L'Amministrazione provinciale cuneese non ha fondi per poter cominciare i lavori

L'Amministrazione provinciale cuneese non ha fondi per poter cominciare i lavori L'Amministrazione provinciale cuneese non ha fondi per poter cominciare i lavori (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 18 giugno. La ricostruzione delle strade e dei ponti nelle alte Valli Stura, Maira e Varaita, deve essere condotta a tempo di primato. / mesi a disposizione sono al massimo tre: a metà settembre in molte zone cadrà la prima neve. Per riprendere i lavori si dovrebbe poi attendere la prossima primavera mentre le mulattiere che gli artiglieri alpini stanno tracciando in questi giorni diverrebbero subito impraticabili. Una prospettiva drammatica per i settemila montanari che risiedono nei comuni bloccati e che già sono stati i più colpiti dalla furia delle acque. Tenendo conto di ciò, non si deve perdere nemmeno un'ora. Abbiamo posto oggi ad autorità ed Enti della provincia una domanda: <I lavori di ripristino potrebbero essere avviati più rapidamente se ci fossero a disposizione piti fondi? >. Le risposte, pur con diverse sfumature, sono state concordanti e affermative: <Fare in fretta non dipende dai progetti di ricostruzione, che in alcuni casi sono già pronti, ma dal ritmo con cui Roma provvederà ai necessari stanziamenti >. Sarebbe ingiusto non tener conto che dal < diluvio > sono passati soltanto pochi giorni. Girando per le tre vallate cuneesi si ha però l'impressione che già sin d'ora si sarebbe potuto fare di più. L'esempio più clamoroso è quello dell'Amministrazione Provinciale. Le strade della Provincia hanno subito mezzo miliardo di danni. Per le opere urgenti sarebbero necessari almeno ZOO milioni. In Valle Gesso, lungo la strada delle Terme di Valdieri (dove la massicciata è distrutta per 6 chilometri) vi sono addirittura 50 uomini di una impresa « fermi da giorni in attesa di ordini >. La Provincia non può « dare ordinC perché non ha fondi a disposizione e non può contrarre debiti o fare mutui perché è già indebitata per'quattro miliardi di lire che rappresentano il massimo consentito >. In queste condizioni si attendono forzatamente le « leggi speciali » annunciate da Roma a rischio di arrivare poi troppo tardi nel¬ la gara con le prime nevicate. La situazione è particolarmente preoccupante per la Valle Varaita le cui strade sono di competenza della Provincia (mentre nelle Valli Stura e Maira dipendono dall'A.N.A.SJ. In Val Varaita sono bloccati otto paesi (Ghianale, Po.ntechianale, Bellino, Óasteldelflno, Sampeyre, Rote, Frassino e Melle) e numerose frazioni che ora vengono riforniti dai muli dell'artiglieria alpina e dagli elicotteri. I carabinieri hanno costruito una rudimentale teleferica prima di Melle ed i Vigili del fuoco di Genova una passerella dove prima etera il ponte di Valcurta. Per le SO interruzioni ed i franamenti che domenica hanno fatto dire all'on. Sabatini « E' un vero disastro > si attende l'opera della Provincia e la Provincia attende i fondi dalle < leggi speciali > promesse da Roma. I montanari sono angosciati. Qualcosa sta facendo il Genio Civile che ha giurisdizione stille strade comunali e consorziali e sugli acquedotti municipali. I funzionari ed • tecnici hanno già < consegnato > alle imprese private lavori per 120 miKoni (60 milioni Val Stura, SO Val Maira e SO Val Varaita). Da Roma sono stati promessi altri 80 milioni che darebbero un totale di ZOO miitotii. Per le sole opere di pronto intervento occorrerebbe invece almeno mezzo miliardo. Il Genio Civile stamane ha inviato draghe per aprire la strada tra Sampeyre e Casteldelfino. L'A.N.A.S. si dovrà occupare delle strade statali della Val Stura e Val Maira. La tstatale* della Valle Stura conduce al valico del Colle della Maddalena che scende in territorio francese a Barcellonnette ed a Gap. L'anmo scorso attraverso il Colle della Maddalena transitarono 7600 macchine di turisti stranieri. Ora la strada è interrotta da Vinadio in sù e son bloccati i paesi di Argenterà, Bersezio, Pietraporzio, Sambuco, Pianche e Bagni di Vinadio con relative Terme. Da Vinadio ad Argenterà vi sono 17 interruzioni lunghe da 150 a 600 metri. Da Argenterà al Colle della Maddalena non si sa ancora. Oggi a Vinadio l'A.K.A.S. ha messo in funzione i primi « bull¬ dozer > coadiuvati da squadre di operai. Si pensa di scavare nel fianco della montagna strade carrareccie per ognuno dei 17 punti dove la massicciata della c statale > è stata portata via dalla Stura. L'interruzione di Pratolungo è stata superata oggi. Domani si andrà avanti. Per tracciare la carrareccia per sole motociclette e macchine leggere occorrerà un mese. Il ripristino della strada richiederà invece almeno un anno e mezzo. Alle popolazioni dei paesi bloccati nelle tre vallate sono stati inviati complessivamente dalla Prefettura e dalla Pontificia Commissione di Assistenza S50 quintali di viveri trasportati dalle salmerie degli artiglieri alpini e dagli elicotteri. Stamane una frana ha fatto crollare anche la mulattiera per Acceglio. Il paese è di nuovo completamente isolato. Servendosi della dinamite, gli alpini nella notte tenteranno di aprire una nuova mulattiera. Ad Argenterà la ghiaia trasportata dalla Stura in alcuni punti raggiunge i primi piani delle case. A Pontechianale il Varaita ha < portato viay 40 ettari di prati. Di fronte a tanta rovina un pastore di ZB anni è impazzito. Domani si tenterà di trasportarlo a valle. Oggi è giunto a Cuneo il sottosegretario all'Agricoltura on. Pugliese che ha compiuto un sopraluogo nelle zone più colpite. Sergio De Vecchi Con trasbordi di fortuna si cerca di portare aiuti alla popolazione di Ussegllo Isolata