Muore con la schedina in mano per l'emozione di over fatto "11,,

Muore con la schedina in mano per l'emozione di over fatto "11,,Controllando i risultati del Totocalcio Muore con la schedina in mano per l'emozione di over fatto "11,, Non era mai riuscito a totalizzare più di nove punti Cagliari, 30 seUembre. Un modesto impiegato abitante nella nostra città, è morto ieri sera, di collasso cardiaco, controllando la propria schedina del totocalcio. Aveva totalizzato undici punti: l'emozione lo ha ucciso. Vittima del pietoso episodio è il se^santaduonne Tito Bellini, nativo di Lastra di Signa, in provincia di Firenze. Anni fa era immigrato in Sardegna dal paese natale, trovando un impiego che gli consentiva, tra sacrifici e stenti, di condurre una vita modesta. Si era quindi messo a giocare al Totocalcio, sperando sempre in una vincita che gli consentisse di risolvere 1 molti problemi che lo assillavano. Non aveva grandi ambizioni: diceva agli amici che gli sarebbe stato sufficiente .un « 12 ». Molti milioni lo avrebbero acombusso lato e forse gli avrebbero rovinato resistenza; alcune centinaia di migliaia di lire gli avrebbero invece concesso qualche agio, facendogli termi nart serenamente la vita. Tutti i sabati giocava metodicamente la sua schedina, ma nor era mai riuscito a fare più di nove punti. Quando Ieri sera ha scoperto il suo « 11 », l'emozione lo ha sopraffatto. Era a cena in casa di un amico. Ter¬ minato il pranzo, i due accesero la radio per ascoltare i resoconti della giornata sportiva. Quando incominciarono a essere letti i risultati delle partite di calcio, i due amici estrassero di tasca le loro schedine per il controllo: era una operazione abituale, compiuta, si con qualche speranza, ma anche con un certo scetticismo provocato dalle innumerevoli delusioni. Ma per Tito Bellini, quella di ieri non era una domenica sera come le altre. Man mano che lo speaker leggeva i risultati, sulla sua schedina aumentavano le crocette segnate accanto alle partite indovinate Ecco il « 9 v mai superato era stato raggiunto; poi, « 10»; ancora una, « 11 ». L'emozione è staU troppa. Il «12» quel dodici sospirato per tanti anni, era li a distanza di un solo punto. L'amico lo vide- diventare rosso poi paonazzo: prima che avesse il tempo di chiedergli se si sentiva poco bene, a Bellini, in preda a un tremito convulso, si accasciò a) suolo Pochi istanti dopo era morto Invano l'amico tentava di rianimarlo. Un medico subito giunto non poteva far altro che constatarne il decesso per collasso cardiaco.

Persone citate: Bellini, Tito Bellini

Luoghi citati: Cagliari, Firenze, Sardegna, Signa