Un negoziante arrestato per atti contro la morale

Un negoziante arrestato per atti contro la morale Un negoziante arrestato per atti contro la morale Vercelli, 21 maggio, Eseguendo un ordine del Procuratore della Repubblica la Squadra Mobile ha arrestato questa sera.Dionisio Riccardi, di 44 anni, celibe, perché colpevole di atti immorali nei confronti di ragazzi dai dieci ai tredici anni. Il Riccardi ha con fessato ed ha dato, alla polizia un elenco dei ragazzi che andavano a trovarlo nel retro del suo negozio di alimentari. Costoro, interrogati alla presenza dei genitori, dopo qualche reticenza hanno confermato la loro amicizia con il negoziante. Sono in parte scolari delle elementari, in parte studenti della scuola media o della scuola di avviamento. Hanno detto che si recavano a trovarlo non per compenso, bensì perche < non volevano far brutta figura verso, gli altri compagni >. La denuncia è stata presentata stamane da un padre il quale ieri sera si era accorto che 11 figlio, tornando a casa, era stravolto. Non si era accontentato della sua spiegazione che non stava bene, ed aveva insistito per scoprire quel che lo tormentava. Alla fine il figlio gli si era confidato: anche lui, come altri, era andato, pur di malavoglia, per non essere di meno dei compagni. La polizia continua le indagini per far luce sull'episodio di estorsione di cui già è stata data notizia sul giornale di oggi. Anche qui ci troviamo di fronte a ragazzi (cinque o sei sinora) di tredici anni e studenti. Essi ritenevano di dar prova' di maturità cercandosi una fidanzata. La sceglievano tra giovinette sul sedici-diciassette anni. Uno addirittura pose la sua attenzione su una giovane di ventidue anni. Per documentare le loro bravure ritraevano le compiacenti amiche in fotografie che la polizia ha sequestrato perché considerate indecenti o pornografiche. Nel borgo questi ragazzi menavano vanto delle loro precoci capacità. Tra i compagni ci fu chi pensò di ricattarli minacciando di svelare la loro condotta al padre se non consegnavano" una somma di denaro. Risulta che un ragazzo per comperare il silenzio rubò in casa 20 mila lire. Due altri tentativi di estorsione sono falliti. Pare che anche un giovanotto diciannovenne ed una coetanea siano intervenuti per ripetere la estorsione: la polizia, li sta cercando. . Quasi tutti i ragazzi protagonisti dell'uno e dell'altro episodio godono di molta libertà perché padre e madre lavorano entrambi e durante il giorno non 11 possono sorvegliare.

Persone citate: Dionisio Riccardi, Riccardi