Il Commonwealth esamina i problemi di 600 milioni di persone di Riccardo Aragno

Il Commonwealth esamina i problemi di 600 milioni di persone Riuniti a Londra i ministri dei Paesi di lingua inglese Il Commonwealth esamina i problemi di 600 milioni di persone Si cercherà di ritrovare l'accordo dopo i contrasti per Suez - La Gran Bretagna fornirà armi atomiche difensive all'Australia e alla Nuova Zelanda? - Progetti per l'economia del grande organismo (Dal nostro corrispondente) ■ Londra, 24 giugno. I Primi Ministri (o 1 loro rappresentanti) dei vari Paesi del Commonwealth britannico stanno giungendo a Londra per le riunioni che avranno inizio mercoledì al n. 10 di Downing Street e che presiedute dal « premier » inglese Harold Macmillan continueranno probabilmente per una decina r1' giorni. Questo è il nono r . ;no dei Primi Ministri del Commonwealth nel secondo dopoguerra e la frequenza delle consultazioni dà di per se stessa il senso degli stretti legami tra i membri di tale organizzazione. II Primo Ministro del nuovo Stato africano del Gahna (l'exCosta d'oro britannica) rappresenterà un Paese che solo da tre mesi ha ottenuto la completa sovranità. In questa occasione i giornali britannici dedicano pensosi articoli di fondo a una dow^i che viene spontaneamc e formulata da milioni di osservatori della vita politica britannica e per la quale in realtà non esiste una risposta semplice e completa: che cosa è il Commonwealth? Esteriormente, questa associazione di Paesi — legati dirattamente alla Corona britannica — seguirà anche nella presente occasione 11 rituale tradizionale: una prima riunione nel giardino della residenza ufficiale del Primo Ministro britannico, l'assenza di un'agenda formale e, presumibilmente, un comunicato finale senza clamorose dichiarazioni. Tale l'aspetto di questi convegni: ma in realtà il Commonwealth è qualcosa di molto potente nel mondo, un'alleanza economica ed eventualmente militare di milioni di persone che hanno per lingua ufficiale l'inglese. I rappresentanti della Gran Bretagna, del Canada, di Gahna, dell'Australia, della Nuova Zelanda, dell'India, del Pakistan, di Ceylon, del Sud Africa, e delle Federazioni della Rodhesia e .del Nyasaland esamineranno i problemi interni del Commonwealth e le più grosse questioni intemazionali. Tra 1 problemi interni il maggiore è quello sollevato dall'azione militare britannica in Egitto. E' stato un episo>dio drammatico, che ha minacciato di turbare la compattezza del Commonwealth e di indebolire la tradizionale autorità del Regno Unito siigli altri membri del grande' organismo. Un altro argomento all'ordine del giorno è il progètto per la revisione dei piani di difesa abbozzati da Londra. Il governo britannico rinuncerebbe ad una parte delle sue responsabilità globali per quel che riguarda le forze convenzionali, ossia truppe, carri armati, navi, aerei. Maggiori impegni dovrebbero essere assunti direttamente dai singoli Paesi, ad alcuni dei quali però verrebbero offerte da Londra armi atomiche difensive, di limitata potenza, della categoria < tattiche >. La popolazione complessiva del Commonwealth è di circa 600 milioni di persone. Le armi atomiche tattiche verrebbero offerte agli Stati in più stretti rapporti con l'Inghilterra, e precisamente Australia e Nuova Zelanda (col Canada esistono già f.ccordi, anche tramite la Nato). Una questione .delicata appare quella della politica del governo del Sud Africa verso I negri, la quale ha ridotto sensibilmente i legami fra il Sud Africa e altri Paesi del Commonwealth. Verranno poi esaminate le relazioni economiche, base della consistenza del Commonwealth-. Per le questioni esterne le tre fondamentali saranno prevedibilmente: 1) la decisione britannica di legarsi economicamente all'Europa attraverso la zona di libero scambio; 2) l'intenzione di rivedere i piani militari e di rafforzare la coesione politica della NATO (Alleanza Atlantica) la cui efficienza interessa direttamente alcuni Paesi del Commonwealth come il Canada e la Gran Bretagna, ma è fuori della diretta sfera di interessi di altri; 3) il problema delle Nazioni Unite, dove per la prima volta negli ultimi 12 mesi II Commonwealth si è trovato diviso nel voto in occasione del problema di Suez. Riccardo Aragno

Persone citate: Harold Macmillan