L'improvvisa morte a Milano del giornalista Vincenzo Rovi

L'improvvisa morte a Milano del giornalista Vincenzo Rovi L'improvvisa morte a Milano del giornalista Vincenzo Rovi Milano, 24 giugno. Stamane, poco prima delle 9, è deceduto nella propria abitazione di viale Ferdinando di Savoia 3, il collega Vincenzo Campanile, noto al pubblico con lo pseudonimo di Vincenzo Rovi. Da tempo sofferente di cuore, non aveva mai dato eccessivo peso ai suoi disturbi, certo che si trattasse di un male passeggero. Aveva lavorato fino a tarda notte: solo stamattina verso le 8 s'era sentito male. Mentre un medico chiamato per visitarlo stava andandosene, Vincenzo Rovi decedeva per collasso cardiaco. Al suo capezzale si trovavano la moglie Milda Vicini e il figlio Mariano di quattordici anni. Vincenzo Rovi era nato a Roma 53 anni fa: entrato giovanissimo nel giornalismo, seguendo le orme del fratello maggiore Achille Campanile, esordi alla Gazzetta del Popolo per passare poi al Marc'Aurelio, dove rimase fino all'inizio della guerra. La sua attività di giornalista venne interrotta dal conflitto, cui Vincenzo Rovi prese parte in qualità di ufficiale di Marina. Tornato a casa, divenne uno dei più apprezzati e assidui collaboratori di quotidiani, tra cui La Stampa, settimanali e della Televisione. Aveva scritto due romanzi: Signora^ non amo che voi e Elmetto di sughero. Alla produzione giornalistica e letteraria aA>eva aggiunto una fortunata produzione di copioni per riviste e soggetti per film. La sua improvvisa scomparsa ha profondamente colpito tutti quanti l'hanno conosciuto.

Persone citate: Achille Campanile, Vincenzo Campanile, Vincenzo Rovi, Vincenzo Rovi Milano

Luoghi citati: Milano, Roma