Zukov giunto a Tirana dopo la visita a Tito

Zukov giunto a Tirana dopo la visita a Tito Zukov giunto a Tirana dopo la visita a Tito (Dal nostro corrispondente) Atene, 17 ottobre Situazione pesante nei Laicani occidentali: aumenta la aspra polemica fra Atene e Ankara sulla questione di Cipro, con diretti interventi dei capi di Stato e di governo; l'ambasciatore americano ad Atene viene improvvisamente destinato ad altro incarico a Washington, e qualcuno ne attribuisce il richiamo al fallimento dell'azione per il ritorno di buoni rapporti tra Grecia e Turchia, membri tutti e due della NATO; si sviluppano gli obiettivi delia missione politico-militare di Zukov, che dopo il successo degli incontri con Tito (culminati nel riconoscimento della Germania orientale da parte di Belgrado) è giunto oggi in Albania con il suo seguito, a bordo di reattori per il trasporto truppe dell'Armata Rossa. Gli incontri di Tirana dovrebbero porre fine alla lunga lite fra i leaders comunisti albanesi favorevoli agli ordini di Mosca per l'apertura immediata di negoziati e la ripresa di relazioni amichevoli con la Jugoslavia, e gli altri capi oppositori di Tito nel nome della salvaguardia dell'indipendenza nazionale. Fra questi ci sarebbe ancora Enver Hodja, il numero 1 del partito, il quale durante l'ultimo recente congresso ha ricordato i .tentativi di Belgrado di ridurre l'Albania a proprio satellite prima della scomunica inflittagli da Stalin nel 1948. Peraltro il gioco sembra fatto, poiché negli ultimi mesi sono stati ristabiliti tutti gli accordi Belgrado-Tirana precedenti alla rottura di Tito con il Cominfcrm, fra cui quello riguardante lo sfruttamento delle risorse comuni. Si prevede quindi il ritorno di tecnici jugoslavi in Albania. Questo lascia credere agli osservatori di Atene che il maresciallo Tito parteciperà alle manovre propagandistiche ed intimidatorie dell'URSS, visitando il piccolo satellite adriatico mentre si svolge la grossa pressione sovietica sulla Turchia, chiave di volta del Medio Oriente, minacciata da grave crisi economica e con il governo impegnato nella lotta elettorale. Ad Atene nei circoli politici si ricorda che l'Albania è ancora in stato di guerra con la Grecia, e si segue con preoccupazione lo sviluppo della situazione. Nel pessimismo generato dalle iniziative di Kruscev qualcuno quasi rimpiange la < moderazione » di Stalin che, di fronte alle iniziative pericolose di Tito verso Albania e Grecia, chiamò a Mosca Milovan Gilas, proponendogli di prendere il posto di Tito. Gilas si dice ad Atene, rinunciò in nome della solidarietà in lui nata per il maresciallo durante la resistenza ai tedeschi. . s. t.

Persone citate: Enver Hodja, Gilas, Kruscev, Milovan Gilas, Stalin