A Monaco un emozionante incidentespiana la via al successo di Fangio

A Monaco un emozionante incidentespiana la via al successo di Fangio Sul circuito di Montecarlo al quarto giro si è sfiorato il dramma A Monaco un emozionante incidentespiana la via al successo di Fangio La macchina di Moss urta contro lo sbarramento protettivo e Unisce di traverso; Collins entra in collisione, mentre l'argentino e Brooks, con un miracolo di abilità, passano, letteralmente "dribblando,, le due vetture; Hawthorn, invece, non riesce ad evitare lo scontro: molta paura, ma nessun danno ai piloti - Lievi Wife a Menditeguy, che esce di strada - Dei sedici concorrenti solo sei hanno tagliato il traguardo : Montecarlo, lunedi mattina. Juan Manuel Fangio ha vinto da gran signore il Gran Premio di Monìeoarlo con una corsa che, contrariamente alle previsioni, non ha avuto storia, ìiin durante la Quale non sono mancati momenti emozionanti e anche drammatici. E' stato anzi proprio a causa di queste circostanze tanto spettacolari quanto drammatiche, che è venuto ad esaurirsi quasi subito ogni accenno di lotta. L'episodio centrale si é «erificato al quarto giro. Nel veloce inizio, Moss sulla Vanwall, Collins su Ferrari e Fangio su ilfaserati (cioè i tre piloti che le previsioni davano come primattori del Qran Premio), avevano assunto le posizioni di testai Conduceva Stirling Moss, che sulla discesa dopo il tunnel, all'entrata della « chicane » piazzata dagli organizzatori della corsa per rallentare la velocità in un punto particolarmente pericoloso (si ricorderà il gran volo in mare del povero Alberto Ascari, due anni or sono), Moss — dunque — impegnatissimo a tenere a bada il connazionale, arrivò « lunco > sulla serpentina artificiale e la frenata non riuscì ad evitargli di finire netto netto contro lo sbarramento protettivo ; la sua Vanwall finiva di traverso e Collins, che seguiva vicinissimo, inevitabilmente entrava in collisione. Come fece Fangio a trovare lo spiraglio per infilarsi senza danni, nessuno del pubblico, assai denso in quei punto, riesce ancora a spiegarsi. Satto sta che il campione del mondo,'ab\ lità o fortuna che sia, passò < dribblando > le due macchine. Ci riuscì anche Brooks con la Vanwall, mentre non ci riuscì Hawthorn, la cui Ferrari si incastrò tra le altre, in una confusione indescrivibile. Così i tre assi inglesi furono messi fuori combattimento, per fortuna senza il minimo danno alle persone. Intanto i commissari di percorso agitavano come forsennati la bandierina gialla di pericolo grave, e gli altri corri' dori sopravvenienti poterono rallentare o fermarsi di quel tanto sufficiente a sgombrare la strada e far proseguire la corsa. Ma nel frattempo Fangio e Brooks si erano involati, e la corsa assunse d'un trattp una fisionomia delle più, lineari, anzi, diremmo, monotone. Fangio resistette abbastanza agevolmente all'attacco del dentista-pilota londinese, mentre indietro si componeva- un terzetto composto da Von Trips | (Ferrari), Menditeguy (Maserati) e Schell (Maserati) e dalle posizioni di coda si andavano facendo luce Trintignant (Ferrari) e Brabham (Cooper). Le scaramucce tra questi uomini furono tra i pochi spunti interessanti della gara, particolarmente il lungo serratissimo duello fra Trintignant e Brabham la cui sorprendente piccola macchina (di soli 1500 cmc.) doveva far miracoli fino alla fine. Fangio si scrollò dalle ruote Brooks a partire dal 16' giro, e lo fece con l'autorità la classe la sicurezza del grande campione, benissimo assecondato dalla sua generosa Maserati sei cilindri. Al 20° passatoio 6" dividevano i due pi-i loti; 9" al 30°; i«" al 40°. Si fermavano nel fratempo Schell, che aveva danneggiato l'avantreno della macchina urtando contro un marciapiede sopraelevato, Trintignant per cambiare le candele; Scarlatti (Maserati) per lasciare.il volante a Schell; Von Trips per essere a sua volta sostituito da Hawthorn, ma riprendere poi la guida due giri più tardi, dal momento che il lungo inglese si trovava a disagio in un posto di guida allestito * corto > per Von Trips. La selezione imposta dal tormento di un circuito che non risparmia certo le macchine, continuava intanto implacabile, e al 50° giro anche Menditeguy, in quel momento in. terza posizione, andava a sbattere violentemente, contro la famigerata chicane, fracassando la sua Maserati e ferendosi in maniera per fortuna lievissima al viso. Brooks desisteva dal prodigarsi e al 60° passaggio si trovava a 45" da Fangio, che — pur senza spremersi — aveva segnato il suo miglior tempo sul giro al 44° in l'45"9 (media 107,217). Von Trips era nel frattempo risalito in 3° posizione davanti al miracoloso v Brabham e a un altro inglese: Flockhart su B.R.M. Poi anche quest'ultimo abbandonava, seguito al 96° da Von Trips, erte sbandava in curva danneggiando la macchina. Ultime stanche battute. Il pubblico acclama Fangio e va in delirio per Brabham, ormai ORDINE D'ARRIVO 1) Manuel Fangio (Moderati) che compie 1 105 girl del circuito pari a km. 3S0.22S in S ore 10'12"8/10, alla media di km. 104,160 ; 2) Brooks (Vanwall) In 3 ore 10'S8"; S) Gregory (Maserati) in 3 ore 11M7"2/10 (a 2 girl) ; 4) Evans (Connaught) In 3 ore 10'13"8/10 (a 3 girl): 5) Trintignant (Ferrari) In 3 ore 10'54"4/10 (a 5 girl); 6) Brabham (Cooper) In 3 ore IS'55" 2/10 (a 5 girl). Giro più veloce: Fangio in l'45"6/10 alla media oraria di km. 107,217. terzo. Ma a tre soli giri dalla fine anche il motore della piccola Cooper cede: il giovane pilota riuscirà a spingere la macchina fin 3ul traguardo e a classificarsi, sia pure al 6° ed ultimo posto. Il bilancio del Gran Premio di Monaco è dunque questo: vittoria della Maserati con un sempre classico Fangio; débàcle, con spinta decisa della cattiva sorte, delle Ferrari; ottima impressione lasciata dalla Vanwall; su, sedici piloti partiti, sei soli al traguardo, E nella classifica di campionato del mondo conduttori, Fangio più che mai in vetta, solissimo con 17 punti, davanti a Behra e Brooks con 6 punti, Menditeguy e Gregory con 4, Schell ed Evans con 3. Un bel passo avanti per l'asso argentino, forse lanciato alla conquista del suo quinto titolo mondiale. b. ^. Un eccezionale documento fotografico. La macchina di Collins, In primo piano, si è appena scontrata con la vettura di Hawthorn che si scorge proprio sulla riva del mare. Collins è pronto a schizzar via dall'auto (Tel, a «Stampa Scra>)

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