Fantini conquista a Loreto la prima vittoria italiana di tappa

Fantini conquista a Loreto la prima vittoria italiana di tappa Lunga fuga d'una pattuglia di corridori per 120 km. sulle strade marchigiane Fantini conquista a Loreto la prima vittoria italiana di tappa L'episodio decisivo si è iniziato dopo il Passo della Scheggia - La magnifica impresa di Baffi che compie un balzo di ventotto posti.in classifica passando quarto a 21" da Louison Bobet - Fantini è scattato ai piedi della salita che conduce al traguardo - Immutato il distacco di Defilippis dalla "maglia rosa,, (Dal nostro inviato speciale) Loreto, 22 maggio. Risultato della tappa (con gli ultimi 500 metri che non consentivano l'abituale volata giacché erano in ripidissima salita) : primo l'abruzzese Fantini, nettamente avvantaggiato sui suoi compagni di gruppo (e di fuga) che erano, nell'ordine, l'olandese De Groot, il francese Le Ber, gl'italiani Baffi, e Tognaccini, lo spagnolo Galdeano. E poiché ai componenti del grappane inseguitore, presentatosi ancora compatto al piede della salita (c'erano tutti i migliori, perfino Van Steenbergenl, il cronometrista ufficiale ha riconosciuto ritardi che vanno dai /,' e 26" dal primo di esso, che era Poblet, a tagliare il traguardo, ape 36" di cui sono stati accreditati gli ultimi, naturale che qualche cambiamento sia avvenuto nelle prime posizioni della classifica. Il più importante è il guadagno nientemeno che di 28 posti compiuto da Baffi che da 32° ch'era stamane, stasera si trova al 4°, dietro a Bobet, Defilippis e Poblet. La prima vittoria italiana dopo le quattro straniere consecutive dall'inizio del Giro, risolleverà il morale dei molti per i quali le ripetute sconfitte dei nostri stavano per assumere il significato d'un disastro nazionale. Oggi si è ripetuta la situazione della corsa di ieri, salvo che mentre allora a sferrare l'offensiva contro Bobet si erano mossi venti uomini, per quella d'oggi soltanto sette si sono volonterosamente messi all'opera; col risultato che si sa. Ma occorre anche dire che tra i fuggitivi odierni non c'era alcuno che, pur avanzando nella classifica, potesse preoccupare Bobet, e gli altri che gli sono a ridosso. Con tutto rispetto parlando, Baffi, ch'è quello che maggiormente ha beneficiato del ritardo degli « assi >, e che avrebbe meritato di essere lui il vincitore della tappa perché il più generoso, il più attivo durante la lunga fuga di 120 km., Baffi è da considerare un serio pretendente alla vittoria finale. Forse, questa è la ragior ne perché il manipolo in fuga non è statò inseguito con la risolutezza di ieri, sulle peste di Defilippis e di Nencini. La fuga che ha deciso la tap pa è scattata a metà gara, in un tratto accidentato dei percorso, dove il gruppo transitava ancora compatto, formato almeno d'un centinaio dei centodiciassette partiti da Cattolica sotto la pioggia. Prima di allora, la solita storia: qualche scaramuccia, fiyio a quella che portò alla formazione d'un manipolo comprendente Monti, Cainero, Tosato e lo spagnolo Botella, che a Fossombrone (km. 54) passarono con 3'30'' di vantaggio sul grosso. Ma sia che i primi si stancassero di essere soli oppure perché gl'ìn- qDcadIèrnMBgseaHitori si dessero da /are.jquando su al valico del Furio, fra due alte, strapiombanti pa-reti di roccia sulle verdi acque- del Metauro ci fermammo ad 1aspcttare la corsa col cTo>iome-!lo alla mano, il gruppone ap-|parve bcll'e ricomposto com'era|due ore j>rima 'La successiva salita al Pas- j, „ 0 . . A , so della Scheggia non portò ai- cuna novità. La lunga /«a de'japparve comandata ; dall'olandese Nolten, seguito ai pochi metri da tutti gli altri.' Fu una dozzina di chilometri dopo, che uno scatto di Baffi dislocò la grossa compagnia. Dapprima Le Ber, Galdeano e Nolten l'inseguirono e lo raggiunsero; poi la stessa operazione riusci a Fantini; al suo primo tentativo del genere da quando è cominciato il Giro. I Da cinque che erano, avanti ' che finisse, la successiva salita al Passo di Fossato i cinque diventarono sette per il soprag-\ giungere di Tognaccini e di De< Groot. ! Così consolidatasi, da quel'^ momento la pattuglia proseguì nella fuga. A Fabriano (chilo-, metri 135), dove il < traguardo volante > veniva vinto da Baf- fi, il ritardo degli assi era di S'20"; a Chiaravallc, scendendo dai monti per ritornare sulla Litorale adriatica, esso era salito a 5' e rotti, e addirittura a 6' e 49" al passaggio di Falconara (km. 199), dove Baffi e Fantini lottavano per un altro « traguardo volante» e la meglio spettava nuovamente al cremasco. Lasciamoli andare verso Ancona (dove Nolten cede sulla salita del Pinocchio), guardiamo cosa succedeva nel grosso. Succedeva che per quanti tentativi venissero compiuti dai più animosi, nessuno riusciva. Più di una volta ci si provò Baldini, con ammirevole ostinazione, (« salita e sul piano, da solo o con qualcuno dei suoi coéquipiers, ma ogni volta Fornara, o Nencini, o Defilippis, o Bobet, o Geminiani l'inseguivano, lo facevano desistere. E' agli acceleramenti di queste bagarres che si deve se gli « assi > negli ultimi 20 km. hanno ridotto il loro tardo; Bobet salvando così la sua maglia rosa, che altrimenti era già passata sulle spalle di Baffi. Questi, come già detto, sulla rìpida salita che dalla piazza di Loreto porta al celebre Santuario ha perduto anche la tappa Troppe forze egli aveva prodigate durante la fuga, cosicché Fantini — che com'è sua abitudine non aveva < tirato > neppur- un metro in testa — non faticava ad emergere appena la strada si impenna, filandosene sicuro verso la vittoria. / rimanenti della prima pat tuglia giungevano frazionati, come appare dall'ordine di arrivo. Vittorio Varale a Terni, di 175 chilometri. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiOrdine d'arrivo: 1. Alessandro Fantini, km. 235 in ore 5,58'41", media km. 39,308 ; 2. De Groot, a 3" ; 3. Le Ber, a 9" ; 4. Baffi, a 22" ; 5. Tognaccini, a 27"; 6. Galdeano, a 59"; 7. Poblet. a 4'26"; 8. Gaul, a 4'28"; 9. Fallarmi, a 4' 29"; 10. lturat, a 4'36"; seguono, col tempo di lturat: 11. Astrila: 12. Satobadin; 13. Nencini; 14. Faibbri; 1G. Louison Bobet; 16. Fornara; 17. Defilippis; 18 Boni; 19. Mòser; 20. Coletto;' 23. Monti; 33. Baldini, e poi, 40° a pari merito, sempre con lo stesso tempo, altri sessantaclnque corridori fra cui Albani, Jean Bobet, Cainero, Conterno, Filippi, Geminiani, G-ismondi, Impania, Manie, Messina, Minardi, Van Steenbergen; 117. e ultimo, Piazza, a 30'39". Classifica generale: 1. Louison Bobet; 2. D<-fiUppls, a 8"; 3. Poblet. a 17"; 4. Baffi, a 21"; 5. Gaul, a 29"; 6. Fornara, a 49"; 7. Nencini, a 50"; 8. Fabbri, a 58"; 9. Impani», a l'8"; 10. Carlesi, a l'18"; 13. Baldini, a l'52"; 14. Fantini, a 2'6"; 16. FaHarini, a 2'19"; 17. Boni, a 2'23"; 19. Moser, a 2'26" ; 20. Galdeano, a 2'28" ; 24. Maule, a 2'44"; 29. Conterno, a 4'; 30. Coletto, a 4'1"; 117. e ultimo Bruni, a un'ora, 38'3". Domani, sesta tappa, da Loreto Alessandro Fantini conclude vittoriosamente la sua volata sul traguardo di Loreto (Tel.) 9

Luoghi citati: Ancona, Cattolica, Fabriano, Fossombrone, Loreto, Messina