Sessantamila parole e rotti nel vocabolario italiano

Sessantamila parole e rotti nel vocabolario italiano — LA LINGUA PURA E IMPURA Sessantamila parole e rotti nel vocabolario italiano Anche fra le parole la for- tuna va a chi meno la merita; e fortunate su tutte son le pa- role dapparenza, 1 paroloni. d'apparenza, Eccone due di gran smercio ai giorni nostri dietro a cui gridano inutilmente i gabellieri della lingua: Posizione e Situazione Quale giovane dabbene noi.' »ogna di farsi o crearsi una posizione nel mondo? Eppure egli è già in una 'posizione' linguisticamente falsa, piegando una parola che indica come la cosa è posta o situata al significato di Condizione e Stato. Una volta accettata, la Posizione si prende gli aggiunti che crede (Bella Brutta Falsa Magnifica eccetera) e crescendo in ridicolo arriva a essere brillante. Cosi da] canto suo la Situazione si tende, è tesa; e c'è chi l'afferra addirittura a volo. Oltre a Condizione e Stato, l'italiano ha Luogo e Sorte. « Non dubito punto — si legge nei Boccaccio — che tornando ir. Cicilia io non vi avessi grandissimo luogo » (la nostra 'brillantissima posizione'); e Dante: « E la lor cieca vita è tanto bassa, Che invidiosi son d'ogni altra sorte» (la nostra 'situazione'). Per irrefrenabile processo il verbale Posizione (d.i l'orre) ha fruttato Posizionare e Posizionato, che già inutile e brutto per Situato, è addirittura mostruoso per Chi ha un mestiere, una professione. E Posizione per Inserto, Incartamento, Pratica, Fascicolo e simili, si sente anche dire dal capufficio che chiede gli ^ia portata la sionc- dell impiegato X. Non serve che queste voci, per quanto brutte e stravolte, facciane comodo perché tutti le capiscono Accomodare la lingua ai bisogni non vuol dire posi- snaturarla, riempirla di fondi di bicchiere. Suonano chiaris simi anche Dimissionare (per Dimettere Deporre Licenziare Congedare), Dilazionare (per Differire, Rimettere ad altro tempo, Procrastinare, Indugiare) Demordere (per Smordere, Lasciar presa o Ricredersi, Arrendersi, Cedere alle ragioni), Manifestazionare, Re. visionare e altri termini o coniati 0 coniabili dietro all'idea dell'utile; ma non per questo cessano d'essere superfetazioni e come un italiano fuori dell'italiano Oggi l'uso carezza in modo speciale i nuovi nati Dimensionare e Ridimensionare. Si dimensionano e più volentieri si ridimensionano giudizi valori situazioni; e l'operazione è detta Dimensionamento e Ridimensionamento. Tacendone ancora i prontuari di neologismi, si deve congetturare c'-ie siano nuovi e più vezzosi modi per dire quel che già dicevano Esaminare Riesaminare Rivedere e simili. Ma la lingua, si dice, cam mina, e nessuno la può fermare. Verissimo; ma si può, anzi si deve correggerne 1 difetti d'andatura. I paroloni di cui sopra non fanno progresso; sono anzi esempi di barbara involuzione Quando l'uso inventa davvero (e lo fa quasi sempre per bocca degli ingenui), il purista è il primo che batte lo mani. Un lettore ci scrive trasecolato intorno al termine Smammare che ha colto sulle labbra della Aglio lina di appena tredici anni /Ebbene si rallegri. E' una bel jlissima invenzione di lingua Sta, crediamo, per Andarsene' leiti, Spulezzare (Smamma!), ma con quel di più che ci mette la parola mamma de notante un attacco tenace, quasi uno sradicarsi dalla T mamma. E ' dell'Italiano classico non conosciamo che Spopparsi, il quale possa stare a paro con questo neologismo: • Disavvezzarsi come un bambino sì disavvezza della poppa: < E' l'ora che ti spoppi di questo mondacelo > (Baretti). Sessantamila parole (qualcuno le ha contate) possiede la nostra lingua; e nessuna o quasi delle surriferite si trova nei dizionari. Gran sapienza è la nostra che si estende all'italiano che non c'è. Ma purtroppo di quello che c'è non ne conosciamo che una parte; una parte che fumetti aiutando si va continuamente restringendo. Resta fuori < la lingua che non si sa», delizia e segreto dei nomenclatori. Oggi con la radio, la tv, la canasta, il cinematografo, non c'è nemmeno da pensarci; in altri tempi la famiglia poteva occupare le serate col gioco del < come si dice Come si dice il ferretto della fibbia o puntale (quello, per esempio, del cinturinu dell'orologio da polso)? Ardiglione E il pezzetto rotondo di legno a cui si attaccano le chiavi? Materozzolo (onde il bel modo: essere chiave e materozzolo per Esser pane e cacio, chicchera e piattino, carne e unghia). Pochi sanno che Dipanino è quel viluppetto di foglio, cencio o altro, sul quale si avvolge 11 Alo per principiare il gomitolo e meno ancora che Endice o Nidiandolo chiamasi quell'uovo di marmo o vero che si lascia nel nido delle g-illine perché ci ritornino a farlo. E il Cappellinaio? il Panicuocolo? il Sobbàgiolo? Sessantamila parole e rotti: uno spavento. Leo Pestelli

Persone citate: Baretti, Fascicolo, Leo Pestelli, Sorte