Diciassettenne con scalate acrobatiche svaligia quattro alloggi in sei giorni

Diciassettenne con scalate acrobatiche svaligia quattro alloggi in sei giorni Diciassettenne con scalate acrobatiche svaligia quattro alloggi in sei giorni Aveva abbandonato il lavoro e la.famiglia per darsi ai furti - Arrestato dopo l'ultimo colpo: in tasca aveva ancora i gioielli rubati - Forse agiva con alcuni complici Un ragazzo di 17 anni è stato arrestato ieri mattina dal commissariato di P. S. San Paolo, quale autore di furti in alloggi: una grossa operazione è in corso è si ha l'impressipne che una banda di minorenni stia per cadere al completo nelle mani della polizia. Alcuni giorni or sono il dott. Puma, funzionario capo della P. S. San Paolo, riceveva una denuncia da parte del signor Pietro Chialva, domiciliato al terzo piano di via Isonzo 86; il signor Chialva dichiarava che ignoti, presumibilmente dalla finestra delle scale, erano passati con pericolosa acrobazia sul ballatoio e di qui erano entrati nell'alloggio, rubando due orologi d'oro, anelli e preziosi per un valore di 350 mila lire. Il giorno dopo altra denuncia analoga, proveniente dalla stessa casa: usando lo stesso sistema i ladri erano penetrati nell'appartamento della signora Angela Venturi, al secondo piano e s'erano impadroniti di oggetti preziosi per 230 mila lire. Il dott. Puma affidava le indagini al maresciallo Migliora e al brigadieri Anione Hi e Pucci. Gli investigatori conducevano un'inchiesta nello stabile di via Isonzo e venivano a conoscenza di un particolare interessante: da cinque o sei giorni era scomparso il figlio di un inquilino, il giovane A. 2. di 17 anni, apprendista. Il padre narrava che il ragazzo non solo non s'era più fatto vedere a casa, ma aveva anche disertato il posto di lavoro, in una azienda di via della Fronda (dove era stato assunto da poco ed era compensato con 7 mUa lire settimanali). Era naturale che gli investigatori collegassero immediatamente la scomparsa del giovane ai due furti. E lo ricercavano assiduamente. Poiché le ricerche non davano esito, il dott. Puma ordinava che attorno allo slabile di via Isonzo fosse esercitato di continuo un servizio di vigUanza. Ieri mattina alle 6 1 sottufficiali Migliora, Antonelli e Pucci si trovavano nei pressi del portone. Ad un tratto scorgevano arrivare, con passo frettoloso, e il volto semi-coperto da una sciarpa, un giovane; il quale sgusciava nell'interno dello stabile e spariva, su per le scale. Di 11 a venti minuti l'individuo ricompariva. I tre uomini della polizia lo attendevano sul marciapiede. Lo fermavano e gli chiedevano le generalità. L'altro aveva un trasalimento di sorpresa e di paura e faceva l'atto di fuggire. Vano tentativo perché veniva subito immobilizzato. In tasca aveva alcu¬ ni preziosi, appena rubati nell'alloggio del signor Tealdi, al pianterreno rialzato. In commissariato A. Z. confessava al dott. Puma d'aver compiuto un quarto furto, in un appartamento al primo piano di via Monginevro 88 dove aveva rubato parecchia argenteria: tutta la refurtiva era stata impegnata al Monte di Pietà. Il denaro era già sfumato, sino all'ultimo centesimo, in bagordi e divertimenti più o meno leciti. Gli agenti stanno ora ricercando tre complici di A. Z. che forse funzionavano da « pali *.

Persone citate: A. Z., Angela Venturi, Antonelli, Chialva, Pietro Chialva, Pucci, Tealdi