L'on. Pella inaugura a Milano il convegno di studi sulla CECA

L'on. Pella inaugura a Milano il convegno di studi sulla CECA La Comunità Carbone e Acciaio conclude il suo "periodo transitorio, L'on. Pella inaugura a Milano il convegno di studi sulla CECA Cinquecento uomini politici, giuristi e industriali di sei Paesi discutono sull'avvenire della Comunità - Il Ministro degli Esteri dichiara: «Nonostante le enormi difficoltà, l'Europa sta marciando sulla strada dell'unificazione» Un messaggio di Gronchi: «L'unione politica è la sola garanzia di prospero progresso nella libertà e nella pace» (Dal nostro inviato speciale) Milano, 31 maggio. Il congresso internazionale di studi sulla Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio — che ha avuto Inizio oggi all'Università Bocconi di Milano sotto la presidenza del ministro degli Esteri on. Fella e con l'intervento di cinquecento uomini politici, diplomatici, giuristi, economisti, industriali e sindacalisti di Francia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Italia — acquista oggi un interesse più vasto di quanto esso specificamente si ripropone, e cioè della valutazione sotto 11 profilo economico e giuridico dell'azione della CECA al termine del c periodo transitorio > di cinque anni e alla viglila del la completa abolizione (l'anno prossimo) delle tariffe doganali sia sul carbone sia sull'acciaio fra I sei Paesi membri. Poco più di due mesi, infatti, sono pasaati dalla firma da parte degli stessi sei governi dei nuovi trattati per 11 Mercato comune e l'Euratom, che stanno ora per essere presentati all'esame del sei parlamenti-, il bilancio che in forma severamente scientifica l'attuale congresso s| ripropone di a a tracciare per 11 primo quinquennio di vita della CECA, sarà indubbiamente prezioso anche per il funzionamento degli altri due organismi (per quanto non identici nella loro struttura alla CECA) con i quali l sei Paesi si apprestano ad associarsi compiendo un nuovo passo sulla lunga e certo non facile strada dell'unificazione di un'Europa libera e democratica. E' logico, infatti, identificare nella Comunità del Carbone e dell'Acciaio — secondo l'espressione del rettore dell'Università Bocconi, prof. Sapori, che ha porto il saluto al congressisti — < Il primo e solido anello di una catena di istituzioni destinate a dare all'Europa la sua forma unitaria, a consentire ai popoli europei di accomunare e potenziare le loro risorse e capacità per inserirsi come elemento attivo nel giuoco delle forze politiche, economiche e spirituali del mondo >. Cosi si è espresso in un mes saggio, di cui ha dato lettura l'on. Pella, 11 Presidente della Repubblica on. Gronchi: «Nell'invlarc al congressisti quel saluto che avrei desiderato recare di persona, formulo voti perché i loro dibattiti abbiano ad apportare nuovo fecondo impulso all'opera della Comunità per gli sviluppi di quella soli dale economia europea che è essenziale presupposto di una unificazione politica, sola garanzia efficiente per un avvenire di prospero progresso nella libertà e nella.pace >. La Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, la cui durata è prevista in cinquanta anni — ha quindi detto il Ministro degli Esteri e presidente del congresso on. Pella — non è ancor giunta alla fine del quinquennio dell'Iniziale periodo transitorio e già gli stessi sei governi han proceduto alla tir ma degli altri due trattati per il Mercato comune e l'Euratom. E' chiaro che, nonostante le enormi difficoltà che caratterizzano ogni processo storico, < l'Europa sta marciando sulla strada dell'unificazione >. E' un fenomeno politico nel senso più elevato del termine, che comporta nuove strutture e nuove istituzioni: di qui l'importanza di vagliare quella che è stata la prima esperienza, l'esperienza della CECA, di fissarne l'aspetto veramente nuovo in campo sia giuridico che economico, di trarne le dovute deduzioni. E' questo lo scopo del congresso, al quale — ha concluso li Ministro degli Esteri — sono state presentate decine di relazioni, frutto di mesi e mesi di studi da parte delle più emi nenti personalità europee del diritto, dell'economia, dell'Industria, del lavoro. La complessa organizzazione del congresso è stata curata dal Centro italiano di studi getAldcu — i i giuridici, il cui prèsi'l ihtfl — e presidènte della Corte Costituzionale — Gaetano Azzeriti ha oggi definito la manifestazione come « un atto di fiducia nella validità dell'idea europea, di cui la CECA è stato Il primo esempio concreto ». Anche il giurista — ha detto l'illustre magistrato — può e deve dare la sua opera per la costruzione dell' Europa unita in quanto egli non è soltanto un semplice strumento, un classificatore di norme e di Istituzioni, ma anche, secondo l'esempio della giurisprudenza romana, Il profeta che prevede la loro evoluzione e l'autore degli strumenti atti alla realizzazione. Sarebbe opportuno, secondo 11 presidente della Corte Costituzionale Italiana, che 11 congresso prospettasse l'opportunità di dar vita ad un organismo permanente per lo studio del problemi dell'Unione europea. Altri discorsi di saluto Bono stati pronunciati dal sen. Battista, vice-presidente dell'assemblea della CECA In rappresentanza del presidente Furler, e dall'on. Wehrer per il presidente dell'Alta Autorità René Mayer. Il prof. Giorgio Balladore Palllerl ha quindi letto la prolusione sul problemi giuridici della CECA sottolineando l'aspetto innovatore consistente nel fatto che l'Alta Autorità rappresenta una autorità pubblica nei confronti degli Stati membri, così come lo Stato nei confronti degli individui. La stessa concezione dello Stato come diretto ed unico sovrano nei confronti del suoi soggetti non ha più carattere assoluto In quanto si ritirano gli antichi poteri per creare delle Comunità speciali: « Slamo agli albori di questo processo di trasformazione, e per comprendere tali nuove istituzioni occorre esaminarle sotto nuove visuali ». Sul problemi economici della CECA la prolusione è stata tenuta dal prof. Gius-^pe Ugo Papi, il quale — dopo aver escluso che intese di questo tipo debbano significare dirigismo, discriminazione o esclusione di Paesi terzi —- ha concluso che < la Comunità Europea Carbone e Acciaio costituisce nella storia della collaborazione Internazionale non solo un atto di ardimento, ma una realtà feconda di risultati». Con le due prolusioni, giuridica ed economica, sì è conclusa la prima seduta durante la quale molti e calorosi son stati gli applausi (particolarmente vivi quando l'on. Pella ha letto il messaggio del Presi dente della Repubblica con l'accenno alla «unificazione politica come unica garanzia di progresso nella libertà e nella pace », e quando il Ministro degli Esteri italiano ha affermato che « l'Europa è in marcia bu questa strada»). In se¬ rata i cinquecento congressisti si sono trasferiti a Stresa, dove li attendono otto giornate di dibattiti: le riunioni infatti si concluderanno soltanto domenica 9 giugno.