I segnali del satellite captati dalla stazione radio de "La Stampa,,

I segnali del satellite captati dalla stazione radio de "La Stampa,, I segnali del satellite captati dalla stazione radio de "La Stampa,, Ricezione molto debole, ma percettibile - Anche i radioamatori in ascolto - £' quasi impossibile scoryere la sfera anche con potenti cannocchiali: è troppo piccola e si sposta a velocitò vertiginosa La notizia del lancio del pruno satellite artificiale intorno alla terra ha suscitato a Torino molto m tcresse. Al nostro giornale già ai mattino, dopo la prima pubblicazione de « La Stampa », sono cominciate a giungere le telefonate di lettori che volevano sapere se con 1 cannocchiali era possibile vedere la « piccola luna » e quando e dove dovevano osservare il cielo. Molti si sono ricordati che il nostro giornale qualche giorni fa, passando in rassegna le cu rlosltà più Interessanti del Salone della Tecnica, aveva citato il modello del satellite americano che verrà lanciato nella prossima primavera. E non pochi si sono recati al Salone ad ammirare, nel settore della mostra dell'aeronautica, quo.*;.-, straordinaria sfera di appena mezzo metro di diametro, capace di ruotare attorno alla terra ad una velocità di migliala di chilometri all'ora. 11 centro radio de « La Slam pa» ha sintonizzato I suol appa recchi riceventi sulle lunghezze d'onda di 20,005 megacicli, pari a 16 metri, e di 40,010 mcgacicli, pari a m. 7,50, sulle quali trasmettono le due stazioni radio che s> trovano a bordo del satellite. Alle 9,42 i segnali Morse — una O e una P, corrispondenti la prima a tre linee e la seconda a un punto due linee e un punto — som stati captati in maniera piuttosto confusa, specialmente la P L'ascolto è continuato anche durante gli altri p-..-saggi che si susse_ucno ogni ora e 35 minuti circa; ma Ano alle 17,41 nessuna ricezione è stata più possibile. A quell'ora i segnali sono stati percepiti per la durata di 10 secondi, debolissimi, con < forza 2 > che nel linguaggio radiotelegrafico Internazionale significa < appena decifrabili ». Anche molti radioamatori torinesi si sono posti in ascolto. I fratelli Achille e Giovan Battista Judica, d' 24 e 18 anni, studenti di ingegneria, abitanti in via Accademia Albertina 3, hanno cantato i segnali al passaggio delle .7.40. 1 due fratelli, già in possesso del brevetto di radioamatori, sono ora in attesa della nuova licenza pei la quale è necessario un esame teorico; la loro sigla internazionale è 1 L TCH. Muniti d: una antenna rotante a cinque elementi, forse l'unica a Torino, essi si sono posti in ascolto e hanno captato la trasmissione sulla lunghezza d'onda di 15 metri. 1 segnali erano incerti, disturbati da scariche, ma Identici come cadenza di trasmissione a quelli che la Ra; aveva diffuso dopo averli captati al centro controllo di Monza. Questi suoni ritmici, pur deboli e fiochi, suscitano un senso d'emozione in chi li ascolta: sono la testimonianza di una grande conquista della scienza, la trasformazione in realtà di una parte delle nostre fantasie sui voli in terpianetari; forse il primo pas so verso ia mòta della luna. I to rir.esi continuano a chiedersi: è possibile vedere questo satellite'' Abbiamo interpellato ì tecnici ldn"'OSSL'rva,orio astronomico del lmo c VKiU dei laboratori «sic e dclla nostra città. 1 pareri con e;(.01.dano sulla eàlrema diraCoità di distinguere con l'occhio, questo piccolissimo oggetto (58 cernirne OCCHI RIVOLTI AJj CIELO PER LA ««LUNA ARTIFICIALE,, tri di diametro) a una cosi grande distanza (900 chilometri). Il tragitto apparente che una stella compie in dicci ore da un capo all'altro dell'orizzonte, il satellite lo percorre in venti minuti ad una velocità vertiginosa ed è quindi estremamente difficile poterlo intercettare anche con cannocchiali potenti e ancor più difficile poterlo seguire. Soltanto particolari condizioni di luce, all'alba o al tramonto, quando la piccola sfera ridette i raggi del iole, potrebbero consentire di vederla. E se qualcuno avesse la fortuna di individuarlo dentro le lènti di un grosso cannocchiale, quasi certamente non sarebbe In grado di seguirne lo spostamento nella sua vertiginosa cavalcata attraverso lo spazio. E rimarrebbe sempre l'Incertezza se abbiano visto il satellite o siano incorsi in un'illusione.

Persone citate: Giovan Battista, Identici

Luoghi citati: Monza, Torino