Giovane donna e i suoi bambini investiti da uno scoppio di gas
Giovane donna e i suoi bambini investiti da uno scoppio di gas Allarme pei* l'esplosione di una bombola a Vanetiiglia Giovane donna e i suoi bambini investiti da uno scoppio di gas Con i capelli in fiamme la madre si getta in soccorso dei piccoli e riesce a salvarli; poi sviene per il dolore delle bruciature - Accorrono i vicini che la trasportano in ospedale La signora Elsa Gobbi ramente fortunato, sono rimasti pressoché illesi e hanno avuto Boitanto i capelli lievemente bruciacchiati. Al primo piano dello stabile di via Buniva 11 vi è il piccolo alloggio della custode, signora Elsa Gobbi, di 32 anni. Ieri sera, verso le 18,30, la Gobbi stava preparando da mangiare II marito, Giovanni Rampazzo, operaio, non era ancora rincasato. I due figlioletti — Maria Carmen, di 7 anni, e Natalino, di 3 — erano seduti sul pavimento, sopra lina coperta di lana, e giocavano con un mazzo di figurine. La Rampazzo aveva già messo sul fornello, alimentato da una bombola di gas liquido, un tegamino di latte: ad un certo momento aggiungeva anche la pentola della minestra: apriva il secondo rubinetto e accostava il fiammifero al becco. Nell'attimo stesso si verificava lo scoppio. € Una cosa terrìbile — racconterà più tardi la Rampazzo all'ospedale; — credo di non aver avuto, nella mia vita, una paura più grande. E stata la questione di un secondo. Ho sentito, o mi 6 parso di sentire, un fragore simile a quello di una bomba e ho visto un lampo accecante e una vampata che mi avvolgeva tutta... Un calore insostenibile al volto e alle mani mi ha fatto urlare di dolore... ». La donna, con un supremo sforzo di volontà, si preoc cupava — prima che di se Btessa — dei bambini. Ma I piccoli, cosi distesi sul pavimento (erano addirittura bocconi, intenti ad ordinare le figurine), non erano stati investiti dallo scoppio; tuttavia i capelli di entrambi presentavano un principio dì bruciacchiatura La madre gettava loro addosso un asciugamano, scongiurando ogni eventuale pericolo. Quasi contemporaneamente i vicini, allarmati dalla detonazione accorrevano ed entravano senz'ai; tro nell'alloggio. La donna aveva i capelli in fiamme e ustioni abbastanza profonde alle guance alla fronte, alle mani. In parecchi l'afferravano, la sorreggevano, le spegnevano il fuoco che le faceva un alone attorno alla testa. La Rampazzo mormorava qualcse parola e sveniva fra le braccia dei suoi soccorritori. Uno del vicini — colui che s'era precipitato per primo nelle stanze della custode, 11 signor Angelo Marco — la trasportava con la propria automobile all'Istituto t Maria Adelaide ». LI per 11 le condizioni della sventu rata sembravano preoccupami; in seguito le ustioni risultavano di primo e secondo grado, senza conseguenze per l'organismo. Il marito, tornato dal lavoro, scorgeva un capannello di gente sotto il portone: sentiva parlare di esplosione, di disgrazia e sconvolto dall'ansia é dalla disperazione volava su per le scale. I bambini stavano ancora strillando. Egli li abbracciava convulsamente e chiedeva: «tiiti He? Dov'è mia moglie?». Gli titccv! j;o che era all'ospedale. Si precipitava al « Maria Adelaide » e al primo dottore che vedeva domandava, con voce tremante, notizie di sua moglie. Quando apprendeva che la donna non solo era fuori pericolo, ma che le sue condizioni non erano per nulla allarmanti, s'accasciava su di una sedia, felice ed estenuato dall'emozione. Più tardi, verso le 20,30, la Rampazzo poteva far ritorno nella sua abitazione con le mani fasciate e li capo avvolto in un turbante di bende. E' stata aperta un'inchiesta per appurare le cause dell'esplosione: un'esplosione rilevante se si tien conto che i vetri della finestra della cucina sono andati in briciole e che il fornello e i tegami sono rimasti sgangherati. Un drammatico episodio è avvenuto ieri sera in un alloggio di borgo Vanchiglia: due bambini e la loro madre sono stati investiti da una violenta esplosione di gas liquido: i bimbi, per un caso ve-
Persone citate: Elsa Gobbi, Giovanni Rampazzo, Maria Carmen, Rampazzo
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