La leucemia si manifesterebbe dopo 4 anni dalle radiazioni

La leucemia si manifesterebbe dopo 4 anni dalle radiazioni La leucemia si manifesterebbe dopo 4 anni dalle radiazioni E' la cauta tesi di uno studioso romano sulle conseguenze dell'atomica • Continua la polemica dell'cOsservatore» col fisico Cherwell (Nostro servizio particolare) Roma, 4 giugno. (a, n.) L'Osseruafore Romano, e. proposito dell'annuncio dato dal premio Nobel americano Pauling, Armato da duemila scienziati, nel quale si dà per dimostrato che l'aumento delle radiazioni conseguenti alle esplosioni atomiche è causa di danni alla salute degli esseri umani di tutto il mondo e avrà sinistre influenze sulle future generazioni, sottolinea che il documento fu sottoscritto da due altri premi Nobel, il prof. Mullekkj, che nel 1946 fu premiato per la scoperta che le radiazioni penetranti producono mutazioni nelle piante e negli animali, ed il prof. Joseph Erlanger. Sottolineando che il dott. Pauling ha precisato che alcuni fisici non hanno firmato l'appello perché in esso si dichiara che i firmatari conoscono gli effetti degli esperimenti, mentre i fisici non ne hanno una diretta conoscenza, l'organo vaticano annota: « Questa rivelazione che indica uno scrupolo scientifico tanto più rispettabile quanto più dichiarato in piena sincerità e umiltà, virtù così proprie degli autentici scienziati, mentre può spiegare l'ottimismo del fisico Lord Cherwell, offre un eloquente esemplo di come e quanto la mitologica nemesi si inserisca, persino in pieno secolo ventesimo, nel disincantato trionfo della scienza. Lo scienziato inglese aveva denunciato alla Camera dei Lorda un mese addietro ed aveva confermato nella sua lettera al Times, in polemica con L'Osservatore, l'incompetenza del Papa e del premio Nobel per fa pace Schweitzer di intervenire su una grandiosa questione scientifica tanto più delicata quanto più inquadrata in una non men grandiosa questione polìtica. Ed ecco che rivelandosi, per sincera ed umile confessione dei competenti di fisica, la loro incompetenza in biologia, la censura di Lord Cherwell gli ritorna contro, come se a lanciarla avesse mirato ai suoi bersagli con un colpo di boomerang >. Una ulteriore testiroonian za sulle terribili conseguenze delie radiazioni atomiche è fornita da un'intervista, concessa ad un quotidiano romano dal prof. Giovanni Di Guglielmo, direttore del Cen tro nazionale trasfusione del sangue. < Indubbiamente, — egli ha dichiarato il pericolo di ve-nlre colpiti da leucemia esiste per le popolazioni investite dalle radiazioni ionizzanti sprigionate dalle esplosioni di bombe atomiche od all'idrogeno. Non è facile però prevedere le percentuali dei colpiti da leucemia in quanto diversi sono i fattori che possono intervenire >. Secondo il prof. Di Guglielmo la leucemia provocata da tali radiazioni non si manifesta sùbito, ma a distanza di anni. Tale influenza tardiva provoca l'insorgenza di qualsiasi forma di leucemia, con prevalenza però delle forme acute e subacute con esito letale rapido. La massima incidenza delle leucemie tardive da bombardamento atomico si è avuta dopo un periodo da quattro sei-sette anni. In base alle constatazioni fatte in Giappone si deve ritenere però che le radiazioni ionizzanti da sole non sono sufficienti a svolgere un'azione leucemica e che quindi occorre l'intervento di altri fattori, tra i quali è probabile in alcuni individui 11 fattore co- stltuzionale.

Persone citate: Di Guglielmo, Giovanni Di Guglielmo, Joseph Erlanger, Pauling, Schweitzer

Luoghi citati: Giappone, Roma