In progetto nel Sahara un mare artificiale

In progetto nel Sahara un mare artificiale Per modificare il clima I In progetto nel Sahara un mare artificiale Parigi, 14 giugno. La Gazzetta Ufficiale francese registra stamane la costituzione di una < Associazione di ricerche tecniche per lo studio del mare interno sahariano » (A.R.T.E.M.I.S.) che si propone di studiare la creazione di un mare interno sahariano. Il gigantesco progetto prevede l'apertura di un canale di 46 chilometri di lunghezza, che metta in comunicazione il Golfo di Gabes con lo « Schott Djerid », il quale si trova sotto il livello del mare. Sarebbe così possibile inondare tutta la regione degli « schott > (o laghi salati) che si estende sino ai territori dell'Algeria Meridionale. Un progetto analogo era stato già studiato nel 1877 dal capitano Roudaire, collaboratore di Ferdinand De Lesseps, co struttore del Canale di Suez. Gli scopi dell'impresa sono: 1) operare una completa trasformazione agricola delle zone desertiche dell'Algeria e della Tunisia del Sud, modificando integralmente il clima, grazie al formarsi di una immensa superficie di evaporazione; 2) creare un'area navigabile che costituirebbe l'ideale sbocco per i prodotti petroliferi della re gione di Hassi Messaoud e Edjele, nonché per i minerali di ferro ed 1 fosfati delle zone di Tebessa e di Gafsa. Occorrerebbe rimuovere, secondo un calcolo approssimativo, 500 milioni di metri cubi dì terra, quantità sei volte superiore a quella che venne spostata per l'apertura del Canale di Suez. La spesa si aggirerebbe Intorno a varie centinaia di miliardi di franchi.

Persone citate: Ferdinand De Lesseps, Hassi Messaoud, Schott

Luoghi citati: Algeria, Algeria Meridionale, Parigi, Suez, Tunisia