Condannato a 2 anni e 4 mesi a moglie del prof. Sansone

Condannato a 2 anni e 4 mesi a moglie del prof. Sansone Condannato a 2 anni e 4 mesi a moglie del prof. Sansone Riconosciuta la semi infermità mentale - Un anno in casa di cura a pena scontata Róma, 23 maggio. Emma Cirillo, la signora che il 25 luglio dell'anno scorso sparò per gelosia al marito prof. Mario Sansone, ferendolo per fortuna solo leggermente, è stata condannata dalla Corte d'Assise a due anni quattro mesi e quattordici giorni di reclusione. I giudici hanno riconosciuto l'imputata seminferma di mente e le hanno altresì accordato le attenuanti per aver agito in stato d'ira determinato da altrui fatto ingiusto. Espiata la pena, la moglie dell'ex-preside della facoltà di lettere dell'Università di Bari dovrà trascorrere un anno in una casa di cura. Emma Cirillo non era presente stamani in aula alla seconda udienza del processo. Dopo l'interrogatorio al quale 1 giudic; l'avevano sottoposta ieri mattina, la signora aveva chiesto che per le sue cattive condizioni di salute le venisse concesso di restare in carcere. Anche il prof. Sansone, che come è noto non ha voluto costituirsi parte civile ma ha cercato anzi di minimizzare il gesto compiuto contro di lui dalla moglie, aveva preferito rimanere lontano dall'aula di Palazzo di Giustizia ove si stava discutendo il suo caso. In apertura di udienza aveva preso la parola il pubblico ministero dott. Bracci per ri¬ costruire passo passo il lento ma costante progredire della gelosia della signora Cirillo nei confronti della professoressa Pasquariello da lei ritenuta l'amante del marito. Il rappresentante della pubblica accusa ha riconosciuto infatti la infedeltà del prof. Sansone, nonostante questi l'abbia sem-. pre tenacemente escluso, ed il carattere quindi passionale del tentato uxoricidio. « Sarà doloroso . per i figli — ha esclamato ad un certo punto il dott. Bracci — leggere in una sentenza che la loro madre ha tentato di uccidere il padre ma è la triste realtà. Il delitto fu premeditato e quando sparò vedeva chiaramente suo marito anche se la sua vista è menomata. Se i colpi fossero stati sparati nella flagranza dell'adulterio avrei certamente chiesto che il gesto della signora Cirillo venisse considerato commesso per causa d'onore. In questo caso però devo limitarmi a chiedere la condanna al minimo della pena e cioè a tre anni e sei mesi di reclusione concedendole le attenuanti generiche e quelle dei motivi di particolare valore morale ». Dopo le arringhe dei due difensori avvocati Cariota-Ferrari e Alfredo De Marslco, la Corte si è ritirata in camera di consiglio.. E' rientrata In aula dopo un'ora ed ha letto la sentenza.

Persone citate: Alfredo De Marslco, Bracci, Emma Cirillo, Mario Sansone, Pasquariello, Sansone

Luoghi citati: Bari