La morte di Wilma Montesi è rimasta avvolta nel mistero di Guido Guidi

La morte di Wilma Montesi è rimasta avvolta nel mistero Dopo la motivazione della Neiiti'iiza pronunciai» a Venezia La morte di Wilma Montesi è rimasta avvolta nel mistero 1 giudici hanno evitato rigorosamente ogni motivo di polemica - Prosegue intanto presso la magistratura l'istruttoria a carico di " zio Giuseppe „ (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 8 ottobre. Il fascicolo di centotrenta pagine dattiloscritte in cui 6 racchiusa la storia del processo veneziano a Piero Piccioni, Ugo Montagna e Saverio Polito, non è rimasto a lungo ntl- \la cancellerà del Tribunale do- \ve icn, con un cerimoniale quasi solenne, era stato depositato. Slamarne, infatti, ti documento è passalo al Procuratore Generale presso la Corte d'Appallo per il visto con cui può praticamente ed tifficialmenle considerarsi chiusa in modo definitivo questa fase di una vicenda la cui conclusione, purtroppo, è tutt'altro che prossima. Nuove battaglie, infatti, stanno per essere iniziate e molto lascia supporre che non saranno meno aspre di quella terminata, in sostanza, soltanto poche ore fa. Il procedimento penale nei confronti di Giuseppe Montesi; quello, quasi sicuro, nei con¬ bi■ 111111111 i 11111 s i ; 1111111 : ! 111 ) 1111ei )111j i 11) 11 ! 11 ) 1111 fronti di Anna Marta Caglio sul cui capo grava l'ombra'di due denunce per calunnia (da parte di Ugo Montagna e del suo parrucchiere Bruno Pescatori) e di almeno otto querele per diffamazione ; quello, eventuale, nei confronti di Silvano Muto, anclit ini dtiiuncialo pei calunnia da Ugo Montagna, tono tutte tappe che, sia pur con una certa calma, bisognerà affrontare prima di poter porre la parola fine al complesso caso Da un calcolo approssimati-\vo, tenendo conto del tempo impiegato per esaurire le istruttorie, di quello necessario per i dibattimenti e per la discussione degli appelli, è facile arguire che soltanto fra tre anni (ed è una previsione molto ottimistica) il silenzio cadrà definitivamente sul caso Montesi. Né d'altra parte — è necessario dirlo subito — la motivazione della sentenza redatta dal dott. Tiberi ha contribuito, non risolvendo taluni problemi, ad 11111 ' 1111111111 r;i ■ 111111111111 i 111 r1111111111r11111ci 11il accelerare t tempi, 1 giudici del Tribunale veneziano, infatti, limitando volutamente il loro campo d'osservaxione e trascurando tutto ciò che poteva non serva loro per esprimere un giudizio su Piero Piccioni. Ugo Montagna e Saverio Polito, hanno ev tato tutti gli ostàcoli che si frappongono sul cammino di coloro ai quali spetta il compito di affrontare così vasta materia. Hanno, è vero, af- 1er'm°-t° (e con molta sicurez za) che dietro la morte di Wilma Montesi vi è l'ombra di un delitto, ma hanno finito per ammettere la impossibilità, almeno da parte loro, di indicare il responsabile, il giorno e l'ora del decesso, le modalità dell'omicidio (sulla cui natura colposa non sono stati espressi dubbi). Come dire, in sostanza, che le indagini, almeno su questo punto, dopo quattro lunghi c faticosi anni, non hanno fatto un passo innanzi. . Considerando la vicenda sot toposta al loro esame come costituita da mi nucleo cen troie e da una serie di inutili sovrastrutture, i magistrati non si sono preoccupati di queste ultime ed hanno preferito interessarsi soltanto del problema principale, quello sul quale erano stati chiamati a decidere: la responsabilità o meno di Piccioni, Montagna e Polito. Di un altro aspetto, pcrò^ della situazione hanno mostrato di preoccuparsi: evitare nei limiti del possibile con i loro giudizi il riaccendersi di polemiche che, almeno in questo momento, sembrano sopite, sé non spente. E' per questo che il dott. Tiberi si è imposto un tono, nella stesura della sentenza, volutamente pacato, aggirando gli ostacoli. Ha trascurato quindi, in quanto li ha ritenuti irrilevanti ai fini del giudizio, episodi di cui a lungo, e spesso con animazione, si é discusso durante il dibattimento. Ha preferito inoltre non esprimere una opinione, interessante sotto il .profilo processuale, nei confronti dei due personaggi che hanno polarizzato l'attenzione di tutti gli «Il1lllllllltlllll1l1ll1llllllllllllllllllllllttlll1lllllt osservatori: Giuseppe Montesi ed Anna Maria Caglio; si e limitato ad esaminarli soltanto nella maniera utile alla sua argomentazione. Su una eventuale necessità che Giuseppe Montesi chiarisca la propria posizione, il Tribunale non si laronuncialo e si fi limitato a definire Anna Ma ria Caglio una testimone alle cui rivelazioni non può,essere dato alcun credito, lasciando ad altri magistrati il compito di dire se la ragazza ha affermato il falso. Il Tribunale in somma ha fatto in modo che la sentenza costituisca la sin tesi e non l'analisi di una si tuazione. Guido Guidi

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