Agitata veglia nel bar di piazza Statuto e a Settimo alla ricerca del milionario

Agitata veglia nel bar di piazza Statuto e a Settimo alla ricerca del milionario Agitata veglia nel bar di piazza Statuto e a Settimo alla ricerca del milionario In città realizzati anche due dodici che vincono quasi 7 milioni ciascuno: uno in corso Casale con la firma: "Pino.Carla aspettano un bimbo"; Coltro in via Ghemme con la frase: "Tredici porta fortuna (Segue dalla J" pagina) risultati esatti, nella seconda tutti e tredici sono sbagliati: segno che le convinzioni del giocatore erano tutt'altro che ferree, tanto da non permettergli neppure un risultato < fisso >. A parte queste considerazioni di scarsa importanza agli effetti dell'identificazione, nuill'altro si poteva ricavare da quella scheda. Qualcosa di interessante si era però verificato nel frattempo alla sede centrale del Totocalcio: il vincitore in persona sì era presentato a chiedere quanto avrebbe incassato. Erano all'incirca le nove e trenta, già si sapeva che la somma superava i 160 milioni, ma la commissione di controllo non si era ancora riunita. Una « 1100 > si fermò davanti al portone di corso Stati Uniti 10, ne discese un giovane sul venticinque anni, non alto, vestito di scuro, con il volto roseo e largo. Sulla soglia degli urlici si imbatté nel maresciallo della Guardia di Finanza in servizio di controllo e gli disse semplicemente: «Io ho fatto tredici: sa dirmi quanto incasserò? >. «Una cifra altissima! — rispose 11 maresciallo — Una delle più forti finora: nientemeno che 160 milioni! ». Il giovanotto non rimase molto scosso. Si limitò a stringergli la mano calorosamente, poi esclamò: «Ora devo tornare a Settimo, dove mi aspettano. Domani verrò a chiederle altre informazioni. „ >. Balzò sulla «1100», avviò il motore e spari svoltando in corso re Umberto. A Settimo, chissà come, la notizia si è diffusa come un lampo, le strade del paese sono state affollate fino a tarda ora, 1 commenti sono stati vivacissimi, ma tutto si è limitato ad un gran discorrere ed a molte supposizioni: la persona del vincitore non .è stata identificata. La schedina, come abbiamo detto, è stata giocata al bar Fenocchio, di piazza Statuto angolo via Cibrarlo (una ricevitoria fortunata: nel '55 vi era stato realizzato un « tredici » da 12 milioni, nel '56 due altri, rispettivamente da 18 e da 6 milioni). Proprietario del locale è il signor Walter Magliola; In coadiuva la moglie, signora Rina Francisco, ma chi sì occupa più particolarmente del reparto giocate è il figlio Franco, ragioniere, ven ticlnquenne. Secondo Franco Magliola, la schedina è stata presentata nelle prime ore del pomeriggio di sabato. Il giovane ha pure avanzato una supposizione interessante. Molti operai italiani che lavorano in Francia puntano al Totocalcio mediante 1 camionisti che fanno la spola fra la nostra città e la riviera ed hanno come punto di ritrovo quel bar. Il fatto che, in luogo della firma, 11 vincitore abbia scritto una serie di numeri che potrebbero essere quelli di un passaporto, potrebbe avvalorare quella supposizione. Anche nel caffè molto discorrere, grande animazione, ma nessun risultato concreto. Quella di ieri è la terza vincita di grosse proporzioni che si verifica a. Torino. Primo a battere ogni record fu Oreste Frlgato, operaio delia Grandi Motori, che nel '54 incassò settantotto milioni: quindi, nel l'ottobre del '54, il barista Nicola Saccinni e l'impiegato Ugo Gaudier superarono ogni primat ,n la favolosa vincita in comune di 250 milioni. La schedina del c 13 » e quella degli sposi di corso Casale

Persone citate: Fenocchio, Franco Magliola, Nicola Saccinni, Oreste Frlgato, Rina Francisco, Ugo Gaudier, Walter Magliola

Luoghi citati: Francia, Settimo, Torino