Record di partecipanti al congresso ili enigmistica di Antonio Antonucci

Record di partecipanti al congresso ili enigmistica Record di partecipanti al congresso ili enigmistica Un lombardo vincitore nella prima giornata: har.solto 13 dei 14 misteri proposti, in 14' 14" e 4/5 (Dal nostro inviato speciale) Levante), 30 maggio. Il 30° Congresso enigmistico nazionale ha raccolto a Levante un record di partecipanti, esattamente 232, e non è dir poco ove si pensi che gli iscritti ufficialmente alla categoria sono appena 520 e i « dispersi », chiamiamoli cosi, portano la cifra poco al di là dei mille. Una volta essi erano molti di più. Torino ad esempio, poteva considerarsi un faro di grandissima luce tanto che la prima rivista enigmistica nacque proprio a Torino, si chiamava «La gara degli indovini» diventata in seguito «La corte di Salomone ». Vi troneggiò l'eccelso Ezechlello^ (ing. Selmo). Adesso Torino è a parecchia distanza da Roma, Milano, Genova, Imola, Como e non parliamo poi di Sassuolo che d'altronde e proporzionalmente capolista su tutti quanti. Non mancano però a Torino nomi di vasta risonanza come Raffaele Bertoletti, Cario Buscagliene, Ester Levi, Valentina Raballo, Marina Righini, Paolo Todros. Nel fare i conti, non dobbiamo dimenticare che ci troviamo in presenza della enigmistica classica, la quale è assai differente da quella popolare (puzzle). Questa sarebbe l'inflazione e quindi la banalizzazione dell'enigmistica anche quando tenta di conservare un minimo di valore aureo nell'indovinello, per esempio con « fa pagar cara l'acqua» (oste), «un eletto» (deputato), «si fa alla regola» (strappo), «frutto tricolore» (anguria), «i confini dell'Albania » (a-a), «un'erba che la distinguono anche i cie ohi » (ortica). Ora il « classico » chiede tempo e fatica, specialmente quando si tratta di chiudere un pensiero «sotto il velame delli versi strani > (Dante) con l'obbligo di essere non soltanto strani ma anche poeti. La fatica piace sempre meno, il tempo è sempre più distratto altrove. I geniali superstiti dell'enigmistica classica ci tengono molto a differenziarsi dalla folla, tanto che ad ogni congresso, questo compreso, riaffiora la proposta del « puri » di abbandonare la parola « enigma » (discorso oscuro), per raccogliersi all'ombra di altre più confacenti alla natura del gruppo, come diploismo (doppio senso), dilogia (doppio discorso), anflbiologia (che sarebbe un discorso di acqua e di terra). Ma l'idea è rimasta sempre in aria, e rimarrà il anche questa volta. Il fior flore del congressisti s'è lmpegnatooggi in una gara di soluzione. Chiusi ognuno in una cabina ermetica, si sono visti presentare misteri da sconcertare Edipo. « Corsara bionda» (signora CecilLv Malvecchio) li ha definiti « indecenti > cioè, collera a parte, non idonei al momento, perché gli « ascensionisti » sono stanchi per il viaggio e han poco tempo disponibile. Pare che in realtà ci fossero da scalare pareti di 6° grado. Non tutte peraltro. E' facile indovinare che « metter su pancia » significa « farsi largo nella vita » e che colui il quale «al teatro della fiera ci sorride — presentando le sue domande infide » non è Mike Bongiorno come il titolo del «poema» vorrebbe dare ad intendere, ma il « domatore » («domande», cioè «da domare»). Con un po' di sforzo e molto allenamento possiamo anche tirar fuori «fa» «fari» e «farina» (cioè una «parola progressiva») da versi intitolati «^'ispirazione »: «non anco è il sol » (sole, significato apparente; significato effettivo: nota musicale preceduta come tutti sanno dalla nota fa) che all'opera m'incita — ma i geni della notte offrono il sole» (e i geni della notte sono per l'appunto i « fari ») ed ecco inno alla vita, portata a fine un'opra di gran mole » (ove si pensi che da mole derivano molino e molitura, abbiamo pronta la «farina»). E però anche i più esperti nella loro stragrande maggioranza si sono fiaccati di schianto nei confronti della crittografia che dice: « SRVEIZIO ». Presa la parola in se stessa, è un chiaro errore di stampa. In linguaggio enigmistico viceversa, significherebbe: «Mancata osservazione di una precisa disposizione di servìzio»; se dìfatti in « servizio » fosse apposta la «e», ossia se questa vocale fosse disposta con precisione, ogni punto interrogativo svanirebbe Disastri della noncuranza! E" risultato primo Paolino, pseudonimo di Paolo Ogheri, lombardo, che secondo alcune indiscrezioni avrebbe risolto tredici dei quattordici misteri del giorno in 14'14" e 4/5. Domani gli enigmisti si vendicheranno col proporre essi stessi ardui rompicapo. Questa volta tutti in versi, minimo 14, massimo 30. E' la gara per il secondo premio «Levanto», il cui vincitore sarà proclamato domani sera con balli, musiche, fuochi artificiali, applausi. Antonio Antonucci

Persone citate: Cario Buscagliene, Ester Levi, Marina Righini, Mike Bongiorno, Paolo Ogheri, Paolo Todros, Raffaele Bertoletti, Selmo, Valentina Raballo