Accoltella in aula l'amante mentre è condannato per truffa

Accoltella in aula l'amante mentre è condannato per truffa Accoltella in aula l'amante mentre è condannato per truffa Durante la Iettata della sentenza, l'imputato, un italiano residente a Caen, veva proposto invano alla donna di sposarlo - Dieci anni di lavoro forzato (Nostro servizio particolare) Parigi, 1 giugno. Un delitto estremamente raro negli annali giudiziari francesi (si conoscono soltanto due precedenti in un secolo e mezzo, nel 1832 e nel 1860), è stato compiuto la notte scorsa nell'aula della Corte d'appello di Caen, dove venivano processati per frode l'italiano Gaspare Lorello, di 26 anni, da Barletta, la sua amante Nicole Deschamps, di 22 anni, e il loro complice Aiallo: quando il presidente pronunciò il verdetto, confermando per il Lorello la precedente condanna a quattro anni di prigione, mentre la pena dell'Aiallo era diminuita e la Deschamps veniva rimessa in libertà, l'italiano si avventò contro l'amante colpendola a vane riprese con un coltello. La vittima cadde insanguinata mentre avvocati, gendarmi e pubblico si scagliavano sull'aggressore per disarmarlo. 11 Lorello e la Deschamps si erano conosciuti l'anno scorso a Parigi in un locale di St. Germain des Prés: il giovane s'innamorò subito della graziosa frequentatrice delle cantine esistenzialiste, che del resto non tardò molto a ce dere alia sua passione. Il Lo rollo possedeva un'auto, ma non aveva un mestiere e riusciva a vivere abbastanza bene truffando i connazionali. Contro di lui erano state presentate cinque denunce; l'Aiallo, che si professa artista lirico e, dice, era in procinto di partire per l'America del Sud quando fu arrestato, lo assisteva nelle sue imprese. Il terzetto viaggiava per la Francia facendo ogni tanto una vittima che procurava loro i mezzi per vivere. Intanto la comportata male, adDeschamps dette alla luce un bambino; sempre innamoratissimo, il Lorello le propose di sposarla e comprò persino le fedi nuziali, ma la ragazza rifiutò. Finalmente, a Rennes, la polizia rintracciò i tre lestofanti ma riusci ad arrestare soltanto la Deschamps e lo Aiallo. Il Lorello fuggì in tempo da una porta dell'albergo e si dileguò: non per molto, però, poiché nel settembre 1955 veniva scoperto a Parigi e raggiungeva così in prigione i suol complici. Condannato dalla sezione correzionale, inoltrava appello e il processo si svolgeva di nuovo ieri dinanzi alla Corte di Caen, quando avvenne ciò che abbiamo riferito in principio. Ammanettato il Lorello, 1 gendarmi trasportarono alla infermeria del Palazzo di giustizia la Deschamps che aveva il viso insanguinato e urlava dal dolore. Un medico ebbe cura di lei. In aula riprese subito il nuovo processo contro l'aggressore, come prescrive il codice per i reati compiuti in udienza.' La Deschamps, le cui ferite non erano gravi, venne a deporre, rinfrancata. Spiegò che mentre il presidente pronunciava la sentenza, 11 Lorello le si era avvicinato porgendole la fede nuziale. La giovano respinse ancora l'offerta e intanto il presidente confermava la condanna a quattro anni per l'imputato; questi, inferocito dalla ripulsa, si scagliava su di lei colpendola al collo, al capo ed al mento « Non la volevo uccidere, né vendicarmi — ha detto il Lorello — l'amo sempre ed ella si è esempio quando rifiutava di farmi vedere il nostro bimbo; 10 l'amo e lei mi ha abbandonato >. Quando il presidente pronunciò il secondo verdetto, condannando il Lorello a dieci anni di lavoro forzato ed a venti di confino, l'imputato cadde a terra semisvenuto, e fu necessario trasportarlo di peso al furgone cellulare. 1. m.

Luoghi citati: America Del Sud, Barletta, Francia, Parigi