Dodici italiani partono oggi nel 21° Giro della Svizzera

Dodici italiani partono oggi nel 21° Giro della Svizzera Dodici italiani partono oggi nel 21° Giro della Svizzera L'Italia ha già vinto cinque volte la prova: una Valetti e due ciascuno Bartali e Fontani - I lavoriti sono ora Grat e Geminiani (Dal nostro corrispondente) Zurigo, 11 giugno. Appena calato sul Giro d'Italia, il sipario sta per alzarsi su un'altra competizione a tappe di risonanza internazionale, il « Tour de Suisse ». Anche se per varie ragioni questa prova — in programma da domani al 19 corr. — non può competere in fatto di importanza e di tradizione con il nostro Giro o con il « Tour » francese, essa riscuote non di meno un notevole interesse in tutta l'Europa, non fosse altro perché, data la sua brevità (8 tappe), ha avuto sempre un emozionante svolgimento, specialmente nelle tappe alpine. Quella presente è la 21ma edizione; cinque di esse si sono concluse con affermazioni italiane: Valetti nel '38, Bartali nel '46 e nel '47, Fornara nel '52 e nel '54. In questi ultimi anni gli organizzatori elvetici hanno dovuto regolarmente rinunciare ai migliori assi europei, giacché questi preferiscono risparmiarsi per il «Tour» che da anni comincia pochi giorni dopo la conclusione della massima competizione a tappe svizzera. Anche quest'anno è così: Nencini, Gaul e altri prim'attori del Giro italiano hanno detto « no » all'invito degli organizzatori di Zurigo. Per ovviare a tale inconveniente si è cercato di ingaggiare un discreto numero di corridori di un valore pressoché uguale, affinché dal lato agonistico la corsa non lasci a desiderare E possiamo dire che da questo lato gli organizzatori sono riusciti in pieno nel loro intento Infatti, almeno cinque corri dori possono aspirare alla vittoria finale: Fornara (non v'è dubbio che l'atleta di Borgomanero farà di tutto per conseguire la terza vittoria nel Giro della Svizzera), Graf (numero 1 del ciclismo elvetico), Geminiani, il belga Sorgeloos e lo svizzero Schaer e qualche altro. In complesso si presenteran¬ no domani alla partenza 66 corridori rappresentanti i colori di otto Nazioni, compreso il giovane Lampert del minuscolo Principato di Liechtenstein (ci dicono che egli sia il solo corridore ciclista di quel piccolo Stato). Un po' meno del venti per cento degli iscritti sono italiani, essendo stati riservati ai rappresentanti dei nostri colori dodici posti. Ecco i nomi dei dodici italiani iscritti al Giro elvetico: Fornara, Assirelli, Buratti, Emiliozzi, Fabbri, Bartolozzi, Grassi, Cestari, Gismondi, Gaggero, De Gasperi e Cassano (quest'ultimo ha preso all'ultimo momento il posto di Nascinbene). Come s'è detto, Fornara — quinto assoluto nel Giro d'Italia — appare come il più forte degli italiani. Non meno vivp. è pero la nostra attesa per la prova di Emiliozzi che, dopo avere fatto parlare tanto di sé nel Giro della Sicilia per indipendenti e nel G.P. Ciclomotoristico, ha poi disertato il Giro d'Italia. Prove positive sono anche da attendersi da Fabbri, Gismondi e Cestari. Le novità di questo giro sono praticamente tre: per la prima volta verrà disputata una tappa a cronometro per squadre, e precisamente sul famoso circuito del Bremgarten, alle porte di Berna. Come una assoluta novità può essere considerata la presenza al giro di una compagine di danesi guidati da Andresen, il quale va molto forte nelle prove contro il tempo. Per la prima volta, il giro elvetico ha perso il suo caratteie, se cosi si può dire, prettamente «alpino». Infatti, non avremo che due tappe di montagna ed anche queste non favoriranno gli arrampicatori, essendo le vette dei « giganti alpini » ad oltre 100 km. dai traguardi. In complesso le tappe sono otto, per una distanza totale di km. 1567. Domani sarà disputata la tappa Zurigo-Thalwil, di 223 Km., con la diffi- Cile salita dello Staffleg (oltre 1000 metri d'altitudine). Nel tardo pomeriggio di oggi si sono svolte a Zurigo le consuete operazioni di punzonatura. Gli italiani si sono presentati al gran completo al direttore di corsa; mancava soltanto Fabbri che, avendo dimenticato il passaporto, ha dovuto ritardare di alcune ore il suo arrivo a Zurigo. Egli potrà comunque punzonare domattina. 1. f.