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Quattro atti unici ieri sera al « Gobetti » Quattro atti unici ieri sera al « Gobetti » Ieri sera al « Gobetti » una nuova compagnia . di prosa, composta quasi esclusivamente di giovani, ha rappresentato con successo quattro « storie da ridere >; quattro divertenti e interessanti atti unici. S'è cominciato con «La defunta signora madre » di Georges Feydeau, una farsa gioconda e Irresistibile, in cui il « crescendo » è abilmente giuocato sino alle Anali, pirotecniche esplosioni: un marito che torna in maschera da una festa, una moglie risentita, un falso annuncio di morte 'recato da un servo sciocco: è una cosette da nulla, ma vivificata da un mestiere di classe. Poi è stata la volta di Courtellne con «I Boulingrin»: buffo, grottesco miserabile duello fra due coniugi che trascinano un attér rito ospite nel loro disordine e nella loro violenza: qui-, ad un certo momento, l'esasperazione comica s'avvia chiaramente ad una sorta di disprezzo verso il genere umano e le sue beghe indecorose. Al nostri tempi si salta con «La donna nell'armadio > di Ennio Fiatano, una satira precisa e feroce di certi ottusi sistemi d'indagine poliziesca; e con «La lezio ne» di Eugène ■ Jonesco, vertiginosa acrobazia verbale di singolarissima intonazione. Sotto la regia attenta di Enrico Ramerò, gli attori hanno recitato gli atti unici con disinvolta naturalezza e con un impegno che ha spesso portato ad eccellenti effetti d'ilarità. Ricor diamo Livia Contardi, Vittorio Di Giuro, Ernesto Cortese Gioannl Bobso, Lucetta Prono Clara Auteri. Il gradevole, colorito spettacolo è stato accolto con unanimi consensi dallo scarso pubblico. Si replica. Vice