Il dramma di Usseglio

Il dramma di Usseglio Il dramma di Usseglio (Dal nostro inviato speciale) Viù, 17 giugno. Il sole è riuscito finalmente a far breccia nei densi nuvoloni carichi di pioggia che da giorni incombevano sulle Valli di Lanzo. Ancora in mattinata si temevano altri disastrosi rovesci, ma una provvidenziale brezza ha spazzato rapidamente il cielo e tutto si è risolto con qualche temporale del tutto inoffensivo. .Il miglioramento del tempo è valso così a far ulteriormente decrescere il livello delle tre Sture, comprese quelle che nei giorni scorsi si erano rivelate più distruttive. Il corso principale a Lanzo è sceso di oltre tre metri. Tornando nel loro alveo, le acque del torrente hanno restituito, su un isolotto poco lontano dalla frazione Devesi di Ciriè, il corpo dell'impresario edile Antonio Cattaneo, di Favria Canavese, perito domenica in seguito al crollo del ponte di Robassomero. Una quindicina di metri lontano, impigliato in alcuni arbusti, è stato trovato un altro cadavere; quello di un contadino delle vicine Grange Marsaglia di cui non si avevano notizie da domenica: il cinquantenne Michele Sciolgo. Le acque della Stura di Lanzo stanno abbassandosi anche nelle alte valli. Ad Usseglio, investita venerdì all'alba dalla piena, la situazione non è però mutata. E' necessario anzi far rilevare che il torrente probabilmente continuerà a correre in mezzo al paese anche quando sarà tornato al suo normale livello. La ragione è Semplice. L'abbiamo scoperta stamane giungendo fra i primi ad Usseglio, dopo che 1 tecnici della provincia avevano fatto breccia negli sbarramenti di roccia e fango che ostruivano la strada. E' cioè accaduto che l'impeto d <lla corrente ha trascinato sopra il paese massi e terra in quantità tale da creare una specie di diga. A quel punto, non trovando più sfogo nel loro letto, le acque se ne sono aperte uno nuovo, il quale non è altro che la strada provinciale tracciata in mezzo al paese, fra case e alberghi. La strada, che poi prosegue per Margone e Malciaussia, è tuttora un Impetuoso torrente, distante in certi punti oltre 500 metri dalla vera Stura, ridotta ad un corso d'acqua di esigua portata. Sul posto si trovano un cen¬ tinaio fra carabinieri, agenti del reparto mobile, militari del genio, vigili del fuoco e cantonieri della Provincia. Alcuni assicurano i rifornimenti agli abitanti del paese riparati nelle borgate.alte, il resto lavora di lena con i valligiani per riempire di eiotoll gabbioni metallici che dovrebbero riportare la Stura nel suo naturai; alveo. Difficile è dire se e quando 1 lavori avranno successo. Alcune cariche esplosive ben sistemate potrebbero accelerare le cose, ma l'impiego della dinamite è impossibile. Si teme infatti che le detonazioni facciano cadere su Usseglio altre frane. Solo domenica ben tre sono stati gli scoscendimenti di terra e pietre abbattutisi sul paese. Due hanno arrecato danni trascurabili, l'altro ha letteralmente seppellito la villetta che il torinese Vittorio Borgnino aveva fatto costruire poco lontano dal rio Chiò. La frana è voi finita sulla segheria di Albano Reteuna. L'edificio e gli impianti erano nuovi di zecca (un incendio li aveva completamento distrutti un anno prima) ; solo 1 muri maestri e il tetto hanno resistito. Fat ta breccia nelle pareti, la frana è entrata nel laboratorio ed ha rovinato ogni cosa. Quindi ha proseguito ed ha portato via 11 deposito dello sfortunato Reteuna, che per poco non ha trovato tragica fine. Quando si è staccata la frana, alle 0,30, il falegname era nella segheria intento a fabbricare la bara che doveva servire ad un vecchio della frazione Perinera la cui salma ha potuto essere tu mulata soltanto ieri, cinque giorni dopo la morte, perché prima era impossibile raggiun gere il cimitero. Ad un tratto la sorella è entrata urlando nel laboratorio: «Scappa, la montagna ti piomba addosso!». Un minuto dopo, portatosi di corsa al sicuro, il poveraccio per la seconda volta assisteva impotente alla rovina della sua azienda. Nelle altre valli di Lanzo la situazione non desta più alcuna apprensione. Nella bassa valle il ponte di Altessano è ancora chiuso il traffico perché 1 dubbi sulla sua solidità non sono del tutto scomparsi. Analoga misura tarmane per il ponte fra Cafaase e Lanzo, mentre quello fra Germagnano e Viù è costantemente sorvegliato dai cantonieri. Aldo Vite

Persone citate: Albano Reteuna, Aldo Vite, Antonio Cattaneo, Chiò, Reteuna, Vittorio Borgnino