Correggiamo per tempo la vista dei nostri bimbi

Correggiamo per tempo la vista dei nostri bimbi NUOVI METGB1 10 E LL9 OCULISTA Correggiamo per tempo la vista dei nostri bimbi Lo strabismo può essere guarito perfettamente con una operazione praticata quando il malato è ancora in giovane età Molto più diffuso che in passato il male dell'-occhio pigro» Al recente congresso nazionale di oculistica, a iIp.i.o, gli argomenti che ' .10 occupato la maggior 'te delle riunioni sono stati lo strabismo e l'ambliopla che 1 congressisti hanno esaminato alla luce delle più recenti acquisizioni. Ritengo opportuno trattare qualche punto che, in genere, non è a conoscenza del pubblico. Lo scopo che ci proponiamo nella cura dello strabismo non è la correzione estetica del difetto, comp comunemente si crede, ma invece il ripristino della isione binoculare. Manca infanti nello strabico la possibilità della visione binoculare o perché un occhio non vede o'vede molto meno dell'altro o, quando la vista è uguale nei due occhi, perché non funzionano I centri associativi che permettono la fusione delle singole immagini. E' quindi necessario che 1 mezzi atti allo scopo siano impiegati precocemente, ancora nell'infanzia perché quando l'occhio ha raggiunto il suo sviluppo completo non è più possibile ottenere quel risultato sulla funzione binoculare che è la guarigione dello strabismo. Possiamo dire che su questo punto il parere dell'oculistica moderna è unanime in tutte le nazioni del mondo e che ovunque le operazioni antistrabismo si praticano in giovane età. L'intervento si pratica appunto per permettere agli occhi di porsi nelle condizioni di ottenere la fusione delle immagini per mezzo di appositi esercizi che si fanno con apparecchi particolari sotto la guida di medici e dì tecnici. E' l'associazione dell'intervento agli esercizi ortottici che oggi ci permette di ottenere risultati che in passato non si potevano avere. La ridotta capacità visiva di un occhio chiamata ambliopia monoculare rappresenta uno dei maggiori ostacoli al la rieducazione della funzio ne armonica dei due occhi. Il problema dell'ambliopia è in tintamente collegato alla cura dello strabismo, in quanto molto spesso i due fatti si as sociano e noi troviamo am bliopico l'occhio deviato. Nell'ambliopia di questa natura, la riduzione visiva che può ar rivare anche a gradi estremi non è mai accompagnata da alterazioni organiche rilevabili: si tratta di occhi normali che presentano solo turbe di funzione. L'importanza sociale di questa ambliopia è evidente quan do si pensi che l'avvenire visivo rimane affidato ad un occhio solo. Se per malattia 0 traumi l'unico occhio funzionante va perduto, l'individuo è ridotto in imo stato di quasi cecità pur avendo l'occhio superstite normale dal punto di vista anatomico. La cura di questa ambliopia è abbastanza facile quando vi sia una fissazione centrale: difficile e aleatoria nei risultati quando la fissazione è eccentrica, quando cioè esiste la cosiddetta falsa macula. In questo caso l'occhio fissa e cerca quindi di vedere, con una zona di retina più o meno periferica che non possiede elementi differenziati per la visione distinta II trattamento è diretto allora a deprimere la funzione della falsa macula per indurre l'occhio a cercare di fissare con la macula che è la sola porzione della retina che può avere una visione distinta e completa. E' logico pensare che quanto prima questi trattamenti si iniziano, tanto maggiori siano le possibilità di guarigione. Purtroppo l'età migliore si colloca fra i 2 e 1 3 anni: ed è una età nella quale il bambino non può collaborare molto con il medico, allorché si tratta di impegnare l'attività cerebrale. n i II 11 II 111M111111111 < 111111111111 [ 111111 II 111111111 It 11 l a i : e n e n r n e i à e a , Tuttavia noi pensiamo che un controllo delle attitudini visive attorno ai due anni e mezzo di età possa essere molto utile per scoprire più precocemente » queste deviazioni dalla norma, che si traducono in una riduzione anche co spicua della capacità visiva di un occhio. Sarebbe augurabile che questo controllo sistematico, che richiede una perfetta conoscenza di quanto si deve ricercare ma soprattutto una infinita pazienza, fosse organizzato su basi molto vaste e si estendesse a tutti i centri della provincia. Noi stessi non abbiamo una idea precisa della diffusione di questo tipo di ambliopia: sappiamo solo che, per quan to vediamo, deve essere abba stanza frequente. E abbiamo anche l'impressione che 11 processo sia oggi più diffuso che in passato. E' naturale che un compito di questo ge nere non può essere espletato che da Enti che devono prov vedere all'assistenza sociale, ed è loro compito la ricerca dei singoli casi da.indirizzare ai centri di cura. prof. Riccardo Gallenga Direttore Clinica Oculistica 111H11 [ 111111111111111H11 [ 111111111 lt 1111 111M11111111 ] 1

Persone citate: Riccardo Gallenga