Anche i «produits de beaute» possono aiutare il criminalista di Francesco Argenta

Anche i «produits de beaute» possono aiutare il criminalista E" STATA UNA DONNA A FARE LA SCOPERTA Anche i «produits de beaute» possono aiutare il criminalista Un'impronta di uno dei settantanovè tipi di rossetto, un frammento di una delle ventisei varietà di smalto da unghie, ritrovati sul luogo del delitto, possono offrire la chiave per diradare i misteri più tenebrosi - l)n autore di lettere anonime fu scoperto per aver inumidito con la lingua un francobollo Anche t produits de beauté, tutti i mirabolanti ingredienti di cui sovrabbonda ti mercato e dei quali la donna sapientemente si avvale per farsi bella, per apparire piacente, per puntellare, a volte, la crudele cadenza degli anni — rossetti per le labbra, creme, cosmetici, smalti per le unghie, ecc. — possono presentare, in criminalistica, un interesse sorprendente, a volte decisivo. La scoperta è stata fatta da una donna: una giovane assistente dell'Istituto di medicina legale di Pisa, la dott. Rossana Ventura. Con certosina pazienza, sotto il controllo del direttore del suo Istituto, il prof. Dominici, e con il contributo del Consiglio nazionale delle ricerche, ella è venuta analizzando, in questi anni, i produits de beauté immessi sul mercato dalle ditte che vanno per la maggiore, vale a dire le più reputate. L'indagine aveva per scopo di stabilire degli standards capaci di consentire il riconoscimento di una impronta di rossetto, ovunque sia stata lasciata; di spianare la via agli investigatori, allorché, in una vicenda qualsiasi che abbia richiesto il loro intervento, vengono a trovarsi in presenza di una traccia di maquillage, lasciata dalla vittima o sulla vittima. Si dice che quello che dolina vuole ecc. ecc. Ebbene, non si può negare che la dottoréssa Ventura sia riuscita nella sua indagine, abbia raggiunto gli obiettivi che la indagine si proponeva. Ella ha praticamente dischiuso, con le sue ricerche, nuove vie all'indagine criminalistica, ha coronato di una sorprenden¬ iiiiiriiiinriiiiitiiiiitriiiiiiiiiiiriiiiiiiiiiiiiitriiiiii te ed impensata appendice il già così ricco e romanzesco capitolo della criminalistica che ha per isfondo il rilievo, l'esame e l'identificazione delle tracce. Non c'è criminale che non lasci qualche segno del suo passaggio sul luogo delle sue gesta. Ma se le impronte digitali, lasciate dal malfattore, possono considerarsi le tracce di elezione, in quanto presentano un potere di identificazione che non lascia scampo, quante altre tracce, ancora, ed alle quali non si fa caso, sono rilevabili in un sopraluogo! La loro varietà è infinita, inimmaginabile e i trattatisti stessi sono nell'impossibilità di tener dietro alla casistica, cUr s'arricchisce ogni giorno: si limitano ad ammonire gli investigatori che la ricerca delle tracce non deve soggiacere a regole fisse; che in ogni affare si possono rilevare tracce di natura diversa, disparatissime, ma tutte e sempre preziose ai fini dell'identificazione del colpevole. Del resto, il dilatarsi della gamma delle tracce di cui riesce possibile oggi l'utilizzazione in criminalistica è in stretto immediato e proporzionale rapporto coll'evoluzione della tecnica e della scienza, coll'afflnarsi dei procedimenti e delle ricerche di laboratorio, con l'infoltirsi delle acquisizioni che si vanno ottenendo, proprio, in criminalistica. Il prof. Canuto ha insegnato che anche un capello, ritrovato sul luogo del delitto, allorchè sia sezionato con una particolare tecnica — qualcosa di più dello spaccare un capello in quattro! — può offrir la chiave per scagionare un innocente e smascherare il colpevole; il prof. Lattcs ha dimostrato che nella saliva (fluida ed essiccata) sono contenuti gli agglu tinogeni gruppo-specifi- iriiiiiiiiiiiiiiriiiiiiiriiiiiiiiiiiiiirriMiiiiiiiiiiiiiiii ci uguali a quelli del sangue del medesimo Individuo, sicché nel caso di un assassino che aveva lasciato sul luogo del delitto un mozzicone di sigaretta, la sua identificazione potè avvenire — sicura ed incontrastata ' — attraverso le reazioni gruppospecifiche della saliva di cui era impregnato il mozzicone; ed ecco che, ora, a Zurigo, nell'ambito di quel laboratorio di polizia scientifica, va affermandosi una tecnica nuova, prodigiosa. Due individui sono sospettati di essere stati gli speditori di un anonimo, o di una pioggia di anonimi: ebbene, l'individuazione del colpevole' avviene attraverso l'esame della microflora ' Lattcrica lasciata dall'anonimo nell'inumidire con la sua saliva i lembi della busta e il lato gommato del francobollo. Si tratta di metodi di indagine estremamente sensibili, ma che conducono a realizzazioni del più grande interesse. Sennonché, da noi, dove la polizia scientifica non ha un'organizzazione periferica aggiornata ed efficiente, e dove polizia e magistratura usano ricorrere ai laboratori degli Istituti di medicina legale solo nei casi più clamorosi, si dovrà attendere àncora parecchio prima che queste indagini, suggerite dalle recentissime conquiste della tecnica, possano trovare la generalizzazione che tutti dovremmo auspicar re. Ed è un grave danno per la società, una fortuna immeritata per i malfattori. Quanti , furfanti rimangono inafferrabili e vanno impuniti in virtù della insufficienza della organizzazione investigativa T In tema di incendi si suole attribuire le cause a un corto circuito, per gli incendi che scoppiano in città, alla fermentazione del fieno, per quelli che si hanno a lamentare in campagna. Ebbe?ie, fa scienza non è disarmata per scoprire ed accertare le cause degli uni e degli altri: può calcolare, con estrema esattezza, l'intensità della temperatura cut è salito un filo di rame o una conduttura metallica; può stabilire se il numero dei microbi termofili contenuti nel fieno poteva o no provocare il sinistro. Anche le impronte digitali latenti che possono figurare su un documento, una busta ecc., sono rilevabili, oggi, senza chf il -processo impiegato per metterle in evidenza lasci una traccia qualsiasi, metta tn sospetto l'indiziato. E !a spettrografia, nelle infinite applicazioni cui dà luogo, offre dei risultati mirabolanti Sequestrata in casa di un individuo sospetto una macchina per la pulitura dei metalli, > tecnici del laboratorio di polizia di Zurigo hanno potuto identificare qualitativamente e quantitativamente le tracce' d'oro lasciate nella macchina dall'impiego eh" n* aveva fatto il proprietario: un abile falsario, specializzato nella fabbricazione delle monete auree. Per la repressione del contrabbando e del traffico degli stupefacenti si vonno spendendo, ovunque, somme intentissime. La polizia usa dar la caccia ai contrabbandieri servendosi di mezzi veloci, e forse più veloci dei loro. Ma talvolta, per l'accertamento del reato, basta l'indagine di laboratorio. In Svizzera un traffico di stupefacenti in grande stile è stato scoperto ea accertato senza che t gendarmi dovessero avventurarsi in gimhane pericolose: è stato scoperto coi semplice ausilio del microscopio. Fermata la macchina con cui si sospettava avvenisse il trasporto delle sostanze stupefacenti, è stata raccolta accuratamente tutta la impalpabile polvere di cui erano intrisi i tappeti ed i sedili della vettura. Ed ecco, il microscopio a riscaldamento elettrico, lo strumento che serve a determinare il punto di fusione di materie la cwi composizione è ignota, e che consente, altresì, di identificare le polveri più eterogenee ed impalpabili, ha messo in risalto nelle polveri della vettura la presenza di tracce di morfina. In un altro caso, assai più semplice, per altro, si trattava di una banconota trovata nella tasca di un individuo sospetto e sulla quale il microscopio aveva rivelato la presenza di polveri, o tracce di polveri disparate: farina di mais, zucchero, polvere di latte ecc. L'ipotesi più fondata, era che la banconota fosse stata sottratta ad un pasticciere. E così era in effetto. Oggi, dunque, dopo la laboriosa indagine condotta dalla dott. Ventura ed i cui risultati, consacrati in ampie tabelle, son resi noti da Minerva Medicolegale, anche i produits de beauté entrano al servizio della criminalistica, possono soccorrere gli investigatori in casi che sino a ieri erano giudicati tenebrosi e senza possibilità di soluzione. La dottoressa Venturo — ed è significativo, ma forse anche provvidenziale,- che un'indagine siffatta sia stata condotta da una donna — ha preso in esame 79 tipi di rossetto per le labbra, i tipi più pregiati, ma anche i più, comuni ohe esistono in commercio. Con rigorosa metodologia, ed una tecnica complicatissima, che sarebbe lungo esporre e che riuscirebbe ad ogni modo diffìcile da riferire, ella ha messo in risalto gli elementi differenziali fra i vari tipi di rossetto che esistono in commercio e fra i tipi che presentano tonalità diverse, pur essendo prodotti dalla stessa ditta e con lo stesso processo. ci d 11 ■ i ■ i l 11 i 11 i ■ r 11 r 11111 > ; i e i i r 111 < r 11 ■ • 11 < 11111111 < ■ ■ 11 r Le tonalità — dal rosso corallo al cardinale chiaro — sono infinite, proprio come sono infiniti i gusti delle signore che ricorrono al rossetto per dar risalto alla loro espressione, al loro sorriso. Ma infinite sono anche le tonalità degli smalti per le unghie: la dott. Ventura ha analizzato S6 tipi di smalti, con tonalità dall'arancio giallo al rosa violaceo. E dalla solubilità dei rossetti e degli smalti, attraverso prove e controprove, fatte alla luce solare e alla luce di Wood, ella è giunta a fissare degli standards: un'impronta di rossetto, un frammento di smalto, staccar tosi dalla lamina ungueale, o per processo di invecchiamento o per azione meccanica, possono consentire all'investigatore, quando abbia a repertarle in un sopraluogo, di far luce su una vicenda che, forse, senza l'apporto di questa sperimentazione, resterebbe avvolta nel più fitto mistero. Francesco Argenta

Persone citate: Canuto, Dominici, Minerva Medicolegale, Rossana Ventura, Ventura, Wood

Luoghi citati: Svizzera, Zurigo