Migliaia di abeti divelti

Migliaia di abeti divelti Migliaia di abeti divelti (Dal nostro corrispondente) Aosta, 17 giugno. Tornato il sereno, i tecnici della Regione stanno dirigendo in tutta la Val d'Aosta ì lavori dì riattivazione delle opere distrutte allo scopo di riportare in breve tempo la situazione alla normalità. Questa preoccupazione di ovviare in pochi giorni (in vista anche del turismo) ai disastri causati dal maltempo non ha permesso ancora la completa valutazione dei danni, che tuttavia — secondo 1 primi calcoli raccolti dagli uffici della Regione — si fanno ascendere a tre miliardi. Solo domani, se la situazione rimarrà allo stato attuale, la Giunta regionale farà il consuntivo del bilancio del disastro avvenuto, poiché si attendono entro questa notte gli ultimi dati dalle zone più lontane. Ad ogni modo ieri ed oggi si è lavorato con tutti i mezzi disponibili in tutte le vallate laterali più colpite ed ogni pericolo ulteriore dovrebbe essere scongiurato- Nelle zone di fondo valle, le zone ancora in situazione allarmante sono Saint Marcel, Pollein e Greasan. Ma anche qui si stanno predisponendo ampie misure di sicurezza. Grave la situazione delle valli di Rhèmes, d'Ayas e Valsavaranche. In Val d'Ayas, dove il presidente della Regione è rimasto per tutta la giornata allo scopo di assicurarsi di quanto veniva compiuto: 1 villaggi di Pe riax e Extraipierre sono stati praticamente salvati dall'inter vento Immediato dei «caterpiller» che hanno aperto un nuovo letto al torrente che som mergeva campagna e case. Si sono avuti due feriti, ma for tunatamentt in forma leggera e sono questi gli unici in tutta la Regione. Dalla Valsavaranche è sceso nel pomeriggio il sindaco signor Chabod, il quale ha descritto la situazione in poche parole: «Non esiste più strada: tutti i ponti sono crollati; mai visto nulla di simile ». In questa valle si dispera anche per il bestiame che si trova ammassato nelle località più basse poiché non può salire negli alpeggi perché tutte le strade sono più o meno crollate. Si tratta di 1500 capi ai quali manca il foraggio e la poca erba esistente è sufficiente solo per pochi giorni. A Rhèmes gli alpini saliti ieri con una radio hanno lanciato stamane un messaggio: «Manca il pane: portatene con urgenza ». Ed infatti nel pomeriggio sono stati trasportati a spalle alcuni quintali di pane da distribuire alla popolazione e così si farà domani. A Cogne la situazione è mi¬ gliore poiché soltanto più una frana ostruisce il transito e quindi entro domani la circolazione sarà normale. A Courmayeur viveri, medicinali, posta e giornali giungono regolarmente da Aosta con trasbordo al ponte di Villeneuve, tuttora chiuso al traffico per il crollo dei giorni scorsi. La Dora è rientrata in quasi tutto il percorso nel suo alveo naturale, lasciando ne.le campagne devastate tronchi di alberi e detriti portati dalla sua furia distruggitrice nei giorni scorsi. Gli alpeggi ;n montagna proseguono ora tranquillamente la loro vita patriarcale. Stamane, dopo vari giorni, sugli alti pascoli 'e mucche sono uscite dalle 3ta.'le a godersi pure loro il primo sole. Sulla statale n. 26, trincata al ponte di Villeneuve, 11 traffico è pressoché nullo ed esclusivamente locale. La Dora è sempre grossa. Migliaia e migliaia di abeti 30no stati trascinati a valle, con un danno notevolissimo a'.ie foreste e causando una minor garanzia di fronte al pericolo di frane e valanghe. Da parte del Genio civile — che ha ri cevuto un primo acconto di 34 milioni da Roma — si sta lavorando in molte zone per lanciare passerelle sui torrenti allo scopo di ricollegare le frazioni isolate. La Giunta regionale, da parte sua, ha già incluso nel bilancio che porterà nei prossimi giorni all'approvazione dell'assemblea una notevole somma destinata a far fronte all'attuale situazione.

Persone citate: Chabod