Un nuovo governo a San Marino proclamato da d.c. e socialdemocratici

Un nuovo governo a San Marino proclamato da d.c. e socialdemocratici Un nuovo governo a San Marino proclamato da d.c. e socialdemocratici / due Capitani Reggenti socialcomunisti sono scaduti a mezzanotte - L'improvvisa decisione dei gruppi democratici di opposizione - Pattuglie armate per le strade della piccola Repubblica (Nostro servizio particolare) San Marino, 30 settembre. I due Capitani Reggenti di San Marino, il comunista Primo Marani e il socialista Giordano Giacomini, sono scaduti dalla carica questa sera a mezzanotte, al termine del loro mandato di sei mesi. Contemporaneamente i 31 consiglieri dei partiti democratici (d.c, socialdemocratici e socialisti indipendenti), « in virtù dei poteri ordinari e straordinari conferiti dagli statuti », si sono costituiti in governo legittimo. II piccolo Stato ha così duegoverni: uno di sinistra ed uno « democratico >. La situazione che si è venuta così a creare è assai delicata. Domattina alle 11 nella piazza antistante il Palazzo del Governo dovrebbe aver luogo la «radizionale cerimonia del tra passo dei poteri e dell'assun zione delle insegne di comando da parte della nuova Reggenza. Ma, con ogni probabilità, i due Capitani socialcomunisti non rimetteranno for¬ ltuaz'oi malmente il loro incarico ad altri successori in attesa delle nuove elezioni indette pelli 3 novembre. Tutte le comunicazioni automobilistiche da e per l'Italia sono sospese. Le sette strade che dall'Italia portano al piccolo Stato sono bloccate dai carabinieri. Il Palazzo del Governo a San Marino è presidiato dalla polizia; pattuglie della « milizia uniformata >, armate di moschetto e pistola, girano per lo strade della Repubblica, che nel corso della sua lunga storia non si è •n-M trovata in una simile sidi emergenza. 1 cipi dei Partiti democratici sono introvabili mentre circolano le voci più disparate. Domattina, alle 0"e' 11, davanti al Palazzo del Governo le sinistre hanno indetto una grande manifestazione. Data l'atmosfera tesa il pericolo di incidenti non è del tutto allontanato, anche se i Reg genti hanno rinforzato in que sti ultimi giorni l'organico della polizia ed esaminato lungamente la situazione in una seduta del Consiglio dei ministri che è durata dal primo pomeriggio fino a tarda sera. La situazione che si è venuta così a creare nel piccolo Stato fa seguito allo scioglimento del Consiglio Grande e Generale (il Parlamento) decretato il 19 settembre scorso dai Capitani Reggenti e all'annuncio che il 3 novembre prossimo avranno luogo nuove elezioni politiche. Le precedenti si sono svolto nel 1955 e diedero luogo alla formazione di un Parlamento formato da 35 socialcomunisti, 23 democristiani, due socialdemocratici. Nell'aprile scorso cinque socialisti abbandonarono il loro gruppo e passarono alla minoranza, come soci.'Usti indipendenti. Il- 17 settembre un consigliere indipendente, eletto con i voti comunisti — il capomastro Attilio Giannini — passò all'opposizione. Il governo socialcomunista si trovò, quinJi. in minoranza. Il 19 settembre il Parlamento era convocato — come avviene ogni sei mesi — -per nominare i Capitani Reggenti che avrebbero dovuto entrare in carica il 1° ottobre. Ma i dirigenti socialcomunisti. adope rando lettere di dimissioni in bianco rilasciate dai loro consiglieri all'atto della loro elezione, fecero dimettere in blocco i parlamentari aderenti al loro gruppo. La Reggenza, appellandosi all'art. 8 della legge elettorale 15 ottobre 1920, dichiarò sciolto il Consiglio grande e generale (11 Parlamento) e indisse nuove elezioni per il 3 novembre. g.

Persone citate: Attilio Giannini, Giordano Giacomini

Luoghi citati: Italia, San Marino