Un onesto piano per il disarmo

Un onesto piano per il disarmo Un onesto piano per il disarmo Clement Attlee, Primo ministro Inglese dal 1945 al 1951, membro della Camera del Lords dopo 11 ritiro dalla politica attiva, presenta In lucida sintesi il piano di disarmo proposto nella scorsa estate dagli occidentali all'URSS, illustrandone 1 meriti. L'articolo ha particolare Interesse mentre l'ONU sta discutendo sulla riduzione degli armamenti, e dopo che 11 Congresso laburista di Brighton ha accettato le armi atomiche quale difesa del mondo • libero, finché non sarà concluso un accordo con l'Oriente. Ricordo molto bene le lunghe discussioni sul disarmo che ebbero luogo sotto la presidènza del compianto Arthur Henderson nel periodo fra le due guerre. Molte proposte vennero prese in considerazione: alcune troppo ambiziose, altre troppo modeste. Tutte vennero ugualmente respinte perché parevano ■ favorire uno Stato più di un altro, mentre ogni Stato partecipante tendeva a conservare quelle armi che, a torto o a ragione, considerava essenziali alla sua sicurezza Inoltre vi era sempre la difficoltà di trovare il modo di imporre l'osservanza di un'eventuale convenzione. Le proposte delle Potenze Occidentali sottoposte alla Conferenza di Londra e così sommariamente respinte dal rappresentante dell'Unione Sovietica erano un onesto tentativo di superare queste stesse difficoltà e di tener conto delle necessità e delle preoccupazioni sia delle democrazie occidentali che del blocco comunista. Erano vaste e realistiche. Non suggerivano, è vero, un immediato e completo disarmo generale, ma offrivano un piano costruttivo per delle riduzioni parziali degli armamenti che, se realizzato, avrebbe potuto . condurre al disarmo completo. Esse non prevedevano nemmeno una spettacolare messa al bando delle' armi atomiche, perché senza misure costruttive per garantirne l'osservanza, simili dichiarazioni hanno ben poco significato. Esse presentavano invece un piano coerente e realistico che merita di essere preso in attenta considerazione. Esaminiamolo nei suoi dettagli. In primo' luogo, come preliminare necessario alla soluzione del problema più grave delle armi nucleari, gli Occidentali propongono un piano progressivo per la riduzione delle armi' convenzionali; Questa premessa è necessaria perché la messa al bando di una data arma aumenta sempre l'importanza di un'altra. L'abolizione delle armi nucleari andrebbe a tutto vantaggio dello Stato numericamente più forte e dotato di un alto potenziale industriale. Il piano fìssa il numero di uomini nelle forze armate delle maggiori Potenze, e prevede progressive riduzioni nelle stesse proporzioni e l'immagazzinaggio sotto supervisione di quantitativi concordati di materiale bellico. La riduzione iniziale avrebbe luogo nel giro di un anno. Si dovrebbe istituire un sistema di controllo per assicurare la osservanza dell'accordo, e per facilitare la verifica, dovrebbero essere forniti i dettagli delle spese militari. Segue l'accettazione dell'impegno di non usare armi nucleari se non per difendersi da un attacco. La proposta successiva è il controllo della produzione del materiale fissile e la creazione di un sistema di ispezione per assicurarne l'uso solo per scopi pacifici e per attuarne un'equa distribuzione. ■ Si propone inoltre che, dopo che un sistema di controllo sarà stato creato e reso efficace, vengano sospesi gli esperimenti nucleari per due periodi consecutivi di un anno ciascuno, a certe particolari condizioni. Vi è quindi la proposta di collaborare nella creazione di un sistema di ispezione che garantisca che eventuali lanci nello spazio siano effettuati solo per scopi pacifici. Una proposta importante è quella che riguarda la costituzione di zone di ispezipne che garantiscano con+ro gli attacchi di sorpresa. Viene raccomandata una zona molto ampia compren dente gli interi territori de gli Stati Uniti, del Canada e dell'U.R.S.S., ma se ciò dovesse apparire inaccetta bile ai Russi, si propone una zona più ristretta cir¬ cc coscritta all'incirca da uni cerchio intorno al Polo Nord. Se una di queste due proposte dovesse venire accettata, allora verrebbe stabilita una zona analoga comprendente tutta l'Europa o un'altra più piccola. In queste zone verrebbero installati dei posti di osservazione per l'ispezione sia aerea che terrestre: E* chiaro che queste proposte sono legate tra loro e dipendono dall'accettazione di un sistema di ispezione e di controllo sotto l'egida del Consiglio di Sicurezza dell'O.N.U. che agirebbe attraverso un Ènte di Controllo, il quale avrebbe anche il compito di studiare come regolare le esportazioni e le importazioni di armi. E' quésto il nocciolo dell'intero piano ; ed esso comporta l'accettazione da parte dei Paesi interessati di una diminuzione della loro sovranità attraverso l'ammissione di osservatóri di nazionalità straniera ai qua li dovrebbero essere fornite informazioni complete . e ogni possibilità di assolvere le loro funzioni. . Sono certo che è proprio l'inclusione di questa clausola nel piano che ha indotto il Governo sovietico a respingerlo, poiché i Governi totalitari non possono permettere che la luce del la Dubblicità illumini gli angoli reconditi dei loro territori. Le libere democrazie non hanno simili ini bizioni. E'i proprio questo fatto che dovrebbe attirare sul piano degli Occidentali le simpatie non solo dei citta- dini di quegli Stati che oggi stanno armati gli uni di fronte agli altri in due gruppi rivali, ma anche dei popoli di quei Paesi che cercano di rimanere al di fuori della lotta. Due guerre mondiali dovrebbero avere insegnato che la neutralità e l'innocenza non danno alcuna sicurezza nel mondo moderno, come possono testimoniare i popoli del Belgio, dell'Olanda, della Danimarca e della Norvegia. I trattati non sono che pezzi di carta. L'anarchia mondiale può essere curata solo con l'accettazione di una certa misura di governo mondiale. Inoltre il pericolo insito nelle esplosioni nucleari minaccia le future generazioni di tutte le nazioni. Nessuna verbosa protesta di pacifiche intenzioni può sostituire un'azione positiva. Ri tengo che se i popoli dei Paesi d'oltrecortina con* prendessero ciò che è in gioco, potrebbero ancor oggi indurre i dirigenti comunisti a mutare parere. E se il piano fosse appoggiato appieno dalle nazioni non compromesse come l'India, ciò potrebbe costituire un importante fattore nel provocare un suo riesame, Un passo positivo verso il disarmo potrebbe avere lo stesso effetto dello spo stamento di un unico tron co che ostacola il defluire di tutti gli altri lungo un fiume. L'intera massa potrebbe mettersi in moto. Lord Clement Attlee

Persone citate: Arthur Henderson, Clement Attlee