Specchio del tempi

Specchio del tempi Specchio del tempi E ben venga la nuova spettacolare Milano - Perché Angioletti non ci parla dei poeti del Sud? - Impariamo dal Coca-Cola a vendere il vino - Abbracciamoci pure, ma con un po' di prudenza - Poverina, non la cestiniamo Un lettore ci scrive da Alessandria: « Alfredo Todisco, in una bellissima corrispondenza da Milano, prospetta con chiara visione la nuova Milano che si espande, con sacrificio delle vetuste e celebri sue opere. Sventramenti, esperimenti, nuove e splendenti costruzioni, distruggono l'antica, barocca, -illustre Milano. Questo mi induce ad un'ricorso storico, facendomi sovvenire la magnifica rievocazione della "Milano di l'Altrieri" di Carlo Dossi, ed i rimpianti sentimentali per quello che perdeva la città nella sua antica caratteristica, a causa del ."Milanln che se sgonfiava". € G'a sin da quei tempi Arrigo Boito lamentava: "scuri, zappe, arieti — smantellate, abbattete e gaia e franca — suoni l'ode alla calce e al rettifilo! — Piangan pure 1 poeti" ed E. Praga teneva bordone a Boito nelle sue "Penombre". « Tuttavia la nostra civiltà dal tempi dei nostri poeti ha portato Milano innanzi, e ci porta oggi sempre più oltre. A nulla valgono 1 rimpianti poetici oggi, come ieri, di fronte alla febbre che incalza ed inebria i cervelli delle nuove generazioni. Ben venga dunque la nuova spettacolare Milano, anche col sacrificio degli antichi ricordi ». ra<7. U. Marchetti Una lettrice ci scrive da Benevento: € Sono Ispettrice Provinciale della Provincia di Benevento dove ho per anni imparato a conoscere l'acuta intelligenza dei giovani e il loro desiderio di cultura. Assidua lettrice de "La Stampa" sono antica e fervida ammiratrice, devo confessarlo, dello scrittore G. B. Angioletti. c Non sono sola, siamo un gruppo di insegnanti che facciamo il tifo per lui (uso una espressione moderna che non si addice alla mia età) e dirò che talvolta ho perfino letto in aula qualche suo scritto. Questi ultimi erano particolarmente belli, limpidi, divulgativi, perfetti di stile, come sempre. « Ma perché Angioletti si sofferma sempre e solo sugli scrittori stranieri e del nord? Perché mai la nostra Napoli e, poniamo, Francesco de Sanctis? E non la grande figura di G. B. Vico 0 di Spaventa? Ah! Il nostro sempre negletto Sud! Si, ci sono state inchieste e resoconti sulla rinascita del Sud, ma noi vorremmo che un poeta parlasse dei poeti e del filosofi-poeti che il nostro Sud eternarono ». Anna Lepore Severino Un lettore ci scrive da Littleborough (Inghilterra): « Avendo seguito la recente polemica riguardante la crisi vinicola italiana che colpisce cosi duramente i contadini dopo i recenti provvedimenti governativi per la crisi, tutti sperano che questi possano portare un adeguato miglioramento sulla situa.zione attuale. Questi provvedimenti dovranno essere seguiti da una spietata caccia ai soflstlcatori che con queste frodi si meritano pene severissime. « Parlando di queste cose dal punto di vista di un residente all'estero, devo dire che qui in Inghilterra tali frodi non sono possibili, o succedono molto raramente anche perché le leggi sono severissime in questi casi. Sono anche convinto che per migliorare la vendita del vino si deve a tutti i costi migliorare anche la qualità del vino stesso e fare a questo una pubblicità adeguata, pari a quella fatta per il Coca-Cola. « Anche con l'esportazione si potrebbe fare molto di più, qui in vendita si possono trovare facilmente vini di tutti I paesi compresi vini italiani. Però questi sono venduti solo in bottiglie oppure in fiaschi, sono costosissimi e poche volte all'altezza della fama, infatti un fiaschette da un litro di Chianti mediocre si può pagare qui sulle 1000 lire. « Personalmente ho anche provato a farmi mandare dall'Italia direttamente un fusto di vino superiore e poi anche una o due damigiane come prova, però la cosa fatta cosi individualmente dà un lavoro non lieve con molte noie e 11 trasporto viene a co¬ stare fuori da ogni proporziono immaginabile. Sono convinto però che se qualche Ente vinicolo al mettesse sul serio a studiare come esportare vini veramente selezionati e tipici in piccole damigiane sigillate in Italia con trasporti economici (vuoti ritornablli) vendute a prezzi accessibili a tutti, questo sistema potrebbe creare un buon mercato estero di cui potrebbero facilmente usufruire sia i privati, sia gli alberghi e 1 ristoranti in genere ». E. C. Panetti Un lettore ci scrive: « Conosco Arrigo Sacerdote e non mi stupisco elio parole tanto generose gli siano uscite dalla penna, anzi ammiro la bontà di cuore che gliele ha suggerite. Tuttavia non posso sottoscrivere la proposta da lui avanzata di una pacificazione tra fascisti e antifascisti e non ritengo né possibile né opportuno stabilire una disposizione d'animo cosi rapidamente immemore dei vivi e dei morti; sono del resto persuaso che nemmeno gli avversari siano pronti ad accogliere la parola del perdono, perché, se molti furono vittime o di un'illusione o della situazione, troppi sono pervicacemente attaccati a quella illusione e ad inconfessabili interessi. € Personalmente ho cercato di dimenticare e il 6° braccio di Regina Coeli e gli anni di confino a Ponza e di internamento in Abruzzo; ma come cittadino italiano ho il dovere di stare in guardia per la difesa della libertà. Da una parte può esservi la più sincera aspirazione alla concordia civile, che io pure auspico, ma dall'altra rimane 11 desiderio nostalgico del potere per esercitare la dittatura con la violenza, l'assassinio, l'antisemitismo, le deportazioni ecc. Ogni giorno sono pieni i giornali di queste manifestazioni orgogliose che il regime di libertà concede ai nemici della libertà. « Pertanto nel ricordo dei martiri della dittatura passata è necessario diffidare e vigliare, .trincile l'abbraccio non diventi cosi ttretto da soffocare a morte, non gli individui, ma, quello che sarebbe ben più grave, gli ideali difesi dagli eroi del Risorgimento e dagli eroi della Resistenza ». prof. Florio Foa presidente dell'Associazione dei c mai inscritti » Una lettrice ci scrive: « Sono una "zitella" di 60 anni, lavoro di cucito, e non ho altro che le mie mani e i miei occhi, sono sola. Leggo "La Stampa", che la portinaia mi passa dieci minuti, per riscaldarmi il cuore, con l'indovinatissima rubrica "3pe.'chio dei tempi". < Perché nessuno pensa alle donne che non ebbero la fortuna di qualche Previdenza? Sono tante a riscuotere un minimo di pensione con un minimo di versamenti! Perché non agevolarle tutte le donne dopo i 60 anni? Un minimo; almeno il pane e il latte assicurato! « I miei vicini di casa sono due vecchietti, lui con un minimo, !ei nulla, anche se ha lavorato tutta la vita. Quando il mio vicino riscuote il suo avere, guarda la moglie e sospira: "Vedi se anche tu...!". Anche per lei vi scrivo e per tante, tante, come noi. Vi prego non cestinatemi! ». Marietta Galli Un lettore ha fatto notare che nell'ultimo tagliando delle cedole allegale al passaporto, viene usato il * tu » per invitare a munirsi di altre cedole. La Questura precisa che aia nel '55 la formula fu sostituiti con questa: «.Il possessore del passaporto è pregato di recarsi in Questura per chiedere altro blocchetto di cedole ».