La settimana in Borsa

La settimana in Borsa La settimana in Borsa a i |fa' 6 dal soddlsfacentl rlalzl dl | e e 0 L'appesantimento della Montecatini — che ha perso una sessantina di punti nei giro di cinque sedute — è il fatto più notevole che la Borsa deve registrare nell'ultima settimana. Il titolo in questione si sta avviando verso la parità con le sue quotazioni a New York, che, ai corsi di 20,60-20,70 dollari per il certificato da cinque azioni al cambio di 625 lire per dollaro, si aggirano sulle 2575 lire per azione. Lo slittamento di Wall Street ha forse richiamato l'attenzione degli operatori statunitensi sulle quotazioni della Montecatini in Italia, e provocato offerte che hanno avvicinato i prezzi italia ni a quelli di New York. Per il resto, la Borsa ha dimo strato discreta resistenza attorno ai prezzi della settimana precedente. E' venuta a mancare, nel l'ultima serie di riunioni settima nali, la netta prevalenza della do manda ln corrispondenza dl determinati titoli. Ciò significa che il mercato sta attraversando una fase d'attesa. 1 cui elementi principali sono: 1) l'imminente discus sione alla Commissione Finanze < Tesoro del Senato sull'emendamento Guglielmone all'art. 17; 2) la concomitanza di alcuni aumenti di capitale sui titoli Italgas Condotte, Sviluppo, Tecnomasio Brown Boveri; 3) la prevista e già annunciata attuazione di altri aumenti di capitale per Risanamento Napoli e Rumianca; 4) l'in certezza di alcuni mercati finan zari esteri; 5) la prudenza degli operatori nei confronti delle pri me risultanze economiche, in cor so di formazione, dei vari bilan ci sociali. Si può dire che i corsi massi mi raggiunti, per molti titoli, in settembre, hanno frenato nuove iniziative dei compratori e sugge rito, anzi, qualche tentativo di vendita. Il fenomeno appare normale, e la resistenza generale del mercato — unitamente alla scarsità degli affari per contanti conferma che si tratta di una pau sa operativa, e non di presuppo sto ad eventuali inversioni di tendenza. D'altra parte non è venuta meno, neppure nell'ultima settima na di Borsa, l'abituale ed oppor tuna scelta di valori. Non solo ciò è sottolineato dal comportamento della Montecatini e dalla debolezza dei due mercuriferi — Siele ed Amiata — ma è ribadito dalla rinnovata solidità dei titoli elettrici, con i capigruppo Edison, Sip, Vizzola, Meridelettrica in te- lmmobtliare, di Condotte, di Pirelli. Leggermente più in ombra sono, Invece, apparsi i titoli siderurgici, mentre ì tessili, i chimici ed 1 finanziari hanno denunciato qualche incertezza e qualche flessione sia pure <ì\ poco conto. Il settore dei titoli di Stato ha dato prova di stabilità complessiva. Di poco migliori le Rendite 5 % e 3,50 %; in rialzo il Ricostruzione 3,50%; bene assorbiti i Buoni del Tesoro sui prezzi precedenti. Nel settore delle obbliga zioni si è notato qualche lieve flessione per alcune obbligazioni industriali, in relazione alla prossima emissione di altre e ad una certa rigidità specifica delle dispo- nibilità finanziarie occorrenti alla loro sottoscrizione, ' P- P-

Persone citate: Boveri, Brown, Guglielmone

Luoghi citati: Italia, Montecatini, Napoli, New York, Rumianca