Perché cambiano i testi di scuola?

Perché cambiano i testi di scuola? Proteste di genitori preoccupati Perché cambiano i testi di scuola? Il Provveditore: "Gli insegnanti hanno il diritto di scegliere il libro in cui si rispecchia il loro metodo - Ma ogni eccesso è riprovevole,, - Consentita qualsiasi edizione per i classici L'altro giorno < Spacchio dei tempi > ha riportato la protesta di un ragazzo che frequenta quest'anno i. : rimo corso all'Istituto tecnico Bonafous: <. Possibile — scriveva — che io non riesca a usare nemmeno un libro di quelli che sono sei-viti a mio fratello, che ha frequentato la stessa scuola? >. A questa lettera numerosissime altre hanno fatto séguito, tutte sullo stesso argomento: < Ho speso 15 mila lire di libri per la mia bambina che fa la prima media — scrive un autista — non ho potuto usufruire della gentile offerta dt mio cognato che mi metteva a disposizione i libri della sua figliola, perché nemmeno un testo è uguale all'altro >. E così via. Un coro unanime, che ogni anno si ripete e che riflette il disagio delle famiglie costrette ad affrontare spese ingenti per mandare i figli a scuola, senza poter mai ricorrere a quelle modeste soluzioni che una volta quasi tutti adottavano: « Mi ricordo — scrive un avvocato — i primi giorni di scuota ai miei tempi. I compagni degli anni superiori ci vendevano a metà prezzo i libri che a loro non servivano più: risparmiavamo qualche soldo e ci capitava persino di trovare delle pagine ancora da tagliare >. Abbiamo voluto sentire 11 parere del Provveditore àgli studi su questo argomento, e il prof. Lama ci ha risposto nella sua duplice qualità di uomo della scuola e di esperto di problemi pedagogici e didattici: <Non è vero — ha premesso — che tutti i libri cambvno, di arino in anno. I mutamenti riguardano circa il 50-60 per cento dei testi usati nelle scuole. Il motivo per cui si cambiano i testi è duplice: oggettivo e soggettivo. I libri, soprattutto quelli che riguardano materie tecniche, invecchiano: la scienza procede con ritmo rapido, le nuove conquiste s'impongono all'improvviso, sovvertendo punti di vista e impostazioni. Veloce è il cammino della storia: e il compendio dt storia non è un insieme di dati concreti, ma un'interpretazione dei fatti operata dal pensiero. E anche gli svolgimenti culturali impongono talvolta il cambiamento del libro. Ma c'è anche un motivo soggettivo, molto importante, che va tenuto presente nella critica che si può fare a questo aspetto della scuola: il testo scolastico non è uno strumento morto, avulso dall'insegnamento: ogni insegnante si rispecchia in un determinato libro che realizza il suo metodo didattico. Il libro è una componente della struttura unita ria della scuola, in cui non ci deve essere contrasto tra libro insegnante e alunno. Il professore insegna; quando l'allievo studia deve ritrovare nel testo quell'insegnamento, quel metodo, non un altro. Di qui l'esistenza, in una libera scuola, della libera scelta del testo ». Quando abbiamo prospettato al prof. Lama l'opinione espressa da alcuni lettori che questa libera scelta non sia sempre giustificata da legittime ragioni didattiche il Prov¬ v«scnpimqslCpflcgstchsrasgpclssas<fpIze veditore ha convenuto che « ogni eccesso anche in questo settore è da condannarsiy e ci ha dichiarato che < il Ministero si è raccomandato ai professori di tutte le scuole italiane di limitare t cambiamenti dei libri solamente a quei casi in cui essi non rispondano più alle esigenze della scuola e dell'insegnamento. Comprendo — ha aggiunto — perché anch'io sono padre di famiglia, le difficoltà in cui tanti genitori si dibattono, e le loro domande. Tutte le volte che questo è possibile gli insegnanti devono mantenere i testi senza cambiarli e permetterne l'uso per più anni nelle classi successive. Il Ministero ha concesso, e tutti i professori lo sanno, che per quanto riguarda le opere classiche di autori italiani, latini, ecc., gli studenti facciano uso di libri già in loro possesso, senza preoccuparsi della diversità dei commenti >. A proposito del prezzo dei libri scolastici, che costituisce sempre un grave problema specie per le famiglie meno abbienti o per quelle dove ci sono più ragazzi che studiano, il Provveditore ci ha detto che < lo autorità scolastiche hanno fatto appello agli editori perché il prezzo sia quanto è più possibile contenuto, pur tenendo presenti le esigenze dell'industria editoriale che non può naturalmente vendere sotto costo ». Qual è la ragione dell'alto prezzo di copertina dei libri? Il maggior numero di illustrazioni, la legatura più solida ed elegante, ma soprattutto la spesa di propaganda. Per ogni prima edizione si calcola che su 10 mila copie la metà almeno sia inviata in omaggio agli insegnanti; questo lancio ingente pesa per circa il 20 per cento sui prezzi di copertina < Gli editori si giustificano dicendo che la propaganda fa parte del prezzo di produzione e non gli si può dar torto — ha detto il Provveditore — certo che i libri di oggi, con il progresso della tecnica tipografica c l'evoluzione dei metodi didattici sono mólto diversi dà quelli su cui si studiava trent'anni fa. Sono più belli, più di facile lettura. Per i ragazzi poveri in età di obbligo scolastico pensa il Patronato a munirli dei testi 7iecessari, per i più grandicelli che dimostrino con il loro profitto buona volontà negli studi, può provvedere la Cassa scolastica ».

Persone citate: Lama