Ecatombe di donne e trionfo della «mente»

Ecatombe di donne e trionfo della «mente» Serate di delusione a TEImEMATCM Ecatombe di donne e trionfo della «mente» L'esordio femminile a "Passo e vedo» si è risolto in una serie di clamorosi insuccessi - L'oggetto misterioso ha fruttato una magra vincita di 30 mila lire • Neppure il gioco dei mimi ha risollevato le sorti della tras missione - Biavati non ha dovuto tirare calci di rigore perché il compagno ha risposto a tutte le domande Nostro servizio particolare Roma, lunedì mattina. Berle nera, a < Telematch »: La serena atmosfera pasquale non, ha portato fortuna al concorrenti dei vari giochi, sempre che di fortuna — o non piuttosto di sufficienza e abilità — si possa parlare ih questo campo. I giocatori scovati per questa Iti.ma puntata sono stati davvero al disotto del loro compito — e sono caduti, fin dai primi tentativi in modo miserando. La cosa, a lungo andare, non è, per vero dire, divertente. E bisognerà che gli allestitori provvedano, che non è possibile (con tanta gente sveglia che popola il nostro Paese) che si vadano a scegliere dei « tipi » cosi grigi, spenti, senza scatto e senza quel minimo di spirito che può rendere sopportabile anche una sconfitta. Alla quota, assai poco pasquale, di SO mila lire è caduto 1'* oggetto misterioso » che era (lo ha detto il signor Giuseppe Calvo di Savona, dove il gioco si è svolto) «wn misuratore della velocità di coagulazione del sangue » detto anche « nitrocoagulone ». E il nuovo oggetto, una specie di tagliacarte con incrostazioni su una sola faccia, è stato invano presentato in due riprese ai savonesi, raggiungendo, per le successive risposte * fasulle », la bella sommetta di 160 mila lire. Se lo stesso fosse avve-nuto per il « coagulane » la volta scorsa, il signor Calvo non avrebbe vinto quelle miserelle SO mila lire con le quali è già tanto se riuscirà ad offrire quest'oggi una merenda appena decente ad amici e parenti. Vien meno la penna a descrivere la serie di insuccessi ai quali abbiamo -033131110 ieri sera. A « Passo o vedo » come Tortora ha annunciato, è sta¬ to deciso di portare solo rappresentanti, com'egli diceva, del gentil sesso. Il qual € sesso » è andato malissimo. Eppure le donne da noi sono in gamba. Una magra studentessa di chimica, una prosperosa tipografa e un'impiegato dell'ufficio studi di una banca sono cadute al primo quiz. E Silvio Noto, scoraggiato, ha passato la parola a Tortora. Al « Mimo per tutti » mitologico della volta scorsa hanno risposto oltre centomila solutori. Era « Il mito di Icaro ». E il quiz mimato questa volta, con l'abituale abilita di Noto, è «La distruzione di Pompei». Se i giocatori di « Passo o vedo » sono stati debolissimi, che dire di quelli dei « mimi»/ Due concorrenti sardi erano riusciti a raggiungere quota a, n a l o i. il n è . o i, / o a SO mila con tre domande da]ranocchia, il bucato, l'aeromo-ie a e e o : oto. nn e a. e V dellista). Alla quarta però so no caduti, a dire il vero in modo assai discutibile. Il quiz era €Ìl giorno di Pasqua». Il concorrente solutore ha detto « le feste pasquali». La risposta poteva anche essere ritenuta valida. Noto non è stato di questo parere. E ha preferito chiamare in scena le « riserve». Ma è stato punito, che le due signorinette fatte intervenire per salvare il salvabile hanno fallito il bersaglio al primo colpo, E benedetti siano « il braccio e la mente », gli unici due telematchisti che abbiano tirato un po' su il morale degli spettatori. Anche questa volta, sia pure con qualche risposta che Tortora ha ritenuto « discutibile», il prof. Bertiglia, radiologo bolognese, ha saputo far in modo ohe Biavati non dovesse intervenire con i suoi 1. rigori». Il popolarissimo calciatore ha dovuto al solito esibirsi, su richiesta del presentatore, in una sola prova a puro scopo dimostrativo e per il piacere dei suoi tifosi. E ha colpito al primo colpo U bersaglio di carta di 1,10 per 1JS0 posto sull'angolo a destra in alto della porta. Ha affermato che non si tratta di una prova difficile. E infatti per lui, pare che non lo sia, tanta è stata la tranquillità con la quale vi si è accinto, tanta la pacata sicurezza con cui si è dichiarato disposto a « continuare » allorché la « mente », con le sue risposte, ha raggiunto da sola quota 600 mila. Il prof. Bertiglia doveva questa volta rispondere a quattro quesiti sulla pittura del Quattro-Cinquecento. Ha detto di non essersi assolutamente preparato nella pur vasta materia e di rispondere con un certo tremore unicamente perché è preoccupato del giudizio che il suo ragazzo darà di lui. Prima domanda: chi ha applicato per la prima volta in Italia la pittura ad oliof Antonello da Messina, che ne ebbe l'Insegnamento dai fiamminghi. Esatto! Seconda domanda: vengono presentati al candidato sette cartellini recanti i pseudonimi di sette celebri pittori italiani. Deve dirne i nomi. Ed il dottore ripete con calma e precisione le generalità sotto le quali si nascondevano il Beato Angelico, Botticelli, il Ghirlandaio, il Perugino, il Tintoretto e il Veronese. Terza domanda: Tortora mo- a, e \stra al radiologo la fotografia Idi un dipinto del quale dovrà essere detto il titolo, l'autore, u luogo dove si trova e quat¬ che indicazione più singolare. Il Bertiglia, senza esitazione, « spara » la risposta riconoscendo la « Gloria del Paradiso » del Tintoretto nel Palazzo Ducale di Venezia, e dicendo che si tratta del più vasto quadro che si conosca. . Quarta domanda: molti pittori del. Rinascimento hanno ritratto se stessi tra le figure delle loro opere: è richiesta la individuazione dell'artista alla presentazione di una fotografia del dipinto. Ècco la « Scuola di Atene ». Ma la figura che Bertiglia indica è proprio Raffaello t Sul biglietto con la risposta degli esperti, che Tortora ha fra le mani, Raffaello sarebbe un'altra figura del dipinto. La risposta controversa è tuttavia data per buona. Lo stesso « caso » si ripete per l'autoritratto del Perugino ne «La consegna delle chiavi-» della Sistina. Anche questa volta Tortora, pur facendolo notare, aspetta di avere chiarimenti dagli esperti e si riserva, in caso di « bocciatura » della « mente », di far intervenire il « braccio » al prossimo Telematch. Gli altri due autoritratti, di Luca Signorelli e' di Botticelli, non danno luogo a dubbi. « Braccio e mente» raggiungono, come s'è detto, quota 600 mila e rimangono in gara puntando al milione. L'oggetto misterioso^ salito a 160 mila lire, verrà presentato nella prossima domenica in località che la tv continua a non rivelare, tanto più che la presenza delle telecamere fa accorrere gente lo stesso, come s'è visto ieri sera a Savona. Angelo Nizza ti nuovo oggetto In gara Giuseppe Calvo, di Savona, ha Individuato 11 « misuratore della velocità di coagulazione de! sangue» (Telefoto)

Luoghi citati: Atene, Italia, Pompei, Roma, Savona, Venezia