«Se Binda vuole correrò il Tour»
«Se Binda vuole correrò il Tour» NENCINI INTERVISTATO DOPO L'ARRIVO ALL'ARENA «Se Binda vuole correrò il Tour» Bobet dichiara: "Non ho nulla contro Nencini. 11 toscano è un grande campione!,, - Louison non parteciperà al Giro di Francia Da uno dei nostri inviati Milano, lunedì mattina. Nencini di qua Nencini di là, tutti lo vogliono tutti lo chiamano. Sembra la cavatina di Figaro ed è invece la scena madre del Giro d'Italia sulla pista dell'Arena milanese. Gastone, che ha portato la sua madia rosa fino al traguardo finale, ora subisce le noie della celebrità e deve fare gli straordinari. Abbraccia Magni, abbraccia Belloni, sorride ai fotografi che urlano per attirare la sua attenzione, Strappare un'intervista al ■vincitore del Giro in queste condizioni è una impresa drammatica. Bisogna spingere per arrivargli vicino, gridare per farsi sentire, respingere, dimenticando le buone maniere, quanti tentano di indurre Gastone a fare questo o quest'altro, riconquistare la posizione quando la folla ti trascina lontano da Nencini. L'intervista a rate è comunque cominciala con il rituale «Contento dflla vittoria?;». « Contento si, e anche un po' commosso. Non mi aspettavo tanto entusiasmo ». < Che ne dici del tuo successo? > «Gaul mi ha aperto la strada della vittoria con l'errore che sapete, ma è sempre un grande scalatore; Bobet è stato per me un tenacissimo rivale e c'è mancato poco che riuscisse a farmi lo sgambetto sulle Dolomiti. Quanto ai miei connazionali mi ha sorpreso Baldini, che non credevo così in gamba nelle corse a tappe, mentre mi è spiaciuta la crisi di Defllippis dopo il brillante comportamen¬ to nella prima metà del Giro. Per la mia affermazione devo dire srrazie non soltanto alla buona sorte e anche modestamente alle mie qualità, ma soprattutto al consiglio paterno ed abile di Gaetano Belloni e di Fiorenzo Magni». «Progetti per il futuro?». «Corro stasera al Vigorelll e poi martedì sera a Torino. Poi mi riposerò qualche giorno in famiglia e gareggerò quindi nel Giro di Toscana ». «E per il Tour?». «Aspetto che Binda mi interpelli. La idea di affrontare per la seconda volta l'awenura francete mi tenta. Mi sento bene e credo che farei bella figura. Insomma se mi ci mandano, ci vado volentieri. Naturalmente con una squadra che mi dia fiducia». Finito. Il campione, inghirlandato di fiori, viene ghermito da Pino Villa per il giro d'onore, mentre in un angolo Louison Bobet confessa con un sorriso amaro la sua delusione ad un radiocronista francese. « Io ho fatto quanto poteva per vincere il Giro d'Italia, ma certe circostanze che tutti sapete mi hanno danneggiato. Non ho nulla comunque contro Nencini. E' un grande campione ». Bobet rifiuta gentilmente di fare ulteriori dichiarazioni. Vuole rientrare presto in albergo, dove c'è la moglie che lo attende. Dopo la riunione al Vigorelll Louison rientrerà in patria e si preparerà per il campionato di Francia in programma tra due settimane. Non disputerà, com'era già noto, il Tour, né farà le previste « tournées » nel Congo Belga e nell'Africa Equatoriale Francese. Louison ha un obiettivo da raggiungere: la maglia iridata. E per questo si dedicherà nei prossimi mesi esclusivamente alla preparazione per i campionati del mondo. 8- P-
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