavoro dei giudici non è privo di acrobazie. Aver successivamente decretato vincito¬ re Hamia (contro Omodei) e Ferrer è stato veramente un grazioso scandaletto. Le cose erano talmente chiare per il pubblico, il quale aveva assistito a una serata noiosa, che esso ha preferito prendere la cosa in ridere ». Non meno severo il giudizio di Frane Tircur, che scrive: «Ferrer non meritava la decisione che l'arbitraggio parziale del signor Veisberg gli ha attribuito fra i clamori ed i liscili del pubblico ». Di identico avviso è Le Parisien Libere, che dopo aver precisato che « Marconi ha rappresentato realmente un problema di difficile soluzione per Ferrer, il quale non e riuscito che di rado a toccare il suo avversario al di fuori che sulle braccia», conclude approvando la bordata di fischi che ha salutato la designazione di Seraphin Ferrer quale vincitore. Tutta la stampa francese ha pertanto accolto con simpatia la dichiarazione di Emilio Marconi, il quale, pur accettandola con il sorriso, si è stupito della decisione dei giudici affermando: « I verdetti francesi sono veramente bizzarri, non ho ricevuto un solo colpo serio durante il combattimento ed eccomi battuto. Ammettete che è il caso di non capirci nulla ».

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