Convocati alla Casa Bianca i capi militari per il disarmo di Gino Tomajuoli

Convocati alla Casa Bianca i capi militari per il disarmo improvvisa decisione dei Presidente americano 1 riflettei ti ©1* il iVet€? Forfe Convocati alla Casa Bianca i capi militari per il disarmo Il piano che Stassen discuterà con i russi a Londra prevede: ispezioni aeree cominciando dalle zone artiche, riduzione delle forze armate convenzionali compresi aerei e sottomarini; raccolta degli armamenti in eccedenza in campi dell'ONU - Limitata a tre Stati la produzione delle armi atomiche (Dal nostro corrispondente) Washington, 24 maggio. Domattina alle nove, alla Casa Bianca verrà presa una delle decisioni che potrà Influenzare il corso degli avvenimenti mondiali nei prossimi anni. Dopo un'altra riunione di capi politici e militari, la terza in tre giorni, il presidente Eisenhower ha deciso improvvisamente questa sera di convocare per domattina una conferenza di alti ufficiali per discutere i particolari del piano di disarmo che gli Stati Uniti si preparano ad offrire alla Russia con buone possibilità di successo. Il segretario stampa del Presidente, Hagerthy, ha rifiutato di confermare o smentire le seguenti informazioni sul piano, che però, per la autorevole fonte da cui provengono, sembrano del tutto attendibili. 1) L'offerta che l'America si prepara a fare non è « definitiva ». Gli Stati Uniti cioè dichiareranno che sono disposti a negoziarla e ad includere le controproposte sovietiche e di altri Paesi nel piano finale. Con ciò, si intende incoraggiare i negoziatori a non fermarsi davanti all'insorgere di eventuali ostacoli ed a continuare a rimanere sul terreno della collaborazione costruttiva. Questo atteggiamento è necessario perché'si ritiene che, ie il processo per l'accordo si svilupperà favorevolmente, ci vorrà molto tempo, quasi due anni, prima che un'intesa per il limitato disarmo e la ispezione possa essere messa in pratica. 2) Come primissima misura, gli Stati Uniti propongono che 1 bilanci militari delle grandi Potenze vengano ridotti del dieci per cento e non del quindici come Il delegato russo a Londra ha proposto. GII Stati Uniti decideranno domattina in quale modo qualunque Stato potrà controllare clip gli altri eseguano effettivamente la riduzione. stpngtodseecmardar Il maggiore ostacolo di questo primo passo è quello di determinare in che modo sarà possibile controllare che l'Unione Sovietica rispetti l'impegno. Varie proposte sono state studiate ed il consiglio straordinario della Casa Bianca dovrà indicare, domani, quale sembra la più suscettibile di essere accettata dalla Russia e di rispondere allo scopo. 8) Il secondo passo, contemporaneo al primo, dovrà consistere nel deposito, da parte di ogni nazione, di una percentuale dei suoi armamenti in campi intemazionali di riserva. I campi saranno posti sotto la sorveglianza di organi delle N.U. Se gli accordi per il disarmo procederanno in modo soddisfacente, quantitativi di armamenti potranno essere o distrutti o convertiti, sempre sotto sorveglianza dell'UNO, in strumenti utili alla economia generale. Dal momento in cui i quantitativi di armamenti verranno depositati nei campi dì raccolta, il Paese che li cede ne conserva il diritto di proprietà ma abdica, temporaneamente, a quello di usarli 4) Il Consiglio straordina-rio della Casa Bianca dovrà decidere se proporr* eh? gli armamenti ceduti ammontino al 10 o al 15 per cento di quelli attualmente posseduti oppure se la riduzione si dovrà fare per contingenti di ogni arma. Un punto su cui è stata già raggiunta a Londra una notevole misura d'accordo è che in questa primissima fase non siano incluse nelle riduzioni né le armi atomiche né quelle nucleari e neppure le installazioni ed i materiali occorrenti alla loro fabbricazione. Ma sono inclusi gli aerei pesanti ed a largo raggio capaci di trasportare e sganciare armi atomiche e nucleari; ed inoltre artiglierie pesanti, sottomarini, corazzate. 5) Le tre potenze atomiche ed il Canada dovranno dichia- rare di esercitare ogni pressione in loro potere per convincere tutti gli altri paesi ad astenersi dal fabbricare acquistare e conservare armi atomiche o nucleari. L'invito a questa astensione nucleare è diretto soprattutto alla Francia, Germania, Cina, Giappone e Svezia che posseggono l'attrezzatura industriale e scientifica necessaria per produrre in pochi anni armi atomiche. Ma esso ha di mira anche altri paesi, una dozzina in tutto, che vengono ritenuti capaci di procurarsi un'attrezzatura atomica nel corso degli anni. Costituendo sin d'ora il club dei quattro grandi atomici ed avvertendo implicitamente gli altri aspiranti che non potranno farne parte nemmeno in avvenire, le grandi potenze sperano che sia possibile frenare sul nascere una generale e pericolosissima anarchia atomica. 6) Sfati Uniti e Russia rinunciano per il momento al progetto di controlli a terra che sebbene più efficace di quello dell'ispezione aerea può costituire un irritante sistema ed una remora al progresso dei piani per il. disarmo gra- lnztnmpzlnrblscusiai\duale. Oltre alla Russia molti i l o e e o o i . e e i o paesi europei hanno accolto con sfavore e con allarme le notizie di controllo o russo o americano o di ambedue le nazioni ai loro centri ferroviari, portuali e industriali. 7) Il meccanismo proposto pei la ispezione aerea prevede che gli apparecchi ispezionanti atterrino con brevissimo preavviso a determinati aeroporti di entrata, imbarchino un controllore del Paese da ispezionare, si sottopongano ad un accurato controllo per accertare che non trasportino armi atomiche o nucleari e siano poi liberi di fotografare da qualsiasi altezza e con qualsiasi strumento scientifico l'intera zona apert^.all'Jspe^onp.'Qftaìito a 'questa, il governo americano propone che st procèda per gradi: la prima zona aperta all'ispezione dovrà essere quella artica comprendente gran parte della Siberia orientale, l'Alaska e le regioni nordoccidentali del Canada. Sebbene questa immensa zona sia pochissimo abitata e priva di grandi industrie, tuttavia in essa è sistemata la catena di aeroporti avanzati dai quali può partire un micidiale at tacco Improvviso. Se il meccanismo adottato si riueierd soddisfacente, si passerà a studiare la creazione di una o più zone, sempre sperimentali. Come ultimo, ma ancora lontano obiettivo da affrontare però sola quando il disarmo avrà raggiunto anche le armi atomiche ed i centri di loro produzione, vi è quello dell'apertura di tut ti i territori. Il consiglio straordinario della Casa Bianca dovrà definire sulla carta la zona massima e minima di ispezione del conti nente nord-americano. E' sicuro che la proposta russa di ispezione su tutti gli stati Uniti fino al Mississippi verrà respinta. All'esame del consiglio verrà anche presentata, ma solo come misura da adottare in caso di insuperabile insistenza sovietica, la proposta dell'apertura di una piccola zona di ispezione europea che dovrebbe comprendere un corridoio a cavallo della linea di demarcazione delle due Germanie. Questa possibile zona europea includerebbe però da una parte quasi tutto il territorio della Germania dell'est e dall'altra meno di un terzo di quello della Repubblica federale. In questa prima fase inoltre, Stati Uniti e .Russia non insisteranno per la contemporanea smi- iiriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiriitiiiiiiiiiiiitiiiii litarizzazione parziale delle zo ne soggette ad ispezione. 8) La smilitarizzazione parziale verrà raggiunta indirettamente: mediante la riduzione progressiva degli effettivi militari. (Gli Stati Uniti propongono la riduzione delle forze americane e sovietiche al livello massimo di due milio ni e mezzo, mentre Inghilterra, Francia e Cina scenderebbero a settecentocinquantami la). L'esame di queste proposte rivela che il piano ameri cano di disarmo rappresenta un compromesso fra l'ottimismo ed il pessimismo con cui i vari membri del governo americano hanno considerato il problema. Gino Tomajuoli H cancelliere Adenauer (al centro) parla al microfoni della radio americana (Radiofoto)

Persone citate: Adenauer, Eisenhower