Nessun segno di violenza sulla giovane annegata dopo la visita al suo fidanzato

Nessun segno di violenza sulla giovane annegata dopo la visita al suo fidanzato La graziosa diciassettenne morta ali9alba in un fosso Nessun segno di violenza sulla giovane annegata dopo la visita al suo fidanzato Interrogate una fucina di persone - Forse l'ipotesi più probab le è quella del suicidio (Dal nostro inviato speciale) Saluzzo, 21 maggio. Ieri mattina, verso le ore 9, il signor Giuseppe De Marchi, costeggiando il Rio Torto, a pochi chilometri da Saluzzo, per verificare lo stato di un campo di grano dopo la pioggia temporalesca del giorno precedente, ebbe l'orrida sorpresa di veder emergere tra ciuffi erbosi dell'altra sponda, il corpo di un annegato. Lì per lì, non era facile distinguere se si trattasse di un uomo o di una donna. Ma ben presto si sarà certi che è una donna, anche facilmente identificabile: si tratta della giovane Antonietta Maddalena Bolla, di anni 17, nativa e domiciliata a Saluzzo. Nella zona, era ben conosciuta. Una bella ragazza, bruna, solida, amabilissima. Dalla fine di Carnevale, lavorava nella cascina < Braida Rossa », dagli affittuari Ghigo. Arrivano i carabinieri di Saluzzo, con il capitano Cavano. Comincia l'inchiesta, si accavallano le supposizioni. Domenica scorsa, verso le ore 10, come tutti i giorni festivi, la giovane parte in bicicletta per Saluzzo, dove ha i genitori e dove vive anche il suo fidanzato, Angelo Tesio, operaio. Di solito, queste vacanze festive si chiudono con un ritorno serale in cascina, ma piove assai c la ragazza decide di partire l'indomani presto. Lo ha già fatto un'altra volta, è anche nei suoi diritti. D'altrónde, caso mai, i padroni non le avrebbero detto nulla perché le vogliono bene. Se lo merita. <E' la più brava ragazza che è al mondo — ci dice la signora Rina Ghigo — e lavoratrice, poi... ». . La giornata domenicale di Saluzzo ' non sembra diversa dalle- altre, se non in meglio. Difatti, il fidanzato le ha promesso, per l'altra domenica, l'anello che sancisce in linea definitiva il loro fidanzamento. Promessi sposi, dunque. E' lei stessa che ne dà gioiosamente notizia alla mamma, l'indomani mattina prima di avviarsi in bicicletta al suo lavoro. Ed ecco affacciarsi la prima domanda: dov'è la bicicletta? Nei pressi non v'è. traccia di nc«mfinca o o i i i i ruote, e d'altronde la cascina , Ghigo — dove nessuno ha vi-, sto rientrare la ragazza — è già superata di parecchie centinaia di metri. Cerca cercai la bicicletta vien fuori ad almeno un chilometro di distanza dal ritrovamento del cadavere, sulla sponda sinistra del Rio Torto. Il punto di questa sponda è lontano dalla strada una trentina di passi e ci si arriva per un viottolo erboso, dopo aver superato un ponticello costituito di una sola pietra. Ciò ha la sua importanza perché denota in maniera certa che la ragazza si allontanò volontariamente dalla strada. Pernhs farei Era solai Nel piccolo spiazzo dov'era la bicicletta, l'erba presenta adesso troppe impronte per poter ricostruire l'accaduto su ■ semplici indizi. Sembra però che il tratto in discesa per giungere al livello dell'acqua non avesse che una impronta sola. La ragazza scende. Scopo? Appartarsi, diciamo, quantunque anche altrove l'ombra degli alberi sia folta. Mette un piede in fallo?Scivola e non riesce a riprendersi? La coglie un fatale giramento di testa? Per soffermarci sull'ipotesi di una disgrazia, non abbiamo altri punti di appoggio. E allora? Suicidio? E' la congettura più verosimile ma essa manca di ogni presupposto logico che lo spieghi. La ragazza è conosciuta non soltanto come ottima lavoratrice ma anche come persona allegra, e non alla superficie. La sua salute non lasciava nulla a desiderare. Il lavoro, ancora in via provvisoria, stava proprio per diventare stabile, e non era pesante. Dobbiamo sospettare che il passo avanti verso il suo matrimonio l'abbia amareggiata, a dispetto della maschera gaia, perché le turbava qualche ftirt intermedio, o qualche sogno diverso? E perché no, una follia improvvisa? Durante le nostre indagini, abbiamo incontrato nelle vicinanze, intento a guardare i buoi, il vecchio Giovam- ni Frandino, il quale dopo averci narrato il fatto, soggiunge: « Ma sapete che cosa capitò a me, da queste partit Avevo un figlio ' di quarantaquattro anni, che gli è venuto male qui (ed egli indica il petto con le cinque dita contratte a morsa). Un giorno ha visto il fiume e ci si è buttato. Amen!>. Quel male, era un esaurimento nervoso, se- non ancor più profondamente collegato al cervello. Resta l'ipotesi di un delitto, ma sorretta a un filo tenuissimo. E cioè l'assassino avrebbe spinto bruscamente la vittima in acqua, senza che lei se ne accorgesse. Difatt' sul terreno, nessuna tracci': di lotta. E la autopsia non rileverà sul corpo della morta il benché minimo segno di violenza. I carabinieri hanno chiamato in caserma sinora una de- essi propendono per il suicidio. a. 'a, , ^ persone> 3enza tratte, nerne nessuna ad interrogato ^ avvenuto. Genericamente, L'ultima foto di Antonietta Bolla con il fidanzato

Persone citate: Angelo Tesio, Antonietta Maddalena Bolla, Braida Rossa, Frandino, Ghigo, Giuseppe De Marchi, Rina Ghigo

Luoghi citati: Saluzzo