Un ritaglio delia cronaca cittadina smaschera una banda di svaligiatori
Un ritaglio delia cronaca cittadina smaschera una banda di svaligiatori Infestavano il Canavese: dieci farti per dodici milioni Un ritaglio delia cronaca cittadina smaschera una banda di svaligiatori « r. I colpi in negòzi dì stoffe e cooperative - Il capo sorpreso in un caffè di Cuorgnè e catturato dopo violenta lotta: aveva in tasca la pagina de "La Stampa,, che parlava delle sue imprese - Un complice fugge da Ceresole - Denunciato un ricettatore Il brigadiere dei carabinieri Castellina della tenenza di Cuorgnè entrava il giorno .7 giugno scorso, alle 16, nel Caffè Italia di via Ivrea n. 13 in Cuorgnè. Il brigadiere, che I era accompagnato da un milite, si I accostava al banco e In quello no vNlefrmi e i o n o i , i pallottolato e tava un tizio che a testa bassa si era alzato da un tavolo d'angolo e cercava di Hlarsela per la porta del retro. Nell'attimo in cui l'uomo stava per aprire l'uscio, 11 sottufficiale lo riconosceva: si trattava di un pericoloso pregiudicato che da tempo l'Arma ricercava sospet■ andolo d'essere autore di furti: Luigi Orso di 34 anni, residente nella frazione Salto di Cuorgnè. — Fermo! — gridava il brigadiere e gli si lanciava addosso; l'altro lo' respingeva a calci e a pugni; interveniva anche 11 milite e i due carabinieri faticavano non poco a ridurre all'impotenza l'Orso che menava « diretti » all'lmpaz zata, e distribuiva senza rispaimio morsi feroci e ginocchiate. Al la fine veniva trascinato in caserma e nel giorni che seguivano interrogato ripetutamente dal capi tano Noto comandante la compagnia d'Tvrea e dal tenente Dall'Aglio della stazione di Cuorgnè. I precedenti dell'Orso erano quanto mal burrascosi. Sin dalla età di vent'anni aveva avuto a che fare con la polizia e la prigione: nel novembre del 1954 il suo nome era balzato vistosamente alla ribalta della cronaca nera per esse re evaso, in circostanze addirlttu ra rocambolesche, dal carcere di Pinerolo assieme a Primo Nassinvera, responsabile di una grave rapina ad Abbadia. Catturato, aveva subito un'ulteriore condanna ed era uscito di carcere nel 1956. I carabinieri, in questi ultimi me si, lo tenevano d'occhio in modo particolare: nella zona di Cuorgnè erano stati compiuti molti, troppi furti e si aveva ragione di ritenere che l'Orso vi fosse implicato. — Non so nulla, non so nulla — ripeteva l'uomo con rabbiosa ostinazione — voi non potete accusarmi per semplici sospetti... Quel che doveva smascherarlo era un pezzetto di carta, un minuscolo ritaglio di giornale ap U Srinvenuto casual | mente nel taschino della sua giac- umiiiiiiiimi iiiiiiiiiiiiiiimimiiiiiiiiiiiiiiiiinqm ca: era un ritaglio de « La Stampa» di domenica 2 giugno in cui si parlava delle indagini della Squadra Mobile di Torino sul grosso furto al magazzino di tessuti delle sorelle Pierina e Adelina Mezzano in via Ivrea 11 a Cuorgnè: I ladri, nottetempo, avevano, con paziente lavoro, divelto un'inferriata e s'erano impadroniti di stoffe per quattro milioni. — Come mai hai conservato questa notizia? — Ma io non l'ho conservata... Chissà in che modo mi è finita in tasca... I carabinieri operavano una minuziosa perquisizione nella sua casa di Salto e rinvenivano, ben nascoste, alcune pezze di stoffa provenienti dal magazzino delle sorelle Mezzan- Dinanzi all'evidenza, messo alle strette, l'Orso cr 'lava e confessava. Oltre al « colpo » al negozio di stoffe dichiarava di aver partecipato ad altre nove Imprese ladresche ed elencava i luoghi presi d'assalto: traccio cooperativo di Castellamonte; merceria di Locana, in via Roma 18, del signor Giacomo Villino; «Crai» delle officine Trione di Cuorgnè, via Torino 15: Cooperativa S. Anna dei Boschi; villa del comm. He ano in frazione Priacco; officina meccanica di Pratigllone; cappella di San Giovanni in frazione Fornalosa di Noasca (dove erano state rubate le campane) ; e tabaccheria in frazione Campore; e altri furti minori in vari paesi. Il tutto per U ( 111 [ I ! 111M11111 ! 11 f ! 11 i I {M ! 111M M1 ! 111111M ! 1U M un danno complessivo non ancora esattamente valutato ma che senza dubbio raggiunge 1 12 milioni. Oltre metà della stoffa rubata alle sorelle Mezzano veniva rinvenuta nell'abitazione dell'ex-gerente la Cooperativa di Salto, Domenico Falletto di 44 anni, domiciliato a Canton Vesco. Il Falletto protestava la sua perfetta buona fede: ma i carabinieri lo deferirono a piede libero all'autorità giudiziaria per ricettazione. Sul nome dei complici l'Orso ha mantenuto 11 silenzio più ostinato. Tuttavia l'Arma riusciva a identificarne uno con sicurezza: Giovanni Porassano di 30 anni, abitante a Chiesanuova, già condannato per minaccia a mano armata. Alcuni giorni or sono il PerasBano veniva segnalato in un'osteria di Ceresole, I carabinieri salivano a Ceresole in « jeep », ma il ricercato, pochi minuti prima che i militi entrassero nel locale, fuggiva dal retro e si dileguava per la montagna: sotto la sedia lasciava una valigia contenente effetti personali ed una rivoltella con il caricatore completo e la pallottola in canna. Le sue generalità e 1 suoi connotati sono attualmente in possesso di tutti i posti di confine e di polizia: l'arresto dovrebbe essere imminente. Intanto i carabinieri Indagano per accertare chi « lavorava » con l'Orso e il Perassano: pare che I due capeggiassero una vera e propria banda. ! ! 111M11M [ f 1M11MI [ 11M ! 111M MI ! i I [ 111M M MIM11M M i 1 1111f 111111 i > i 1111 i 11E11< 1 • 111l 1111MIU11 [ 111111 ! 1111 ! 11 [3 L'arrestato Luigi Orso
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