I russi chiedono ispezioni in tutta la penisola italiana di Sandro Volta

I russi chiedono ispezioni in tutta la penisola italiana Rivelazioni di Stassen al Consiglio della Nato I russi chiedono ispezioni in tutta la penisola italiana L'America vorrebbe limitare alla Valle Padana i controlli sul disarmo - Il governo di Roma tarò sapere domani il suo parere al Comitato londinese dell'ONU (Dal nostro corrispondente) Parigi, 29 giugno. Harold Stassen, delegato degli Stati Uniti, e Jules Moch, delegato della Francia al sottocomitato del disarmo che siede a Londra, sono venuti oggi a Parigi per esporre al Consiglio permanente della Nato i particolari del piano che presenteranno la settimana prossima al delegato sovietico Zorin c per chiedere l'adesione degli Alleati occidentali. La loro non è stata soltanto un'esposizione molto ottimistica, ma anche la prima volta che 11 problema del disarmo è stato presentato in termini concreti, con riferimenti precisi in ogni dettaglio. Stassen si è dimostrato convinto che l'Unione Sovietica vuole veramente 11 disarmo, e poiché anche gli Stati Uniti lo vogliono, la sostanza delle sue parole ai delegati degli altri Paesi dell'Occidente può essere riassunta così: < Non ci sono ormai grossi impedimenti per arrivare all'accordo: fateci sapere il punto di vista dei vostri Governi per stabilire le basi di Un compromesso tra le nostre proposto e quelle di Mosca ». Impostata ir) questi termini, la discussione è stata rapida, perche si è svolta su elementi precisi, senza divagazioni generiche. L'ambasciatore Alessandrini, delegato dell'Italia al Consiglio permanente della Nato, vi ha partecipato attivamente. Stasera, quando Harold Stassen e Jules Moch son,o ripartiti per Londra, era stato convenuto che lunedì riceveranno le risposte dei governi occidentali, per poterne, tener conto nella riunione del sottocomitato del disarmo, che riprenderà i lavori martedì. Uno dei punti su cui gli Stati Uniti non sono ancora d'accordo con l'Unione Sovietica riguarda l'estensione della zona europea che sarà sottoposta ad ispezioni di controllo reciproco per accertare il disarmo, Per ciò che si riferisce all'Italia, 1 sovietici chiedono che vi sia compresa l'intera penisola, Ano alla punta estrema della Calabria; invece gli americani vorrebbero fòsse limitata alla Valle Padana, ' ! Anche sul controlli cui sottoporre tale zona sussistono divergenze, perché Zorin non ha ancora ammesso che, oltre alle frontiere, vengano stabiliti posti di controllo all'interno dei tre Paesi in possesso di armi atomiche: Stati Uniti, Unione Sovietica e Gran Bretagna. La sospensione delle esplosioni nucleari verrà fissata, per ora, per un periodo provvisorio, nella speranza dì poterla rendere definitiva alla scadenza di tale periodo. I sovietici chiedono che esso venga stabilito da due a tre anni, mentre gli Stati Uniti propongono dieci mesi; però si capisce già che da una parte e dall'altra si è disposti a mettersi d'accordo sul termine di diciotto mesi. La discussione sulla riduzione progressiva degli effettivi di tutte le forze militari dell'Est e dell'Ovest era incominciata a Londra partendo da una base di due milioni e mezzo di uomini, calata poi a «lue milioni e centomila ed arrivata ora a un milione e settecentomila: è intorno a questa cifra che sembra possibile l'intesa. Tanto negli ambienti dello Stato Maggiore francese quanto in quelli del Comando atlantico si riscontra una certa inquietudine. In modo particolare, sembra che il gen. Ely, per la Francia, ed il gen. Norstad, per lo Shape (il comando europeo dell'alleanza atlantica) siano dell'opinione che un disarmo troppo sollecito e vasto possa rappresentare un pericolo per l'Occidente; essi eserciterebbero pressioni in tal senso. Harold Stassen e Jules Moch hanno però affermato che le garanzie offerte dall'Unione Sovietica sembrano a loro sufficienti. Sandro Volta *e automobili sommerse a metà dalle acque in un piccolo centro presso Minneapolis (Tel.)

Persone citate: Alessandrini, Harold Stassen, Jules Moch, Zorin