Solo quattro uomini tra 96 donne al congresso internazionale dei celibi

Solo quattro uomini tra 96 donne al congresso internazionale dei celibi Bizzarro discorso inaugurale del vice~sindaco di Nizza, ammoglialo Solo quattro uomini tra 96 donne al congresso internazionale dei celibi In Frauda gli scapoli sono 10milioni-Tra le nubili alcune affascinanti ragazze mandate -per propagandare prodotti di bellezza - Soltanto 0 straniere, tra cui 3 italiane (Dal nostro inviato speciale) Nizza, 8 giugno. Con impegno esemplare, la municipalità di Nizza ha accolto oggi i partecipanti al « Terzo congresso internazionale dei celibi?,. I francesi hanno il dono, o la debolezza, di pronunciare quasi sempre parole importanti e impegnative, anche nel corso di manifestazioni corno questa. Nei fastosi saloni di Villa Massena, per nulla intimidito dagli sguardi grifagni del grande Napoleone che dominava una intera parete, il signor Raul Bosio, vice-sindaco di Nizza, ha rivolto ai congressisti della solitudine frasi come questa: € La Francia, che dalla fusione di tante razze ha saputo fare una gente sola, unirà anche voi, celibi di tutto il mondo ». Invano cercai nella sua voce una sia pur sottile intonazione ironica. Con immutata convinzione disse poco dopo: « Se voi, celibi di tutto il mondo, saprete unirvi, e non dubito che raggiungerete lo scopo al termine di questo vostro terzo congresso, cesserà anche la lotta di alasse ». iiiuiiiliiiiiiiiiiliniiiiliiliiiiiiiiiiliiiiliiiiiiiiiim a l o oe i i i o e a à il e e i, e i Celibi e nubili, vedovi e divorziati, ascoltavano assorti, consci per la prima volta dell'alto impegno sociale di cui li investiva il vice-sindaco di Nizza. E gli furono decisamente grati quando, con galanteria, tutta francese, Mr. Bosio disse. t Se non vi siete sposati non è certo per il vostro aspetto fisico o perché abbiate un carattere difficile: siete dei riflessivi, e prima di affrontare l'esperienza coniugale volete avere lai certezza di non fallire ». Le con-' bressiate l'avrebbero abbraccia- lo, ma tir. Bosio possedeva un | talismano, l'anello nuziale. Lo faceva maliziosamente brillare, agitando la mano sinistra, durante la sua allocuzione. Come si conviene in tutti i congressi, il discorso del vice-sindaco di Nizza non poteva rimanere isolato e provvide il signor Jean Jonquet, ideatore, fondatore, presidente e amministratore unco del < Club des célibataires » di Nizza — il solo, per ora almeno, in Europa — a completare l'opera. Salutati i congressisti, augurato loro un buon soggiorno al sole di imiiiiiiiiiiiiiiiliiitiiiiiiitiiiitiiiiiiiiiiiiiitiuiiiiii consigli: se altri « clubs » sorgeranno, il suo, come primogenito, ne sarà certo valorizzato. Dopo i discorsi, le congressiste hanno posato per il gruppo fotografico d'obbligo che sarà conservato negli archivi del « Club des célibataires » nizzardo come un documento. A un cenno del vice-sindaco. sì spalancarono le porte della vasta sala in cui era servito il rinfresco. I camerieri girarono con guantiere colme di coppe di champagne gelato. L'iniziale disagio si sciolse coi primi sorsi del celebre vino, incominciarono le conversazioni un po' più confidenziali. I quattro congressisti di sesso maschile furono attorniati da schiere di cinguettanti colleghe ansiose di accaparrarsi una compagnia. Il sig. Rieut, organista a Montpellier, teneva bravamente testa e dirigeva con sicura esperienza un vero assalto di ->oci modulate sul < birignao ». Disinvolto e riominatore, un ingegnere di Marsiglia riuscì ad operare una rapida e drastica selezione nel gruppo che lo circondava. Con spavalda sicurezza un commerciante parigino faceva da animatore, riuscendo a formare un'afflatata compagnia con una decina di colleghe. Solo, appartato e dimesso, un < giovane d'ufficio notarile » di Nizza appariva come sommerso dallo ondate di affettata cortesia con cui lo investivano lo congressiste. Era un omino sui cinquanta, timido, riservato, con un sorriso fanciullesco. « Lei è un saggio — gli dissi — conosce i vantaggi del celibato e non intende rinunciarvi ». Afi guardò con occhi quasi angosciati e rispose: « Non è cosi: per sposarsi è necessario il concorso di almeno due volontà; io ho sempre posseduto soltanto la mia ». Provai pana. La solitudine non è sempre uno stato volontario. I congressisti s'incolonnavano per salire sul torpedone che li avrebbe portati in gita a Cannes. Augurai al cinquantenne « giovano d'ufficio notarile » di incontrare la desiderata e indispensabile «.seconda volontày che lo alutasse a riempire la sua solitudine. Sorridendo mesto rispose: « E' un po' tardi, ormai*. Ma negli occhi c',1 balenò improvvisa una maliziosa speranza: < Però, può ancora accadere — soggiunse. — Da qui a lunedì possono succedere tante coso. Francesco Rosso iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiKiia Nizza, ogci però alquanto svagato, egli ha concluso che i celibi, comprendendo in questo termine nubili, vedovi e divorziati d'ambo i sessi, sono la vera forza di ogni paese >. < In Francia vi sono dieci milioni di ceiibl adulti — ha dichiarato sfoderando dati statistici — quasi un quarto della popolazione è formato dai sacerdoti della solitudine: è giusto, doveroso, che si faccia qualcosa per loro ». I sacerdoti della solitudine, a quanto sembra, riescono a ri solvere i loro problemi da soli, almeno a giudicare dalla par- tecipazione non certo plebiscitaria a questo congresso. Il signor Jonquet spera ancora che entro stasera arrivino falangi di ritardatari, ma nei grandi saloni di Villa Massena oggi vi erano forse cento congressisti, quattro uomini, il resto donne, in maggioranza di età certissima, e che non consente di prolungare oltre le riflessioni sul cambio di stato civile. Sei straniere, una tedesca, una belga, una inglese, tre italiune ma residenti in Francia dalla nascita, giustificavano la definizione di « internazionale » che il signor Jonquet ha voluto dare al giocondo appuntamento dei cuori solitari. Tra le congressiste vi erano però anche donne d'aspetto giovanile, eleganti, decisamente belle. Poiché l'aspetto fisico è il coefficiente principale per trovare compagnia, non si comprendeva la ragione che aveva indotto queste ultime ad arruolarsi nell'esercito dei cuori solitari. Era però un segreto abbastanza trasparente, i vari co7tiplcssi di timidezza, sensibilità esasperata, inferiorità, di cui sembra molte doline soffrano e sono causa del loro lento sfiorire in solitudine, non turbano le smaliziate ragazze. Alcune rappresentavano case di prodotti di bellezza e partecipavano alla aduyianza per far propaganda a creme, rossetti e ciprie, per insegnare alle congressiste che lo desideravano la non facile arte del restauro. Altre invece, come una marsigliese occhiverdi e portamento regale, erano venute a studiare da vicino l'organizzazione, imitare il signor Jonquet. Intendono aprire nelle città di provincia piccoli < clubs » dove le anime solitarie possano, tra una <manche» di bridge e una t pesca benefica*, parlare un poco tra di loro, scambiarsi pettegolezzi e maldicenze sjjìociole, smaltire il tedio di una e- ttenza troppo compressa. Il s.gnor Jonquet era prodigo di iiiiiiiiiiti iiiiiiiitiiiiniiiiMiiiiiiiitiiiiiiiiiiii

Persone citate: Bosio, Francesco Rosso, Jean Jonquet, Jonquet, Massena, Raul Bosio