Anche i liberali hanno deciso di votare contro il ministero Zoli

Anche i liberali hanno deciso di votare contro il ministero Zoli ZI iti o fioco Io vt* ha solo Vappoggio della, dm e* e delle desire Anche i liberali hanno deciso di votare contro il ministero Zoli 11 Presidente del Consiglio prepara il discorso con cui concluderà la discussione al Senato - Si spera ancora in uno schieramento più favorevole - Il quotidiano missino in polemica con il "Popolo» Roma, 1 giugno. Anche i parlamentari liberali hanno deciso di votare contro il governo. La decisione era già nell'aria da molti giorni, ma stamane è stata annunciata ufficialmente con un ordine del giorno motivato. Il documento denuncia nel monocolore democristiano <l'i' izio di un nuovo sistema polìtico nel quale, in luogo di auspicabili alleanze apertamente concluse tra forze responsabili, si ricercano indifferentemente voti da qualsiasi provenienza in base a programmi reticenti ed equivoci >; accusa il programma illustrato da Zoli di c demagogia di sinistra », in particolare per quanto riguarda la struttura e l'autonomia dello Stato (regioni, scuola) e l'indirizzo economico-sociale (patti agrari, gestione delle partecipazioni statali, Impiego delle rlBorse nazionali) ; e conclude con l'annuncio che, votando contro la fiducia, i liberali si riservano libertà di azione sui singoli provvedimenti che verranno successivamente proposti dal governo. La decisione del P.L.I. toglie le ultime speranze a coloro che, nei circoli governativi, si adoperavano per bilanciare i voti favorevoli della destra con la astensione di almeno qualche gruppo di centro. Essi trovano, tuttavia, nella motivazione con cui la decisione stessa è stata annunciata un motivo di indiretto compiacimento. Se i liberali giudicano il programma troppo a sinistra vuol dire che il governo non si è spostato a destra e che, di conseguenza, esso non è condizionato dai voti monarchici e missini. Questo non significa che ci si sia rassegnati allo schiera- , o a e i a n r e mento parlamentare che si va profilando. Al contrario: il discorso con cui martedì Zoli concluderà il dibattito al Senato si preannuncia più fermo ed esplicito dell'illustrazione programmatica. « La base della ti c. non può considerare senza riserve — ha scritto stasera l'agenzia portavoce dei gonelliani " cristiano-sociali " — la ipotesi di un monocolore che si regga sull'appoggio, determinante e condizionante, di monarchici e missini: senza che esista, per giunta, quello stato di necessità che caratterizzò il governo minoritario di ÌDe Gasperi del '47. Zoli non lo ignora, così come non ignora che ciò porterebbe ad una contrapposizione di blocchi, con vantaggio comunista; ed è quindi da ritenere che egli si valga della replica per le opportune chiarificazioni >. Le opportune chiarificazioni dovrebbero servire a due obiettivi: in primo luogo convincere altri settori dello schieramento parlamentare a non opporgli una sfiducia pregiudiziale; in via subordinata dimostrare all'opinione pubblica che non vi è alcuna collusione tra governo e destre e che il voto favorevole di queste ultime è dettato esclusivamente da considerazioni di natura tattico-clientelistica. Una conferma di ciò si potrà avere domani leggendo il fondo pubblicato dal quotidiano missino II secolo d'Italia. In esso — rivolgendosi al presidente Zoli e in polemica col Popolo — 11 sen. Franz Turchi scrive:-cLei conferma il suo antifascismo, noi confermiamo il nostro fascismo, lei ritiene di ricordare le date dell'antifascismo nel momento in cui per ragioni obiettive e da lei non volute il suo governo ha bisogno dei nostri voti. Noi le diciamo che i nostri voti sono a disposizione non sua, ma dalla nazione. ». '? ìt jofSalin.tl ~ verse i «unii continuano a guardare "tutti quegli esponenti democristiani che temono la «qualificazione a destra > — si mantengono, però, sulla negativa. «L'intento è uguale per i fautori del monocolore ambivalente e pendolare e per i fautori del quadripartito — ha scritto stasera Nenni — si vuole evitare la qualificazione politica della d.c, che noi consideriamo indispensabile e inevitabile ». Enzo Forcella che in ogni altro giorno, si stringe oggi intorno ai cittadini alte armi, perché dal celebrare le date più significative della loro storia i popoli, che non si abbandonano al vano orgoglio della gloria e della potenza, traggono ragione di fiducia ed incitamento ad adempiere con ferma serenità i dovcrt più alti verso se stessi e i-erso la po'. ;. < Soldati d'Italia! « Soltanto da questo intimo legame con la nazione attingono luce i vostri sacrifici, le vostre fatiche, le vostre rinunce. E perciò, concepita ed attuata in questo spirito, la missione alla quale siete chiamati si palesa, anche sotto t'aspetto civile, impareggiabile scuola educatrice. < Ma io so anche che la vostra compagine di organizzazione e di spiriti si fa di anno in anno meglio rispondente alle esigenze che la motivano. Ed io vi rendo oggi testimonianza della riconoscenza che la patria vi deve e vi porta per questo vostro costante impegno di perfezionamento, il quale si concreta in una garanzia, per ora insostituibile, di pace e di progresso per tutti. c Ufficiali, sottufficiali, solda ti di ogni arma e specialità « Neil' odierno anniversario di questa nostra Repubblica si spiegano ovunque le bandiere della patria. Stringetevi intorno ad esse che sono segno di memorie e di speranze e siate sicuri che il popolo tutto, in sieme con me, vi è oggi più che mai affettuosamente ricino >. Un altro messaggio è stato indirizzato dal ministro Ta viani. Zoli esce da Palazzo Madama al termine della discussione. Dietro 11 Presidente del Consiglio è Scoccimarro. (Tel.)

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