Torino è la città favorita per le vincite al "Totocalcio,,

Torino è la città favorita per le vincite al "Totocalcio,, Terra di milionari: Saccinni, Frigato, Albanese, Lenti ecc. Torino è la città favorita per le vincite al "Totocalcio,, In Italia si sono avuti nell'anno quattro "13„ da oltre 80 milioni: tre erano torinesi - In Piemonte 134 vincitori con più di un milione - Tra Totocalcio, Lotto e Totosport la provincia di Torino ha speso 5 miliardi, il Piemonte 10 miliardi La stagione del Totocalcio è terminata: fino a quando si riapriranno gli stadi i sogni di milioni di giocatori saranno affidati soltanto alle bollette del Lotto o, per gli irriducibili delle schedine, al Totip, cioè alle corse del cavalli. Quest'anno la < zona » di Torino (comprendente tutto il Piemonte, esclusa Novara e la Valle d'Aosta) ha riconfermato la sua tradizionale posizione di primatista della fortuna, naia nel 1951 con i 74 milioni di Oreste Frigato, confermata da innumerevoli altre vincite, resa quasi imbattibile dal « 13 » del barista Nicola Saccinni, che guadagnò 242 milioni. Ecco le cifre che sintetizzano un anno di concorso pronostici. I giocatori della « zona » di Torino (la nostra città rappresenta da sola oltre la metà delle somme totali) hanno sborsato 3 miliardi, 265 milioni e 350 mila e 200 lire (pari a 65.347.004 colonnine) per acquistare ogni settimana i loro « due soldi di speranza ». Rispetto alla stagione calcistica precedente la spesa per queste scommesse è aumentata di 53 milioni 474 mila lire, cioè dell'1,50%. Particolarmente forte è stato l'incremento delle giocate nei due concorsi speciali Totosport (legati ad avvenimenti non calcistici), pari al 59 per cento. Delle somme versate dal giocatori, 3 miliardi e 104 milioni sono andati al Totocalcio, il resto (161 milioni, pari a lire 2,50 per ogni colonnina) al 928 gerenti delle ricevitorie. Il « monte premi » ha raccolto un miliardo e 398 milioni, dedotte cioè le tasse e le somme spettanti al C.O.N.I. Ma ai piemontesi sono toccati 155 milioni in più di questa somma, cioè essi hanno avuto una quota di vincite sul monte-premi nazionale, maggiore di quanto hanno versato. Questo a danno di altre regioni meno fortunate. Le vincite pagate in Piemonte sono in totale un miliardo 553 milioni e 300 mila lire: esse sono state incassate dagli 813 tredicistl e dai 12.879 dodlcisti. In tutta Italia il monte-premi è stato di 15 miliardi e 802 milioni (mezzo miliardo In più rispetto allo scorso anno) ripartito fra 9099 tredici e 157 mila 337 dodici. Due dì essi hanno superato 1 100 milioni di lire, due gli 80 milioni, 4 i quaranta.milioni, 25 i trenta milioni, 29 i venti milioni, 66 I dieci milioni, 1467 il milione. La < zona > di Torino ha avuto 134 vincite oltre il milione e 226 oltre il mezzo milione. Inoltre sono torinesi tre del quattro maggiori « tredici ». La vittoria più sensazionale è stata quella di Antonio Albanese, Il pensionato della Previdenza Sociale, settantaquattrenne e del tutto digiuno di calcio, li quale, con una schedina da due i o à e o à o e colonne ha realizzato il 12 maggio, scorso runico «i3» ditaiia ed ha| incassato 164 milioni e 84 mila lire. Due settimane dopo sono stati realizzati due « 13 » da 80 milioni ciascuno: uno dal geometra torinese Giuseppe Lenti, anch'egli settantaquattrenne e pensionato, abitante in via Giacomo Bove 14, l'altro da un gruppo di una quindicina di « sistemisti » di Perosa Argentina. Ecco le altre vincite clamorose. Il 21 ottobre 26 milioni ad uno sconosciuto cliente del Bar Sport di corso Regina Margherita 209. Il 2 gennaio 18 milioni a tre fortunati tra ] quali la commessa ventiduenne Enrichetta Morra, abitante in via Amedeo Peyron 23, che aveva firmato la scheda con il titolo di una canzone: < Que sera, sera ». Il 31 marzo tocca ad Asti dove 11 rivenditore de! nostro giornale, Rinaldo Vige, realizza tre « tredici » e 2 « dodici » con un sistema di 384 colonne e divide la somma, oltre 75 milioni, con sei amici. Nell'ultimo concorso toccano 15 milioni ad un anonimo sistemista di Colasse ed all'ex-calciatore nazionale Carlo Buscoglla, ora esercente di un bar In via Vanchiglia 10, nel quale ha giocato, con sei clienti, la scheda sistemista che gli ha fruttato anche sette « dodici », Se il numero dei giocatori del Totocalcio è sempre in aumento, non per questo è in decadenza 11 Lotto, forte di un'antica tradizione, alimentalo dalle < cabale », dal sogni, dalle interpretazioni del fot ti del giorno tradotti In terni ,i cinquine. L'anno finanziario chiude al 1° luglio prossimo e non è ancora possibile fare un bilancio pre ciso di questi ultimi 12 mesi: un dato certo è il costante incremento delle giocate. L'anno scorso, nella provincia di Torino, erano affluiti ai botteghi ni 2 miliardi 870 milioni e 750 mila lire. Si ritiene che quest'anno si siano superati i tre miliardi. Al Totocalcio, come si è detto, l'apporto della nostra provincia si può calcolare a circa 1 miliardo e 650 milioni: quindi per le antiche quaterne che taluni ritengono torto in decadenza, 1 torinesi hanno speso quasi il doppio di quanto hanno puntato sui pronostici cai cistici. Se a queste cifre si aggiunse Il Totip (che anch'esso chiuderà iti sua sealiuiie aiiuuctie noi prosai mi giorni e che deve aver superato la cifra di 200 milioni giocata l'anno scorso), risulta che Torino e la sua provincia hanno speso, in questi giochi, quasi 6 miliardi. Se ci riferiamo all'intero Piemonte per Lotto, Totocalcio e Totosport, la cifra complessivamente giocata nel- e iiiiiiiiiiiiiii^iitiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiul'anno sale a circa dieci miliardi.