Cinque arabi uccisi

Cinque arabi uccisi Sanguinosi incidenti ad Algeri Cinque arabi uccisi Botteghe ed automobili incendiate - Morta anche una europea Scontri tra francesi e musulmani - Coprifuoco dalle 21 all'alba (Nostro servizio particolare) Parigi, 11 giugno. Dopo i nuovi violentissimi incidenti scoppiati oggi ad Algeri durante lo sciopero generale, le autorità francesi hanno ordinato il coprifuoco dalle 21 all'alba. La città appare stasera come morta. Soltanto le pattuglili di soldati e della polizia circolano a piedi o in auto per le strade cosparse di masserizie, derrate alimentari, merci e rottami di ogni specie, di automobili rovesciate, alcune delle quali bruciano ancora lentamente. Secondo informazioni ufficiali, la giornata si è chiusa con la morte di una europea e di cinque mussulmani, tra cui due « terroristi », mentre otto europei, fra cui tre paracadutisti ed un soldato, sono gravemente feriti. Inoltre, sarebbero stati arrestati duecento dimostranti, incendiate una ventina di automobili e un centinaio di botteghe. ' La manifestazione è incominciata verso le dieci in seguito alla parola d'ordine lanciata ieri, secondo cui la giornata odierna durante la quale sono state celebrate le esequie di cinque vittime dell'attentato di domenica scorsa, doveva essere una giornata di lutto. Fin dalle prime ore del mattino, gruppi di giovani tra i 13 ed i 18 anni percorrevano le strade per costringere le botteghe a chiudere. Chi rifiutava era malmenato, la sua vetrina andava in frantumi e la merce veniva scaraventata in strada. Verso le 11 un gruppo di cir ca 1500 persone formava un corteo per dirigersi verso le catapecchie della periferia, dove abitano esclusivamente arabi. I paracadutisti sbarravano la strada ai dimostranti, i quali si avviavano allora verso il centro malmenando gli arabi che passavano, rovesciando le loro automobili e talvolta incendiandole. I primi feriti venivano ricoverati nell'ospedale, mentre i soldati e le guardie tentavano di calmalo la folla che cantava la c Marsigliese >. A mezzogiorno tutti i negozi, i caffè, gli uffici, la posta erano chiusi e i trasporti urbani non funzionavano più. II generale Massu, coman-j dante dei paracadutisti, lanciava verso le 13 un appello a'.-! la popolazione invitandola alla calma. L'appello veniva diffu bgntmvdlrpvUesSnCsso dalle auto munite di mega-1fono. Ma alle 14 un migliaio Idi giovani erano di nuovo perjJ» strade e non si trattava più di far chiudere le botteghe, I bensì di distruggere quelle degli arabi. La saracinesche venivano sfondate, gli usci aperti e le botteghe saccheggiate mentre al cimitero si svolgevano le esequie delle vittime di domenica scorsa. Quando la cerimonia fu finita 3 mila dimostranti presero la via del centro urlando parole di rivolta: < L'esercito al potere >, « Algeri alla Francia». Un'auto in cui si trovavano quattro musulmani veniva ribaltata in mare; due arabi morivano annegati; gli al tri due riuscivano a salvarsi. Un camion pieno di arabi fu egualmente preso d'assalto e tutti gli occupanti percossi a sangue; uno di essi morì più tardi all'ospedale. |. rn. Sconfitta liberale dopo 22 anni

Persone citate: Massu

Luoghi citati: Algeri, Francia, Parigi