Quasi cento milioni il passivo del commerciante alessandrino

Quasi cento milioni il passivo del commerciante alessandrino In Tribunale il fallimento di Mario Moccagatta Quasi cento milioni il passivo del commerciante alessandrino Il dissesto venne dichiarato nel luglio scorso • L'attivo dell'ex-presidente della squadra di calcio raggiunge i 12 milioni Alessandria, 28 ottobre. Si è svolta stamane, dinanzi al Tribunale Civile, l'udienza per l'esame del passivo del fallimento Mario Moccagatta; presiedeva il giudice delegato dott. Di Serafino, assistito dal cancelliere Gamalero, ed era presente il curatore avv. Aldo Paneri. Il fallimento stesso era stato dichiarato il 19 luglio scorso e molta fu l'impressione che la notizia suscitò nella nostra 1 città. Il comm. Moccagatta è persona nota per aver ricoperto negli scorsi anni con spirito dì mecenatismo le cariche di presidente dell'Alessandria U. S., dell'Automobile Club e dell'Ente Turismo. Trattava cereali e il dissesto è stato causato in parte da speculazioni sbagliate di vario genere e in parte da difficoltà sorte per le particolari situazioni di mercato. All'udienza di stamane, il comm. Moccagatta si è presentato, assistendo in silenzio allo spoglio delle varie domande di insinuazione di credito. Il giudice ha ammesso tra gli altri, i seguenti creditori: Esattoria di Alessandria lire 328.105; Attilio D'Andrea lire 13.800.000; Società Paolo Agnesi & Figli, che provocò il fallimento, lire 10.158.200; Esatto ria di Sezzadio lire 735.670; iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Credito Italiano lire 995.352; Molino Giuseppe Sardi 12 milioni; Banca Commerciale Italiana 6.938.749; Ditta Oreste Zeme 1.798.000; Società Fratelli Causa 2.344.750; Banco Ambrosiano 1.793.915; Comm. Giovanni Crotti 2.400.000; Compagnia di Assicurazioni di Torino 331.821: Ditta Molino Varvello 12 milioni; Marcello Gailini 6 milioni. Le domande di numerosi altri creditori, tra l'altro per cifre minime, sono state respinte per insufficiente documentazione. Al passivo, valutabile grosso modo sui 90100 milioni, fa riscontro un attivo di circa 12 milioni, costituito dalla cascina sita in regione Rio Secco di Predosa, denominata Tenuta La Fiori da, comprendente un territo rio dall'estensione di 33 ettari, e i mobili di casa e vari quadri del Moccagatta. Per i mobili ed i quadri vi è stata, da parte dell'avvocato Punzo, una domanda di rivendicazione a nome della moglie e del figlio, del commerciante fallito, domanda che il Tribunale ha respinto perché insufficientemente documentata. La procedura fallimentare non è ancora chiusa e quindi possono essere ancora presentate tardive domande di insinuazione. Si spera comunque di poter raggiungere la formula per un concordato. Il 30 ottobre prossimo, sempre in Tribunale, si terra un'altra udienza, pure per l'esame dello stato passivo di altra società, legata al Moccagatta, quella di oreficeria di Cesare Testerà e Soci Mario e Domenico Moccagatta. Anche in quest'industria, che è stata dichiarata fallita alla fine del luglio scorso, il Moccagatta ha impiegato somme cospicue.

Luoghi citati: Alessandria, Predosa, Sezzadio, Torino, Zeme